Asia Argento, da #MeToo alle accuse di molestie sessuali su minore

Il New York Times ha pubblicato un'indagine secondo cui Asia Argento si sarebbe accordata per un risarcire un giovane attore, dopo averlo sessualmente violentato

Asia Argento
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Quando, nell’ottobre del 2017, scoppiò il caso Harvey Weinstein, reo di aver molestato sessualmente numerose attrici, in Italia a caricarsi sulle spalle lo slogan del #MeToo fu Asia Argento. Sia per dare un sostegno al genere femminile, sia perché fu una delle vittime del produttore americano.

Questa volta, però, a finire sul banco degli imputati è lei stessa. Infatti, secondo quanto riporta il New York Times, la figlia del regista Dario Argento, si sarebbe accordata per risarcire il giovane attore Jimmy Bennett, che la accusò di averlo molestato sessualmente. Il fatto risalirebbe a maggio del 2013 al Ritz Carlton di Marina del Rey in California, quando lei aveva 37 anni, e il giovane solo 17.

Il New York Times nella sua indagine, cita numerosi documenti legali ricevuti da una fonte anonima, secondo cui, ad aprile ci sarebbe stato l’accordo tra Asia Argento e Bennett. L’attrice avrebbe, infatti, pagato ben 380 mila dollari per fermare l’azione legale da 3,5 milioni iniziata ad ottobre da Bennett.

“Vederla presentarsi come vittima è stato troppo. Ha fatto tornare a galla memorie e le emozioni dell’aggressione subita”.

Così in una nota aveva scritto l’avvocato di Bennett, Gordon Sattro, per spiegare i motivi che, dopo 5 anni, hanno portato il giovane a denunciare Asia Argento. L’attrice proprio in quel periodo divenne paladina del movimento del #MeToo e volto di spicco contro la violenza sessuale. Sostenuta non solo da un gran numero di donne, ma anche dall’allora compagno Anthony Bourdain (morto suicida l’8 giugno del 2018), che l’avrebbe aiutata davanti alle minacce del giovane attore.

Jimmy Bennett e Asia Argento avevano condiviso nel 2004 il set di Ingannevole è il cuore più di ogni cosa. Come si legge nelle carte pubblicate dal New York Times, fu in quel periodo che nacque un “rapporto materno fra i due“. Dopo di allora solo nel 2013 si riallacciarono i contatti. Lo testimonia l’account instagram di Asia Argento, in cui venne pubblicata una foto con Bennett con su scritto: “Mio figlio, il mio amore finché vivrò“.

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Asia Argento

Secondo quanto riportato dal TimesBennett ha raccontato che Asia Argento gli fece bere degli alcolici, lo spogliò e gli praticò del sesso orale prima di passare ad un rapporto completo con il ragazzo. Inoltre, Argento avrebbe chiesto a Bennett di fare alcune foto, in seguito anche loro finite all’interno dell’accordo legale stipulato dalle parti.

I due per il momento non hanno ancora rilasciato nessuna dichiarazione in merito a quanto accaduto e quanto riportato dal New York Times. Ma, soprattutto per Asia Argento, arrivano le prime conseguenze. Tante sue supporter non hanno preso bene la notizia, come l’attrice Rose McGowan, con cui ha partecipato ai cortei a favore del #MeToo. Ora McGowan prende le distanze da Asia e con un tweet scrive di avere: “il cuore spezzato“.

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Altrettanto immediata è stata la risposta del vice premier e ministro degli Interni Matteo Salvini, che, sempre sulla piattaforma social, commenta così l’accaduto:

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Ovviamente quanto è successo non è passato inosservato anche a Ben Brafman, legale di Harvey Weinstein, che non risparmia parole dure nei confronti dell’attrice:

“Incredibile livello di ipocrisia da parte di Asia Argento. Ciò che forse è più eclatante è il tempismo, che mi suggerisce come nello stesso momento in cui l’attrice stava patteggiando per abusi sessuali su un minore, si stava anche mettendo in prima linea fra chi condannava il signor Weinstein, nonostante la loro fosse una relazione sessuale fra due adulti consenzienti”.

Una doccia fredda che lentamente sta ribaltando l’immagine di Asia. Per il momento si aspetta di aver conferme sull’accaduto, così come aspetta la legge. Difatti, spiega un portavoce del dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angels, ancora non è stata aperta nessuna indagine sul fatto. Tuttavia si ipotizza che i detective siano intenzionati ad approfondire l’accaduto ascoltando Bennett.

In fase di stallo sono anche Sky Italia e FremantleMedia, i produttori del programma X-Factor Italia. I quali, se il tutto risultasse vero, avrebbero come unica ipotesi il licenziamento di Asia Argento dal format televisivo:

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Quella che ora si troverà a dover affrontare Asia Argento sarà senza ombra di dubbio una battaglia ben più dura di quella del #MeToo. Con la differenza che questa volta sarà lei dalla parte degli accusati e non dell’accusa.

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