Slipknot, un biopic in arrivo ma “non a Hollywood”: “Non sarà Bohemian Rhapsody”

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Clown, direttore creativo degli Slipknot, ha detto di avere alcune “idee insane” su un biopic che l’industria del cinema non apprezzerebbe

Già da anni siamo ufficialmente coinvolti dalla febbre del biopic musicale. E potranno mancare gli Slipknot, dopo Queen, Elton John, Sex Pistols e persino Weird Al Yankovic? Secondo Shawn “Clown” Crahan, l’ultimo membro fondatore rimasto dello storico gruppo nu metal, ovviamente no. Ma specifica subito: niente produzioni a Hollywood.

E spiega estensivamente il perché: “Non era molto tempo fa che la gente voleva fare delle action figures di noi, e non sono nemmeno arrivati ai prototipi perché volevano prenderci in giro in una maniera grandiosa, in stile supereroi. La mia filosofia è sempre stata: ‘Non pensi che i veri Slipknot siano più spaventosi di qualunque cosa nella quale li potresti trasformare?'”

“Non potrei portare nessuno a creare noi, quindi tengo questa cosa per il film. Mi portano così tante idee e c’è così tanta gente che è frustrata riguardo a questo. Mi dicono sul serio: ‘Forse sarebbe meglio se tu non fossi coinvolto’’ E io dico: ‘Sì, vediamo un po’ cosa viene fuori’. Perché se io non sono coinvolto, significa che non sono coinvolto. E cioè: ‘Buona fortuna con qualunque cazzo di cosa tu voglia fare, perché non ne approverò neanche una parola‘”.

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“[Io] ho alcune idee davvero insane per far funzionare questa cosa” dice Clown, e asserisce che per gli Slipknot sarebbe meglio una serie di un film. “Amo True Detective, e la prima stagione aveva otto episodi. Sto pensando a una cosa tra gli 8 e 15 episodi. Così puoi tornare indietro e vedere Paul Gray suonare una chitarra per destrimani da mancino; posso tornare a quand’ero ragazzino e dire delle cose pazze che faceva Joey Jordison“.

“Non faccio Bohemian Rhapsody, ok? Ci sono un sacco di tizi negli Slipknot che devono essere rappresentati equamente, nessuno è più grande degli altri e non puoi spiegare la band senza spiegare tutti loro. E c’è la nostra prima manager, Sophia John, che è morta – quella storia pure dovrà esserci – e un’allegra brigata di una mezza dozzina di altri figli di puttana… voglio dire, è una grande storia! Quindi la faremo, ma la faremo [solo] a modo nostro“.

Fonte: NME

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