Coronavirus: Anec chiede lo stato d’emergenza

Il panico da Coronavirus potrebbe avere conseguenze molto serie per il cinema italiano. Dopo l'ordinanza che chiude i cinema del Nord, l'Anec - Associazione Nazionale Esercenti Cinema dirama un comunicato e richiede ufficialmente lo stato d'emergenza.

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Credits: CchrisS / Pixabay
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Il Coronavirus colpisce anche il mondo del cinema: ecco il comunicato Anec.

L’emergenza Coronavirus non accenna a placarsi. Ma l’ordinanza che ha chiuso i cinema del Nord Italia rischia di colpire duramente gli esercenti, categoria che già vive una guerra di sopravvivenza quotidiana, trovando sempre nuove strategie per tutelare le sale indipendenti, preservare la cultura del grande schermo.

La più importante sigla di categoria, Anec – Associazione Nazionale Esercenti Cinema, ha diramato allora un comunicato stampa, chiedendo di dichiarare lo stato di emergenza. Un invito che si rivolge alla politica, ma anche ai singoli cittadini, mentre il Presidente Mario Lorini invita tutti a sostenere imprese e lavoratori del settore.

“Purtroppo in questo momento prevale un senso di allarme anche laddove non vi sono rischi per la salute pubblica e ciò si traduce in un impatto drammatico per le imprese di esercizio di tutta Italia. ” ha dichiarato il Presidente Lorini “Dopo il forte calo di spettatori nel weekend, anche ieri si è registrato un calo del 65% sul 2019 e del 75% rispetto alla settimana precedente; in più, questa settimana è stato previsto il rinvio dell’uscita della gran parte dei titoli di maggior richiamo”.

Qui vi avevamo già anticipato la cancellazione della maggior parte delle nuove uscite. Con l’eccezione di Doppio sospetto, thriller distribuito da Teodora Film, sono state annullate praticamente tutte le novità previste per giovedì 27 Febbraio. Una misura straordinaria, che quasi certamente verrà estesa anche alla settimana del 5 Marzo.

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Quanto pesano 2 settimane di mancato incasso per le sale italiane? La risposta è molto, anzi moltissimo. Non dimentichiamo che gli esercenti del settore cinema registrano nei mesi invernali gli incassi più significativi dell’intero anno solare. E aggiungeremo che l’emergenza Coronavirus ha determinato la cancellazione di titoli di peso, che avrebbero garantito introiti determinanti, soprattutto per la sopravvivenza delle piccole sale di provincia, che risulteranno purtroppo le più colpite.

Tra i titoli cancellati per il 27 Febbraio, troviamo una tra le opere più significative del momento: Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, presentato con successo in apertura del Festival di Berlino. Per la sua incredibile opera di trasfigurazione nel pittore Toni Ligabue, Elio Germano verrà quasi certamente premiato dalla giuria della Berlinale. Davvero un peccato che l’uscita del film non possa beneficiare di questo momento magico, fatto di un meritatissimo plauso internazionale, che coinvolge i critici di tutto il mondo.

Anche l’uscita del nuovo film di Carlo Verdone, Si vive una volta sola, previsto inizialmente per il 5 Marzo, è stato rimandata a data da destinarsi. Lo stesso Verdone ha annunciato la cancellazione dell’anteprima aperta al pubblico. Tra l’altro, il caso vuole che il film scherzi proprio sulla nostra percezione della malattia e della morte.

Oltre a film di Verdone, mancherà tra le novità al cinema anche l’attesissimo film di animazione dedicato a Lupin III. Rimandate anche le nuove uscite del listino di Sony e Disney Pixar, tra cui titoli di grande richiamo come The Grudge e Onward – Oltre la Magia.

Quanto sarà pesante l’impatto del Coronavirus sul cinema italiano, e in particolare sulla rete di piccoli esercenti? Oggi Anec ci invita a riflettere sulle ricadute di quella che somiglia sempre più a una psicosi collettiva, le cui conseguenze, in termini economici, si presentano già devastanti.

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Anche i più eminenti economisti ci invitano a riflettere sull’emergenza Coronavirus, come implichi una vasta serie di rischi, che superano gli aspetti strettamente sanitari e coinvolgono il benessere generale di un paese, per altro già a crescita zero.

Se le sale cinematografiche legate al circuito delle grandi Major potranno forse assorbire queste settimane di mancato incasso, alimentare la psicosi significa anche danneggiare il cinema italiano, la distribuzione indipendente e quelle sale che vivono già costantemente in bilico.

“È prevedibile il senso di attesa e di cautela, tuttavia l’esercizio cinematografico, che seguirà con attenzione gli sviluppi e che si adeguerà prontamente ad ogni determinazione utile e necessaria, si associa all’invito delle Istituzioni a mantenere la calma e ad approfittare delle possibilità di trascorrere il proprio tempo libero con serenità nei consueti luoghi di intrattenimento, dove si possono vedere numerosi film belli e interessanti.” Conclude i presidente di Anec – Associazione Esercenti Cinema Italiano. “Restiamo ancorati alla realtà ma vogliamo dare un segnale di sicurezza e di tranquillità ad un Paese che deve reagire”.

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