C’era una volta a Hollywood, tutti gli omaggi, le citazioni e gli easter eggs

Abbiamo cercato di individuare la maggior parte degli omaggi e degli easter eggs che Quentin Tarantino ha nascosto nel suo ultimo film

C'era una volta a Hollywood
Condividi l'articolo

AVVERTENZA: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU C’ERA UN VOLTA A HOLLYWOOD

C’era una volta a Hollywood è il secondo film di Quentin Tarantino con il miglior incasso, dopo Django Unchained. La pellicola, che è arrivata nei nostri cinema da pochi giorni, ha conquistato la critica per il suo tono favolistico e quell’amore pieno di rimpianto per un momento storico dell’arte del cinema che forse rimarrà inimitabile.

Detto questo, C’era una volta a Hollywood non sarebbe un film di Tarantino se non fosse pieno zeppo di rimandi, easter eggs e curiosità capaci di far impazzire di gioia lo spettatore più attento.

Partendo dal presupposto che la nostra conoscenza non sarà mai uguale a quella di Quentin Tarantino e che, per questo, possiamo aver dimenticato/non visto alcune di queste perle nascoste, nell’articolo che segue abbiamo cercato di raccontarvi il maggior numero possibile di curiosità che ci sono saltate all’occhio.

Naturalmente, il primo omaggio evidente riguarda Once Upon a time in the west e Once Upon a Time in America, entrambi film di Sergio Leone. Quest’ultimo è, probabilmente, il più famoso regista del genere spaghetti western, che tanto viene criticato da Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) quando scopre che la sua unica possibilità di non rinunciare alla carriera è quella di volare in Italia e diventare un divo di quel tipo di cinema di cui Leone è, appunto, il massimo rappresentante. Senza dimenticare che Quentin Tarantino non ha mai fatto mistero di quanto questi film non solo fossero di suo gusto, ma di quanto abbiano anche influenzato il suo tipo di cinema. Give me a…Leone!

c'era una volta a hollywood

Un altro riferimento alquanto palese è la presenza in C’era una volta a Hollywood del nome di Sergio Corbucci. Rick Dalton va a Roma a lavorare alle dipendenze di uno dei registi preferiti di Tarantino. Senza contare che Sergio Corbucci fu anche il regista di Django, il film cult con Franco Nero, di cui Tarantino ereditò le atmosfere nel bellissimo Django Unchained, dove lavorò anche Leonardo DiCaprio.

Un altro film che Rick Dalton filma mentre è nella capitale porta la firma di Antonio Margheriti. Il nome vi sembra famigliare? Beh è quello che Eli Roth dà a Christoph Waltz in Bastardi senza Gloria, nella scena all’interno del cinema, poco prima del pirotecnico finale. Ma questo non è l’unico omaggio che C’era una volta a Hollywood fa nei confronti del settimo film di Tarantino.

LEGGI ANCHE:  Tarantino:"Smetto con il cinema ma non con la creatività"

La scena della pellicola che Rick sta girando, in cui dall’alto dà fuoco a un nutrito gruppo di nazisti non potrebbe essere un rimando più evidente di quanto accade nel cinema di Shoshanna (Melanie Laurent), quando le fiamme divampano a cancellare i nazisti dall’equazione della storia.

C'era una volta a Hollywood
Leonardo DiCaprio nella scena di C’era una volta a Hollywood nella quale imbraccia un vero lanciafiamme
c'era una volta a hollywood
Eli Roth in Bastardi senza gloria

All’inizio di C’era una volta a Hollywood si può vedere Rick Dalton sul set di Bounty Law, la serie che sta girando per cercare di rimanere a galla. Lo show è girato in una località chiamata Melody Ranch. Si tratta dello stesso set utilizzato per girare Django Unchained.

