Onward, Fabio Volo: “Coronavirus, pochi morti ma tanti fallimenti”

Il punto di vita di Fabio Volo sul Coronavirus e la situazione che sta colpendo il nord Italia, durante la conferenza stampa di Onward - Oltre La Magia.

Fabio Volo conferenza stampa onward
Fabio Volo durante la conferenza stampa di Onward - Oltre la Magia. Si ringrazia Valerio Brandi per la gentile concessione della foto.
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Durante la conferenza stampa di presentazione di Onward, l’ultimo film targato Disney Pixar, ha preso la parola anche Fabio Volo, doppiatore del defunto padre dei due protagonisti. Inevitabile una domanda circa la situazione in nord Italia rispetto al propagarsi dell’infezione da Coronavirus. 

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Il noto conduttore radiofonico ha descritto come “surreale” la situazione che sta vivendo in quel di Milano.  Al tempo stesso tempo si dice comunque tranquillo solo rispetto il propagarsi del Coronavirus. Molto meno per ciò che concerne l’economia del paese nonché delle piccole attività costrette alla momentanea chiusura, portando come esempio un fatto personale legato all’attività che Fabio Volo aveva con suo padre. 

“La situazione su da noi è surreale. Difficile fare valutazioni perché ci manca un confronto con il passato, è la prima volta che viviamo una situazione del genere. Ieri ero dalla Gruber, dietro le quinte ho fatto alcune domande a chi di dovere e mi hanno detto che la situazione è meno grave rispetto a quanto si percepisce dai TG. Non ho gli strumenti per dire se le misure di precauzione prese dalla regione siano giuste o no. Ho letto tutte le statistiche, ormai le so a memoria. Personalmente credo però che ci saranno pochi morti e molti fallimenti, nel senso che la chiusura forzata di queste attività crea molti danni all’economia. Se l’attività di mio padre fosse stata costretta a chiudere per sette giorni…Sette giorni senza incasso sono tanti, avremmo chiuso definitivamente. Spero finisca presto questa situazione ma soprattutto questa comunicazione mediatica troppo gridata”

Intanto, l’uscita di Onward è stata rimandata al 16 aprile, proprio a causa della chiusura forzata di tutte le attività pubbliche e private che prevedono aggregazione sociale. Qui trovate il riassunto di tutte le ordinanze che coinvolgono il nord Italia, regione per regione.

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