James Dean – Too fast to live, too young to die

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James Dean, classe 1931, uno dei volti più famosi di tutta la storia del cinema.

In soli tre film ha acquisito la fama che tutti oggi conosciamo e, se non fosse stato per la sua prematura morte, probabilmente sarebbe diventato un attore ancora più grandioso. Bello, giovane e ribelle, morì in un incidente stradale alla giovanissima età di 24 anni.

Il ruolo per cui resta nella nostra memoria, e quello che lo rappresenta al meglio, è certamente quello di Jim Stark in Gioventù Bruciata, un film indubbiamente divenuto cult. Jim è il tipico teenager americano, traferitosi da poco in città e, complice il difficile rapporto con il padre, si ribella alle regole. Attraverso Judy entra in contatto con la sua compagnia di amici, con i quali dovrà dare un prova di coraggio, la chicken run, per dimostrare di essere uno duro.  Una sfida che consiste nel lanciarsi a tutta velocità con la macchina verso un dirupo, per poi riuscire ad uscire dalla portiera all’ultimo, prima di precipitare. Nella prova tuttavia resterà vittima Buzzo, il loro capo; una tragedia capace di trasformare la pellicola in una serie di eventi drammatici, che si concluderanno tuttavia in un lieto finale.

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James Dean

Un modello del bello e dannato

E’ proprio in questo film che diventa celebre il planetario del Griffith Park Observatory, che venne successivamente ripreso in moltissimi altri film, ad esempio La La Land. Ed è sempre qui che Dean si aggira vestito in jeans e maglietta bianca, che non resteranno semplicemente il suo marchio di fabbrica, ma diverranno l’emblema di qualsiasi adolescente trasgressivo dei decenni successivi; che sia nei film, nella moda o nella realtà.

E’ tuttavia il ruolo di Cal Trask in La Valle dell’Eden, per il quale vi è un triste record da ricordare: quello della prima nomination postuma agli Oscar nella storia del cinema. Il tema è simile a quello di Gioventù Bruciata, la tipica storia del figlio che si ribella e che ha un difficile rapporto con il padre. L’interpretazione è costellata da improvvisazioni di Dean e continue uscite dal copione, come quella del ballo nel campo di fagioli. Sempre del 1955 vi è Il Gigante, per cui ottenne la seconda nomination gli Oscar. Prima di questi tre film Dean lavorò per il teatro, la televisione e in atri film, ma con dei ruoli minori.

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James Dean

La Porsche maledetta

Morì a bordo della sua Porsche 550 Spider, un’auto probabilmente maledetta, poiché protagonista di moltissimi incidenti. Dopo la tragedia la Little Bastard venne distrutta, sfasciata in mille pezzi, acquistati poi da fan che ebbero a loro volta altri problemi. Venne addirittura rispedita indietro, ma nel viaggio in treno essa sparì. Il disastro avvenne a Cholame, in California, dove un’automobilista gli tagliò la strada; era il 30 settembre del ’55 e Dean stava per partecipare a una corsa automobilistica a Salinas.

Divenne in breve tempo un’icona, grazie ovviamente al suo bell’aspetto e per l’innata bravura (già confermata da attore teatrale), ma anche per la tragica morte e prematura scomparsa di una giovane promessa del cinema. Ma se lui se ne è andato, il suo personaggio è ancora ad Hollywood e continua, senza che ce ne si renda conto, ad influenzare l’arte e il cinema di oggi.

Per conoscerlo un po’ meglio ed allo stesso vedere un’ottima interpretazione approfondendo il personaggio potete vedere James Dean – La storia vera, con James Franco nel ruolo di un attore divenuto immortale.

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