Blade Runner: 8 curiosità sul film di Ridley Scott che non conosci

Sono molti gli aneddoti che ruotano attorno a Blade Runner di Ridley Scott. Ecco alcune curiosità su questa fantastica pellicola.

Rick Deckard in Blade Runner del 1982
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Ci sono quei film che rimangono nella storia e riecheggiano nel tempo, una generazione dopo l’altra. Blade Runner di Ridley Scott è senz’altro uno di quelli.

Una pellicola del 1982, da molti considerata la migliore di sempre del genere fantascientifico, che è diventata celebre per la squisita fotografia, i risvolti esistenzialisti, e per il magnifico sottotesto che nutre di significato filosofico l’intera sceneggiatura.

Sono molte le curiosità che ruotano attorno a questo film, alcune delle quali divenute abbastanza popolari anche tra i cinefili meno sfegatati. Ad esempio, è noto ai più che Blade Runner è in realtà la trasposizione cinematografia del romanzo Il cacciatore di androidi dello scrittore statunitense Philip K. Dick; oppure che del film sono state rilasciate nel tempo ben 7 versioni differenti.

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Lo sapevi già? Forse sì. Per questo motivo, abbiamo raccolto per te altri aneddoti – che molto probabilmente non conosci – legati a questa pellicola. Vediamoli insieme!

Prima di Ridley Scott

Blade Runner avrebbe potuto essere molto diverso da come lo conosciamo oggi. Per lo meno a livello di regia. Prima di Ridley Scott, infatti, altri registi incontrarono Philip K. Dick per discutere di un possibile adattamento della storia. Tra questi, nientepopodimenoché Martin Scorsese.

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Cicatrice di un errore

Ancora oggi, l’attrice Daryl Hannah porta con sé una cicatrice che le ricorda di quella volta che interpretò Pris in Blade Runner, e che per errore sfondò un vetro con il gomito, dopo essere scivolata sul terreno bagnato. La scena in questione – in cui Pris fugge da Sebastian (William Sanderson) – non sarebbe dovuta infatti avvenire come la vediamo sullo schermo.

Quel bagliore rosso

Una delle caratteristiche che contraddistingue i replicanti in Blade Runner, è quel bagliore rosso che riflette nei loro occhi. Ridley Scott e il direttore della fotografia Jordan Cronenweth hanno ottenuto questo risultato utilizzando il cosiddetto Effetto Schüfftan. Un trucco cinematografico che consiste nel far rimbalzare la luce negli occhi dell’attore, attraverso un pezzo di vetro semitrasparente posto a 45° rispetto alla telecamera.

Occhi rossi in Blade Runner

Animale domestico

L’attrice Joanna Cassidy (nel film, la replicante Zhora) ha affermato di essere stata completamente a suo agio nell’avere un serpente attorno al collo, poiché in realtà si trattava del suo pitone domestico di nome Darling.

Parola di Ridley Scott

Durante un’intervista, lo stesso regista ha affermato che Blade Runner è probabilmente il suo film più personale e completo.

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Talento creativo

Nell’interpretare Roy Batty, l’attore Rutger Hauer ha arricchito la caratterizzazione del suo personaggio con molti colpi di testa creativi. Qualche esempio? L’idea per la scena in cui afferra e accarezza una colomba, oppure l’iconica frase del monologo finale: e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.

Blade Runner

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20 minuti, prima di morire

Lo scrittore Philip K. Dick riuscì a vedere solo i primi 20 minuti del film. Morì infatti il 2 marzo del 1982, prima che la pellicola fosse completa. Tuttavia ne rimase particolarmente colpito, sebbene Ridley Scott non avesse mai letto il suo romanzo.

Ohi Maria

La squama di serpente artificiale che Rick Deckard (Harrison Ford) fa analizzare al microscopio elettronico, in verità era un germoglio di marijuana.

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