La fluorescenza di ramificazioni metal a cui abbiamo avuto il piacere di assistere durante gli esordi del 2000 è qualcosa di certo non trascurabile. La quantità di generi differenti, nuovi sound, nuovi approcci e nuovi artisti che, approfittando del nuovo millennio, sono riusciti a prendersi i palchi grossi della musica mondiale è qualcosa tutt’oggi privo di un vero e proprio seguito.
Dai generi più amati a quelli più odiati, fu proprio con la fine dei ’90 e l’inizio dei tre zeri che generi come Nu Metal, Alternative, Power, Melodic, Prog metal e Metalcore trovarono la definitiva consacrazione agli occhi di un pubblico sempre più avido e assetato di novità, nuovi sound, nuovi colori in cui riconoscersi.
Andiamo così alla scoperta di 8 band che, proprio con il nuovo millennio, trovarono definitiva consacrazione anche tramite l’affermazione di modi nuovi (o quasi) di leggere ed interpretare la musica “metallica”. Non si offendano, i più, per i molti (anzi troppi) esclusi di lusso che non rientreranno in questa brevissima “lista” di punti di riferimento (e che lo avrebbero altresì meritato).
Il seguente è un campione di certo sparuto e non comprensivo di quanto di buono il mondo musicale ha prodotto in quel periodo (più che otto band, bisognerebbe citarne minimo una trentina). Sarà un buon sunto, però, di quanto nacque tramite quella fusione di stili e musicalità che, uscendo dai purismi ‘80/’90, darà ampie possibilità di “sfogo” alla creatività di un’intera generazione.
Per quanto ce ne vorranno i puristi del metal “duro e crudo”, i Linkin Park meritano a pieno diritto di rientrare tra le band simbolo del primo decennio del 2000. Provenendo dalla fervida scena californiana, raccolsero quel Nu Metal già da anni in sviluppo portandolo ad un’estensione di pubblico tremenda.
Quel crossover tra metal/rap ed elettronica, miscelato con tematiche più che mai sensibili per la tormentata generazione del nuovo millennio furono la chiave di un successo planetario. Quando si pensa al metal del 2000 un pensiero ad Hybrid Theory è impossibile non buttarcelo. Quella di Bennington è stata (e continuerà ad essere) la voce di una generazione.
Slipknot
Sospesi tra new e alternative, le loro maschere sono tra le più emblematiche del panorama musicale moderno. Specie a pochi giorni dalla morte dello storico batterista Joe Jordison (in formazione fino al 2013) non si può ricordare una delle band simbolo del nuovo millennio.
“Sporchi, brutti e cattivi”, violenti nella loro semplicità, carismatici ed efficaci ma, soprattutto, potenti. Sarà che quando si sale in otto su di un palco è “facile” spaccare tutto. Così tra riff nervosissimi, barili di birra duramente malmenati ed il carisma di Corey Taylor hanno preso forma mito e leggenda.
Da molti infilati nella mischia nu/alternative, i System fanno in realtà genere a sé. Il quartetto “armeno/americano”, che vide i suoi esordi nel ’98, trovò nel 2001, con Toxicity, la definitiva consacrazione sotto la saggia guida di un certo Rick Rubin.
Frenetico e folle, il loro metal “sporcato” da chiari riferimenti alla musica del folklore mediorientale è riuscita a lasciare il segno negli annali del metal. Difficile fare diversamente con l’ambizione di quel genio di Serj Tankian piazzato al mic. Una band non per tutti ma che, con i suoi quintali di personalità, riuscì a trovare adepti in ogni angolo del mondo.