Natalie Wood, la misteriosa morte di una delle ultime dive di Hollywood

La morte di Natalie Wood è ancora avvolta nel mistero, così come il possibile coinvolgimento di Christopher Walken e del marito Robert Wagner

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Robert Wagner, Natalie Wood e Christopher Walken
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Natalie Wood è stata una delle ultime dive del cinema Hollywoodiano. L’attrice di origini russe ha debuttato nei giorni del crepuscolo del vecchio impero cinematografico per affermarsi e diventare icona all’alba del rinnovamento del sistema.

La Wood mosse i suoi primi passi nel cinema da bambina, salendo alla ribalta grazie alla sua interpretazione ne Il miracolo della 34ª strada. La consacrazione arriva con l’età adulta: nel giro di due anni riveste ruoli di primo piano in Gioventù bruciata e in Sentieri selvaggi, due film indelebilmente fissati nella storia del cinema. Così come resteranno le sue interpretazioni nei successivi West Side StorySplendore nell’erba del grande Elia Kazan.

Negli anni successivi la sua carriera cominciò a rallentare, salvo trovare un porto sicuro nella televisione. Alle porte degli anni ’80 si mette in discussione e torna in due film di fantascienza di cui il secondo, Brainstorm, uscirà postumo.

Questo perché la Wood morì la notte del 29 novembre 1983, all’età di 43 anni. Secondo la ricostruzione ufficiale l’attrice sarebbe morta per un incidente mentre era a bordo del suo Yatch insieme al marito ed attore Robert Wagner ed il collega Christopher Walken, oltre al capitano della nave Dennis Davern.

I tre avrebbero infatti passato la serata in un ristorante in una località sulla costa californiana prima di salpare per trascorrere la notte a bordo dello yatch Splendour accompagnati dal capito Davern. I tre avrebbero bevuto parecchio, come sarà poi evidenziato dal tasso alcolemico della donna. Poco dopo la Wood si sarebbe assentata ed i due uomini sarebbero rimasti ancora per un po’ a bere. Secondo la testimonianza di Wagner, quando tornò a letto non trovò sua moglie, che verrà ritrovata il mattino dopo annegata vicino ad un gommone ad un chilometro di distanza dal panfilo.

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Natalie Wood in Giovetù bruciata con James Dean
Natalie Wood in Giovetù bruciata con James Dean

La tesi di Wagner e Walken

Da subito la versione, sostenuta dai tre uomini presenti a bordo, fu quella dell’incidente. La donna sarebbe infatti scivolata mentre tentava di salire sulla scialuppa, battendo la testa e perdendo i sensi. La causa di morte sarebbe l’annegamento, confermata dal coroner, tale Thomas Noguchi, già noto alle cronache per aver esaminato i cadaveri, fra gli altri, di Marylin Monroe e Robert Kennedy.

L’autopsia confermò dunque la tesi di Wagner e Walken. Molte furono però le voci che fin da subito cominciarono a circolare, come era del resto prevedibile. In molti avrebbero supposto un possibile triangolo amoroso fra i tre attori, così come insistenti furono le voci di un forte litigio fra i due coniugi. La vicenda venne però archiviata dagli inquirenti, che la classificarono come incidente. Conformi all’accaduto vennero anche considerati i lividi e le escoriazioni sul corpo, causate probabilmente dal contatto con gli scogli.

Queste le parole del marito Wagner: Io e Chris [Walken] siamo rimasti svegli ancora un po’. Quando sono andato a darle il bacio della buonanotte ho scoperto che non c’era e ho iniziato ad avere paura. Probabilmente quando è entrata nella cabina ha sentito il rumore della scialuppa che sbatteva sulla parete esterna, capitava spesso. È uscita per rifare il nodo, è scivolata e si è trovata in acqua. A quel punto lei e la scialuppa sono state portate via dalla corrente. Spero solo che abbia perso subito i sensi.

Critica da subito fu la sorella di Natalie, Lana Wood, secondo cui l’attrice non si sarebbe mai allontanata da sola, aveva paura dell’acqua sin da bambina e non credette a quanto sostenuto da Wagner.

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Nel corso degli anni si è spesso tornato a parlare della sua morte, con nuove dichiarazioni che, a turno, aggiungevano dettagli o mettevano in dubbio la natura accidentale dei fatti. È il caso delle dichiarazioni del capitano Davern, che all’epoca si allineò alla linea sostenuta dal resto dei presenti. L’uomo avrebbe più volte parlato con giornalisti, sotto compenso, rivelando nuovi dettagli circa la serata: i due coniugi avrebbero avuto una lite particolarmente violenta prima di andare a letto.

Natalie Wood con Christopher Walken in Brainstorm
Natalie Wood con Christopher Walken in Brainstorm

La riapertura del caso e il nuovo documentario

Nel 2011 arriva il primo colpo di scena: la Procura di Los Angeles decide di riaprire il caso. La morte della Wood passa da incidente a “morte sospetta”, mettendo soprattutto in dubbio la posizione di Wagner, che nel 2018 diventa ufficialmente “Person of interest” per la Procura. La posizione di Wagner è rimasta però quella di quasi 40 anni fa. L’attore, ormai 90 anni compiuti, non ha aggiunto nulla rispetto a quanto dichiarato precedentemente e difficilmente si arriverà a saperne di più circa quella serata.

Sempre che ci sia qualcosa di nascosto. Come disse Walken in seguito alle prime indagini: Chi è convinto che ci sia qualcosa sotto, non sarà mai soddisfatto dalla verità. Perché la verità è tutta qui.

Quest’anno HBO ha prodotto un documentario sulla vita dell’attrice dal titolo Natalie Wood: What Remains Behind. Il film non punta a fare luce su quei tragici momenti, ma restituisce alla storia Natalie per la sua importanza come attrice. Un elemento troppo spesso dimenticato, oscurato dalla tragica ed ancora, forse, misteriosa morte.

 

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