Cate Blanchett | Vita e Carriera di una grande Diva

Vita e carriera di Cate Blanchett. Dalla regina Elisabetta I d'Inghilterra a Bob Dylan: storia di un'icona del trasformismo.

Cate Blanchett, Blue Jasmine
Cate Blanchett in Blue Jasmine di Woody Allen.
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Durante la sua carriera Cate Blanchett è stata La Regina Elisabetta I, una nobile elfa, il serpente Kaa, la matrigna di Cenerentola, Katharine Hepburn e Bob Dylan. L’attrice australiana si è sempre distinta per il suo trasformismo e per il suo eclettismo, diventando una delle più grandi attrici della storia del Cinema.

Una breve biografia

Cate Blanchett nasce il 14 Maggio del 1969 a Melbourne, in Australia. Seconda di tre figli, a 10 anni rimane orfana da parte di padre e per elaborare il lutto, si getta a capofitto nello studio della danza e del pianoforte.

Durante l’adolescenza, inizia a recitare nel teatro della scuola, un collegio femminile metodista. Quando ha 18 anni parte alla volta dell’Europa e dopo essere costretta a lasciare l’Inghilterra, causa il visto scaduto, va in Egitto.

Durante il soggiorno egiziano, l’attrice prende parte ad un film arabo sul pugilato come comparsa. L’esperienza si rivela illuminante e segna la svolta per la giovane Cate che decide di frequentare il National Institute of Dramatic Art.

Nel 1992 fa il suo esordio sul palcoscenico, recitando sempre in ruoli di primaria importanza. È stata Elettra nell’omonima tragedia di Sofocle, Ofelia in Amleto di Shakespeare, Nina in Il gabbiano di Cechov, Hedda Gabbler nel dramma ibseniano.

Una delle sue prime esperienze la vede protagonista in Oleanna di David Mamet, dove recita al fianco di Geoffrey Rush. Ben presto l’attrice vince dei premi e si fa notare dalla critica. Il debutto cinematografico non è distante.

L’esordio e i primi film

Cate Blanchett
Cate Blanchett, Elizabeth (1998).

Il primo lungometraggio è Paradise Road (1997) film corale di Bruce Beresford. Cate Blanchett recita il ruolo di un’infermiera australiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Non passa molto tempo che l’attrice ottiene la sua prima candidatura ai premi Oscar.

Nel 1998 esce  Elizabeth di Shekhar Kapur. Il film, di ambientazione storica, vede l’attrice ricoprire il ruolo della regina Elisabetta I d’Inghilterra. Cate Blanchett dà prova di grande carattere e di grande talento, aggiudicandosi un Golden Globe, un Premio BAFTA e una nomination come miglior attrice protagonista.

Judi Dench, vedendola recitare lo stesso ruolo che fu suo in Shakespeare in love, ha affermato “di stare vedendo il vero personaggio storico, non qualcuno che stava recitando”.

Un anno dopo esce Un marito ideale (1999) di Oliver Parker dove Cate Blanchett recita il ruolo di una aristocratica inglese. L’anno seguente prende parte a The Man who cried – L’uomo che pianse (2000) di Sally Porter dove recita la parte di una ballerina russa del secolo scorso.

Gli anni 2000 e il primo Oscar

cate blanchett : the aviator
Cate Blanchett, The Aviator (2004).

I primi anni del nuovo millennio vedono l’attrice impegnata in diversi film. Innanzitutto ricordiamo la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson.

Cate Blanchett recita un piccolo ruolo, l’elfa Galadriel che rimane subito impresso nella memoria degli spettatori. Ricordiamo poi Coffe and Cigaretters (2003) di Jim Jarmush e The Missing (2003) di Ron Howard. Queste pellicole sono indubbiamente firmate da importanti registi ma non ottengono un grandissimo successo.

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Nel 2004 escono due film che vedono la presenza dell’attrice. In Le avventure acquatiche di Steve Zizzou di Wes Anderson, Cate Blanchett recita il ruolo di una giornalista. In The Aviator di Martin Scorsese, l’attrice interpreta la diva Katharine Hepburn. È la sua consacrazione.

Un altro Premio BAFTA e il primo Oscar come miglior attrice non protagonista. Babel di Alejandro González Iñárritu, Intrigo a Berlino di Steven Soderbergh, Diario di uno scandalo di Richard Eyre sono tutti film del 2006.

In particolare, Diario di uno scandalo frutta all’attrice la sua terza nomination agli Oscar. Il film vede la singolare curiosità di avere nel cast tre attrici – oltre a Cate Blanchett, anche Judi Dench e Anne-Marie Duff – che hanno interpretato il ruolo della regina Elisabetta I d’Inghilterra.

Io non sono qui e la Coppa Volpi

cate blanchett : io non sono qui
Cate Blanchett, Io non sono qui (2007).

Se finora l’attrice si era distinta per la sua capacità di incarnare ruoli femminili molto differenti tra loro, con Io non sono qui (2007) di Todd Haynes spiazza tutti. Cate Blanchett è Bob Dylan. O meglio, una interpretazione del cantautore statunitense.

Sì, perché il personaggio che l’attrice interpreta si chiama Jude Quinn e rappresenta, secondo il regista sceneggiatore, un ritratto del Dylan elettrico che si affermò nel 1965-66. Il film vince il Gran Premio della Giuria e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. Tra l’altro, l’attrice non poté ritirare il premio e al suo posto si presentò Heath Ledger in una delle sue ultime apparizioni pubbliche.

