I 5 film di Dario Argento che non potete non aver visto

Dario Argento ha diretto e sceneggiato più di venti film nella sua carriera. Ma quali sono i film che tutti devono aver visto almeno una volta?

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4) Suspiria – 1977

dario argento

Suspiria è probabilmente il primo vero horror di Dario Argento e il film con cui maggiormente si stacca dalla fase thriller e gialla.

È anche il capostipite della celebre Trilogia delle Tre Madri, di cui rimane ancora il meglio riuscito. Tornato recentemente sulla bocca di tutti per il chiacchierato remake di Guadagnino con alla guida Dakota Johnson, Tilda Swinton, Chloe Grace Moretz.

Siamo all’Accademia di danza classica di Friburgo e protagonista è Susy Benner, studentessa e ballerina americana. Arriva in una notte di pioggia e incontra un’altra studentessa che corre fuori dall’accademia urlando parole incomprensibili. Susy sul momento non capisce, ma nel momento in cui viene costretta ad alloggiare all’interno dell’accademia conosce Sarah, che le confida i suoi sospetti sulle insegnanti. Si succederanno omicidi, inseguimenti notturni ed avvenimenti sospetti, con colpi di scena e salti di paura che hanno fatto la storia.

Come per Profondo Rosso la critica si è divisa a metà. Da molti venne ritenuto un capolavoro già all’epoca, tanto che qualcuno disse: Dario Argento non merita niente di meno per un film che probabilmente farà epoca nel cinema della pelle d’oca. La potenza delle immagini è simile a quella di Profondo rosso, ma a fare la differenza in Suspiria è anche l’uso del Technicolor. 

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5) Inferno – 1980

inferno

Seguito della Trilogia delle Tre Madri  e film conseguente all’uscita di Suspiria, si basa sulle emozioni, amplificandole ed al tempo stesso privandole della componente razionale, straniando lo spettatore e togliendogli ogni punto di riferimento.

Come nella quasi totalità di film del regista, ogni scena è carica di tensione non solo grazie ad un uso sapiente della macchina da presa e dell’illuminazione, ma anche grazie al comparto sonoro.

Esso è stato curato da Keith Emerson ed ha contribuito non poco alla riuscita, riempiendo le orecchie dello spettatore con suoni metallici, distorti e disorientanti al tempo stesso. Degna di nota la sequenza del duplice omicidio sulle note del Nabucco di Verdi, con l’aria Va’ pensiero.

Dario Argento, già con Suspiria ed ancora di più con Inferno, abbraccia una “poetica” più vocata all’esoterismo ed all’alchimia. Stando alle sue parole: E’ una storia che si ispira all’alchimia moderna, alchimia di oggi, alchimia dei nostri giorni. Una storia per mezzo della quale ho voluto esplorare e trovare le chiavi dei grandi segreti della vita e della morte, è ben chiaro quanto abbia a cuore acqua e fuoco, elementi  base dell’alchimia stessa.

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