11 meravigliosi piani sequenza che hanno fatto la storia del cinema

A pochi giorni dall’uscita di 1917, ultimo film del regista britannico Sam Mendes (Premio Oscar per American Beauty), abbiamo deciso di presentarvi un nostro elenco sui migliori piani sequenza della storia del cinema.

piani sequenza
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1917 uscirà nelle sale italiane il 23 gennaio del 2020 e, prima ancora del suo rilascio ufficiale, sta destando grande curiosità tra critici e appassionati di cinema. Perché, vi chiederete? Beh sicuramente non nuoce la presenza di un regista di tutto rispetto come Sam Mendes, vincitore del Premio Oscar per American Beauty. Ma, in realtà, la vera chiave del successo di 1917, sembrerebbe risiedere in un altro dettaglio: il suo montaggio, che lo presenterebbe come un unico, colossale, piano sequenza ininterrotto.

E, prima di dedicarci alla visione di questo film sicuramente straordinario, noi della Scimmia, abbiamo deciso di proporvi un breve excursus attraverso alcuni meravigliosi piani sequenza della storia del cinema, così da non arrivare impreparati. Siete sicuri di sapere esattamente che cos’è questa tecnica cinematografica e in cosa consiste?

Il piano sequenza, che cos’è?

Prima di iniziare a ricordare le grandi scene che ci hanno fatti emozionare, facciamo un po’ di chiarezza. Che cosa si intende esattamente quando si parla di piano sequenza? Il piano sequenza è una tecnica cinematografica che consiste nel modulare una sequenza narrativa attraverso un’unica inquadratura. In soldoni: la scena ci viene presentata attraverso un’inquadratura prolungata, che non si interrompe.

Spesso, forse senza nemmeno rendercene conto, abbiamo assistito all’utilizzo di questo espediente cinematografico in molti dei nostri film preferiti. Sequenze che ci facevano trattenere il fiato per interi istanti, protraendosi. Come l’emblematico caso del film Espiazione (Atonement), diretto da Joe Wright, in cui, in uno spettacolare piano sequenza di 5 minuti, vediamo chiaramente la situazione della spiaggia di Dunkirk durante la seconda guerra mondiale. O, ancora, il caso di Sam Esmail, che per la serie tv Mr. Robot ha deciso di realizzare un piano sequenza di ben 44 minuti.

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La nostra top dei migliori piani sequenza

Nodo alla gola

nodoallagola

 

Ovviamente, non potevamo non partire con la testimonianza del magico Hitchcock: Nodo alla gola (1948). Un film, questo, che oltre ad essere una sorta di emblema del piano sequenza in generale, potrebbe anche essere considerato un prototipo dello stesso 1917. Nodo alla gola fu girato, infatti, con l’utilizzo di dieci piani sequenza, che, tuttavia, nelle intenzioni originali del regista, doveva essere solamente uno, lungo tutta la durata della pellicola. Sfortunatamente, la tecnologia del tempo non permetteva ancora di realizzare un film del genere, così Hitchcock cercò di rendere invisibili i tagli attraverso il montaggio (come nella scena in cui Kenneth Lawrence, Douglas Dick, passa davanti alla telecamera, sfocando la ripresa e permettendo così di riprendere la scena successiva, con l’impressione di una continuità). Nodo alla gola non può quindi che essere uno dei top della storia del cinema.

Il genio di Scorsese: i piani sequenza di Quei bravi ragazzi e L’età dell’innocenza

piani sequenza

E, rimanendo sulla scia dei grandi registi della storia del cinema, non potevamo che citare anche Martin Scorsese, ovviamente. Nei film del regista statunitense, d’altronde, non mancano mai una buona dose di piani sequenza sensazionali: ricordiamo tra tutti l’ingresso di Newland Archer (Daniel Day-Lewis) al ballo dei Beaufort, nel meraviglioso piano sequenza di L’età dell’innocenza (1993). O, ancora, la medesima presentazione di un locale newyorkese in Quei bravi ragazzi (1990). Sequenze, in film diventati cult, che ci hanno fatto credere, per alcuni minuti, di stare camminando insieme ai protagonisti verso i luoghi più intimi e privati del mondo.

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Tarantino: Grindhouse – A prova di morte e Kill Bill: volume 1

Quentin Tarantino Libro piani sequenza

Ma, se si parla di cult, non si può che nominare anche lui: il mitico Tarantino. Di lui ricordiamo lo straordinario piano sequenza di Grindhouse – A prova di morte (2007), in cui per ben otto minuti osserviamo un dialogo tra quattro ragazze. O Kill Bill: volume 1 (2003) in cui attraverso una scena, di circa due minuti, che non si interrompe, sulle note della canzone Woo Hoo ci presenta gli avvenimenti nella Casa delle Foglie Blu, all’arrivo di Uma Thurman.

La La Land

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Passiamo ora a qualche film un po’ più recente. Chiunque abbia visto La La Land (2016), vincitore di una caterva di Premi Oscar e Golden Globe di vario genere, non può non ricordare la scena iniziale. Nella vorticosa sequenza di apertura, osserviamo l’improvvisa frenesia dei cittadini bloccati nel traffico stradale. Tutti iniziano a cantare e saltare, e per ben quattro minuti li osserviamo senza mai staccare gli occhi dallo schermo. Una scena che, ammettiamolo, tra le piroette del cameraman e le esibizioni circensi, ci ha fatto venire un po’ voglia di saltare anche noi sulle poltrone del cinema e partecipare all’euforia generale.