Rolling Stone contro Salvini: chiamati a raccolta gli artisti italiani

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Rolling Stone contro Matteo Salvini

Rolling Stone Italia lancia un’iniziativa destinata a fare scalpore e destare attenzioni. Nella copertina del numero in edicola da oggi campeggia la scritta “Noi non stiamo con Salvini. Da adesso chi tace è complice”. Abbastanza chiaro il monito della rivista che nell’editoriale firmato da Massimo Coppola, che è il direttore della rivista, chiama a raccolta gli artisti di cinema e musica del panorama italiano.

Ci troviamo costretti a battaglie di retroguardia, su temi che consideravamo ormai patrimonio condiviso e indiscutibile. I sedicenti ‘nuovi’ sono in realtà antichi e pericolosi, cinicamente pronti a sfruttare paure ancestrali e spinte irrazionali

Già molti artisti del panorama nazionale hanno aderito a questo che è già stato descritto da TPI come un manifesto contro il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini. A seguito della querelle nata tra Pearl Jam, Rita Pavone, Salvini e la Meloni si tornano dunque a scontrare arte, spettacolo e politica. Stavolta nella mischia si lanciano proprio tutti: Caparezza, Lo Stato Sociale, Elisa, Negramaro, Gazzelle, Motta,  Roy Paci, Tommaso Paradiso, Tre Allegri Ragazzi Morti e tantissimi altri, anche i due fumettisti Gipi e Zerocalcare.
Non mancano all’appello registi, attori e conduttori tv e spicca il nome del vincitore del Festival di Cannes Marcello Fonte. Con lui anche Carolina Crescentini, Daniele Vicari e Gabriele Muccino, Daria Bignardi, Sandro Veronesi, Linus, Costantino della Gherardesca e Michele Serra. 

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Sembra essere nato un vero e proprio movimento anti-Salvini

Non è certo la prima volta che arte e spettacolo si schierano in prima linea contro certi versanti della politica e non occorre andare troppo indietro negli anni, neanche nella storia del nostro paese, per trovarne degli esempi. Intanto fa sentire la sua voce Riccardo Scamarcio, stavolta però, in sostegno del Vicepremier Salvini. Questa la dichiarazione decisa di qualche settimana fa dell’attore.

“Non sono assolutamente d’accordo con chi semplifica dicendo che questo sia un governo razzista”

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