Lo stesso anno esce Elizabeth: the golden age di Shekhar Kapur dove l’attrice torna ad interpretare il ruolo della regina inglese del 1600.

Il 2008 è l’80esima edizione degli Oscar e Cate Blanchett ottiene due nomination: come miglior attrice protagonista per il secondo capitolo dedicato a Elisabetta I e come miglior attrice non protagonista per Io non sono qui. Sfortunatamente non ne vince nessuno.

Il secondo Oscar

cate blanchett : blue jasmine
Cate Blanchett, Blue Jasmine (2013).

Nel 2008 esce Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher dove l’attrice recita al fianco di Brad Pitt. Lo stesso anno è il comandante sovietico Irina Spalko nel quarto capitolo della saga Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo di Steven Spielberg.

Per un po’ l’attrice si concede di recitare nei blockbuster, infatti oltre al sopracitato titolo, Cate Blanchett appare nella nuova trilogia diretta da Peter Jackson – Lo Hobbit – dove torna ad interpretare l’elfa Galadriel. Recita anche al fianco di Russel Crowe in Robin Hood (2010) di Riddley Scott.

Nel 2013 esce Blue Jasmine di Woody Allen. Con questa performance l’interprete vince un Golden Globe, un Premio BAFTA, l‘Oscar come miglior attrice protagonista diventando così una delle poche, 7 in tutta la storia del cinema, ad aver vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista e come miglior attrice non protagonista.

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Il film è ispirato all’opera teatrale Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams. Cate aveva già affrontato la piéce a teatro, nel 2009.

Quando Jane Fonda la vide affermò di aver assistito alla “più grande interpretazione teatrale di sempre”. Anche Meryl Streep la vide e asserì che la sua performance era “nuda, cruda, fuori dall’ordinario, sorprendente e terrorizzante al tempo stesso”.

Nel 2015 esce Carol di Todd Haynes. Il film viene presentato ancora una volta al Festival di Venezia e ancora una volta l’attrice ottiene una nomination come miglior attrice protagonista.

Manifesto

cate blanchett : manifesto
Cate Blanchett, Manifesto (2015).

Cate Blanchett si è dunque sempre distinta per aver interpretato ruoli molto differenti tra loro, al limite del possibile e dell’umano. Eclettismo e trasformismo sono due aggettivi che sicuramente si addicono a questa grande interprete.

L’opera d’arte che meglio ci illustra la capacità di questa attrice di entrare in ogni tipo di ruolo è Manifesto di Julian Rosefeldt. A metà tra un’istallazione e un film, Manifesto ci mostra vari personaggi recitare 13 manifesti manifesti artistici o politici.

Ogni segmento ha la durata di 10 minuti e 30 secondi per un totale di 130 minuti. Ambientato in differenti periodi storici e con scenari contemporanei, i personaggi che ci vengono mostrati sono i più differenti: un’insegnante, un’operaia, una coreografa, una punk, una scienziata, una vedova, una barbona. Tutte interpretate da Cate Blanchett.

Filmografia di Cate Blanchett

Cinema

  • Paradise Road (1997)
  • Thank God He Met Lizzie (1997)
  • Oscar e Lucinda (1997)
  • Elizabeth (1998)
  • Un marito ideale (1999)
  • Falso tracciato (1999)
  • Il talento di Mr. Ripley (1999)
  • The Man Who Cried – L’uomo che pianse (2000)
  • The Gift (2000)
  • Bandits (2001)
  • Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001)
  • Charlotte Gray (2001)
  • The Shipping News – Ombre dal profondo (2001)
  • Heaven (2002)
  • Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002)
  • Veronica Guerin – Il prezzo del coraggio (2003)
  • Coffee and Cigarettes (2003)
  • The Missing (2003)
  • Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003)
  • Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004)
  • The Aviator (2004)
  • Little Fish (2005)
  • Stories of Lost Souls (2005)
  • Babel (2006)
  • Intrigo a Berlino (2006)
  • Diario di uno scandalo (2006)
  • Hot Fuzz (2007) – cameo non accreditato
  • Io non sono qui (2007)
  • Elizabeth: The Golden Age (2007)
  • Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008)
  • Il curioso caso di Benjamin Button (2008)
  • Robin Hood (2010)
  • Hanna (2011)
  • Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato (2012)
  • Blue Jasmine (2013)
  • The Turning (2013)
  • Lo Hobbit – La desolazione di Smaug (2013)
  • Monuments Men (2014)
  • Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (2014)
  • Knight of Cups (2015)
  • Manifesto (2015)
  • Cenerentola (2015)
  • Carol (2015)
  • Truth – Il prezzo della verità (2015)
  • Song to Song (2017)
  • Thor: Ragnarok (2017)
  • Mowgli – Il figlio della giungla (2018)
  • Il mistero della casa del tempo (2018)
  • Che fine ha fatto Bernadette? (2019)

Televisione

  • Polizia squadra soccorso (Police Rescue) – serie TV, episodio 3×05 (1993)
  • Bordetown – miniserie TV, 3 episodi (1995)
  • Rake – serie TV, episodio 3×03 (2014)x
  • Mrs. America – miniserie TV (2020)

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