Inoltre, all’inizio del film, uno spot proprio di Bounty Law permette a Quentin Tarantino di giocare col famigerato Wilhelm Scream: si tratta di un effetto sonoro riciclato, che somiglia molto a un urlo reitarato e isterico, che spesso veniva usato nelle produzioni degli anni ’70 con uno scopo parodistico. Non è la prima volta che Tarantino lo usa: lo aveva già fatto, per esempio, anche in Kill Bill, nella famosa scena di lotta di Uma Thurman.

Se, poi, vogliamo rimanere nel campo degli effetti sonori, in C’era una volta a Hollywood c’è una scena in cui Cliff passa davanti il drive-in: in sottofondo si sente un jingle che, all’epoca, annunciava l’inizio della proiezione in sala. Un suono di cui si era servito anche Rodriguez in Grindhouse: il Our Feaure presentation è un’altra citazione in cui Tarantino si è dunque divertito.

Quando, invece, Rick e Cliff sono in Italia, Rick parla della possibilità di una fase discendente della sua carriera e della volontà di trasferirsi, a vivere, a Toluca Lake, un quartiere della San Fernando Valley. Un luogo che ha una sua modesta importanza anche in Pulp Fiction e la sentiamo citare da Samuel L. Jackson, quando è in macchina con Vincent Vega (John Travolta).

C’è inoltre un altro elemento che lega i film di Quentin Tarantino. In C’era una volta a Hollywood vediamo Rick pubblicizzare una marca di sigarette, chiamata Red Apple. Questa marca appare in tantissime occasioni. Per citarne alcune: in Pulp Fiction, tra le mani di Uma Thurman, prima della famosa scena di ballo. In Kill Bill Volume Uno Beatrix passa davanti ad un poster pubblicitario della marca. Appare nelle tasche delle divise in Bastardi Senza Gloria e sul bancone della locanda in The Hateful Eight. In C’era una volta a Hollywood, il marchio di sigarette appare due volte. La prima è quando Cliff incontra Randy. La seconda è quando, nella scena post-credit, Rick Dalton fa pubblicità a queste sigarette, pur avendo fumato un’altra marca per tutto il film.

LEGGI ANCHE:  Tarantino cambia idea: non girerà più The Movie Critic

Rick inoltre prende parte alla serie televisiva THE FBI. Si tratta di una vera serie andata in onda negli anni ’90. Nello show Rick Dalton interpreta il personaggio di Michael Murtagh, che nella realtà era interpretato da Burt Reynolds che, stando a quanto riportato dallo stesso Quentin Tarantino è alla base dell’ispirazione che lo ha condotto a Rick Dalton.

Come è noto, Quentin Tarantino ama lavorare con le stesse persone, più e più volte. Avevamo già visto Brad Pitt in Bastardi senza Gloria e Leonardo DiCaprio in Django Unchained. In C’era una volta a Hollywood possiamo vedere, ad esempio, un cameo di Michael Madsen. L’attore è forse quello che, al suo attivo, ha più collaborazioni con Tarantino; forse la più amata resta Mr. Blonde in Le Iene.

Ma forse uno dei rimandi più forti che lega tutta la filmografia di Quentin Tarantino a questo suo nono film è la presenza di Kurt Russell che interpreta Randy, un coordinatore stuntman. Il richiamo a Stuntman Mike di Death Proof – A Prova di morte non avrebbe potuto essere più evidente.

C'era una volta a Hollywood
Kurt Russell nei panni di Randy Stuntman in C’era una volta a Hollywood
C'era una volta a Hollywood
Kurt Russel è stuntman Mike in Death Proof

Sempre in Death Proof – A prova di morte, avevamo potuto vedere Zoe Bell, che in C’era una volta a Hollywood interpreta la moglie di Randy/Kurt Russell. Per chi non lo sapesse, Zoe Bell è veramente una coordinatrice stuntman e, inoltre, è stata la controfigura di Uma Thurman in Kill Bill e di Melanie Laurent così come di Diane Kruger in Bastardi Senza Gloria.