Le note di produzione di Oppenheimer fornite a Insider hanno rivelato il perchè alcune scene del film sono girate in bianco e nero
Il 23 agosto arriverà al cinema Oppenheimer, nuova fatica di Cristopher Nolan che vedrà Cillian Murphy nei panni di Robert Oppenheimer, fisico americano che con i suoi studi ha portato all’invenzione della bomba atomica (qui il Trailer). Come abbiamo potuto vedere dalla prime immagini rilasciate, alcune scene saranno in bianco e nero. Si potrebbe pensare che queste siano relative a dei flashback. Ma in realtà non è così.
Le note di produzione di Oppenheimer fornite a Insider spiegano infatti:
Nolan ha deciso che le scene raccontate attraverso la prospettiva di Oppenheimer sarebbero state a colori (le ha anche scritte in prima persona, una scelta non convenzionale per una sceneggiatura), con occasionali tagli a immagini evocative e surreali che esprimevano simbolicamente il suo mondo interiore. Le scene incentrate su Strauss [il personaggio di Robert Downey Jr ndr ] sarebbero in bianco e nero
Nolan ha dichiarato a Total Film:
Ho scritto la sceneggiatura in prima persona, cosa che non avevo mai fatto prima. Non so se qualcuno l’abbia mai fatto, o se è una cosa che la gente fa o no.
Il regista ha spiegato che le “scene a colori sono soggettive”, lasciando il bianco e nero come “oggettivo”.
Ho scritto le scene a colori in prima persona. Quindi per un attore che lo legge, in un certo senso, penso che possa essere piuttosto scoraggiante.
La sceneggiatura del film è basata sul libro American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Pubblicato nel 2005, il libro ha vinto il Premio Pulitzer. Il film rappresenterà sarà il quarto capitolo dell’ormai duraturo sodalizio tra Nolan e Cillian Murphy anche se sarà la prima volta per l’attore irlandese nei panni del protagonista. I due hanno collaborato insieme infatti nella saga de Il Cavaliere Oscuro, nella quale Murphy interpretava Lo Spaventapasseri, in Inception e infine in Dunkirk.
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