JoJo Rabbit: tutto ciò che c’è da sapere sul film rivelazione dell’anno

Ecco tutto ciò che c'è da sapere su JoJo Rabbit, opera rivelazione dell'anno candidata a miglior film ai prossimi Oscar

jojo rabbit recensione
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Jojo Rabbit, il nuovo film di Taika Waititi, è uno dei nove lavori candidati come miglior film ai prossimi Academy Awards (qui tutte le nomination). Oltre ad essere inserita in quella che è considerata la categoria più importante dell’intera manifestazione, ha ottenuto altre cinque candidature. Accanto alle tre nomination per premi tecnici, quali il miglior montaggio, la miglior scenografia e i migliori costumi, Jojo Rabbit competerà anche per il titolo di miglior sceneggiatura non originale e vedrà Scarlett Johansson concorrere per la statuina di miglior attrice non protagonista. La diva è stata candidata anche come miglior attrice protagonista per Storia di un matrimonio, cosa più unica che rara. Ve ne abbiamo parlato in questo articolo.

Il film ha inoltre ottenuto due candidature agli scorsi Golden Globes (qui tutti i vincitori), sei ai recenti BAFTA e molti altri riconoscimenti in altri festival minori. Tuttavia non ha ancora portato a casa nulla, nonostante i molti apprezzamenti ricevuti in tutto il mondo; difatti la pellicola in questo momento risulta avere l’80% di recensioni positive dai critici e addirittura il 95% dal pubblico sul celebre aggregatore Rotten Tomatoes.

Jojo Rabbit è uscito nelle sale italiane lo scorso 16 gennaio ed è una di quelle pellicole che sta sorprendendo molto. Poiché se non c’erano dubbi riguardo la presenza di C’era una volta a…Hollywood, Joker e The Irishman nella categoria come miglior film, non tutti si aspettavano di vedere competere la commedia graffiante del regista neozelandese. Difatti secondo i principali bookmakers, il film sarebbe settimo in ordine di chance di vittoria, davanti solamente a Piccole Donne e a Le Mans 66 – La grande sfida.

JoJo Rabbit: Trama

Germania, 1945. Johannes Betzler, detto JoJo, è un bambino di dieci anni appartenente alla gioventù hitleriana. Il suo amore per la Patria e il nazismo lo rendono un fervido seguace del Fuhrer con cui condivide un’amicizia immaginaria. Dopo aver scoperto che la madre Rosie nasconde una ragazza ebrea, le sue convinzioni entreranno in crisi fino a portarlo a mettere in discussione la bontà delle proprie idee.

Cosa c’è da sapere su Jojo Rabbit

Jojo Rabbit
Una scena di Jojo Rabbit

Abbiamo voluto raccogliere una serie di curiosità e aneddoti riguardanti la creazione e la produzione di questo film. Il tutto per poter avere un quadro più completo rispetto all’opera e sulle sue possibilità concrete di trionfare ai prossimi Academy Awards.

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La ricerca sul regime nazista

Jojo Rabbit, Stephen Mercant

Taika Waititi ha svolto diverse ricerche per ricostruire al meglio il periodo della dittatura nazista, e per mandare un messaggio di satira più realistico e comprensibile possibile. Durante i preparativi al film ha scoperto che la Germania della Seconda Guerra Mondiale era molto vivace e alla moda. Il regista voleva quindi discostarsi dai film di guerra tradizionali che mostrano il paese con toni cupi e oscuri, presentando invece la città come un luogo apparentemente celebrativo e vestendo i personaggi nel modo più elegante possibile. Gli piaceva l’idea che tutto sembrasse felice proprio nel momento in cui il terzo Reich si stava sgretolando.

Waititi in tutto il film cerca di mostrare il lato comico della follia nazista, svelandone il lato ridicolo. In una scena ad esempio, quando la Gestapo va a casa del protagonista Jojo, i soldati ripetono Heil Hitler ben 31 volte. Il regista voleva mostrare in maniera iperbolica e divertente quanto fossero ridicoli e inutili i protocolli nazisti. A tal proposito Stephen Merchant, attore che interpreta proprio un’agente della Gestapo, ha detto di aver immaginato i membri della polizia segreta nazista come burocrati piuttosto meschini che, prima della guerra, avevano ricevuto scarso rispetto, e che durante la guerra si erano fatti prendere alla testa dal potere.

Per dare maggior realismo e autenticità a tutta la vicenda, sebbene tutti dialoghi siano recitati in inglese, tutto il testo scritto o stampato nel film è in tedesco.

La ricerca su Hitler

Jojo rabbit, Hitler

Taika Waititi è un regista ebreo e di conseguenza risulta quantomeno ironica la sua scelta di interpretare proprio Adolf Hitler. Spiegando tale decisione ha dichiarato, in maniera laconica: “La risposta è semplice, quale miglior modo per mandarlo a fanculo?”. Senza peli sulla lingua, come al solito.

La grande cura nei dettagli è stata posta anche, ovviamente, sul personaggio stesso di Hitler. Ad esempio in una scena, il Fuhrer appare in un tradizionale copricapo nativo americano. Questo perché Hitler era un fan dello scrittore tedesco Karl May, i cui libri più famosi erano presunti racconti autobiografici ambientati nel selvaggio West con protagonisti un Apache di nome Winnetou. Questi scritti suscitarono enorme fascino in Germania per i nativi americani. Non poteva mancare ovviamente anche una battuta sui celeberrimi baffi portati dal leader nazista. Elsa, infatti, la bimba ebrea amica di Jojo, definisce il Fuhrer come un patetico ometto che non riesce nemmeno a farsi crescere i baffi. In realtà Hitler aveva baffi a pieno viso fino alla prima guerra mondiale ma dovette tagliarli poiché non si adattavano alla maschera antigas.

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jojo rabbit, Sam rocwell

La Germania di JoJo

Tutta la vicenda si svolge in un borgo non specificato della Germania nazista. Questo è facilmente comprensibile da una battuta di Elsa nella quale afferma che il suo fidanzato Nathan le aveva fatto proposto sulle rive del Fluss. “Fluss” è la parola tedesca per “fiume” e questo sta a indicare la generalità geografica della vicenda. 

Sam Rockwell e il tedesco

Sam Rockwell, uno degli attori principali dell’opera, ha dichiarato che, oltre ad avere un insegnante madrelingua per imparare l’accento tedesco, ha visto attori classici e veterani come Marlon Brando, Ralph Fiennes e Oskar Werner che interpretano personaggi teutonici dell’era della Seconda Guerra Mondiale. Ha infine deciso che alla fine il suo personaggio sarebbe stato più come Bill Murray o Walter Matthau con un accento tedesco.

La colonna sonora

Infine anche la colonna sonora non è lasciata al caso. Difatti la canzone di chiusura è Heroes di David Bowie, che parla di due amanti separati dal muro di Berlino. Inoltre, sia il capolavoro del Duca Bianco che I want to hold your hand dei Beatles sono presentati nelle versioni tedesche: Helden e Komm, gib mir deine Hand.

Voi avete già visto il film? Pensate possa trionfare?

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