Wes Anderson: 5 carte da parati ispirate ai suoi film

Per festeggiare il cinquantesimo compleanno di Wes Anderson ecco cinque carte da parati che ogni fan vorrebbe in casa propria

Wes Anderson
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Wes Anderson compie 50 oggi oggi. Un traguardo senz’altro importante per ogni essere umano, ma che per un regista tanto eclettico va festeggiato in un modo che sia tanto originale quanto le pellicole che ha portato al cinema.

Nato in Texas nel 1969, Wes Anderson ha studiato alla St. John’s School, un istituto privato che, anni dopo, ebbe un ruolo nel suo film Rushmore. All’università del Texas, qualche anno più tardi, incontrerà i suoi migliori amici, non che fidati collaboratori: Luke, Owen e Andrew Wilson. Insieme riescono ad attirare l’attenzione del produttore James L. Brooks, che li aiuterà a presentare al Sundance Film Festival il corto Bottle Rocket, dove vincono i fondi per realizzare un lungometraggio, che arriverà in Italia, nel 1996 con il titolo Un colpo da dilettanti.

Regista molto attento ai colori, allo studio dell’accostamento di forme e sfumature, Wes Anderson ha uno stile particolare, riconoscibile in pochissime inquadrature. Uno stile, dunque, che all’originalità delle trame contrappone sempre un’attenzione visiva decisamente importante. Molto spesso è lo stesso Wes Anderson a curare anche i costumi dei suoi personaggi, maschere eccezionali di un’umanità che molto spesso non conoscono la realtà, perché la vivono filtrata dalla cultura pop, o dal ricorso continuo alla forza dell’immaginazione. Non sorprende, dunque, che in rete sia possibile acquistare o scaricare delle carte da parati ispirati ai suoi film. Il sito MuralsWallpaper, ad esempio, ha dedicato un’intera collezione all’estetica di Wes Anderson. Una delle più belle è la carta da parati che raffigura uno stormo di farfalle che si librano in volo su sfondo bianco, e che sono un omaggio alla Suzy di Moonrise Kingdom.

La trama ruota intorno ad una tenerissima storia d’amore, confinata in un’isola che sembra appartenere ad un’altra dimensione. Suzy è interpretata da Kara Hayward ed ha una storia d’amore con Sam (Jared Gilman), Sono due bambini che in qualche modo appartengono al lato straordinario del loro mondo. Vengono visti come ribelli solo perché non sono uguali ai loro coetanei che li circondano. È per questo che cercano di organizzare una fuga d’amore per trovare il proprio lieto finale senza dover rinunciare alle proprie peculiarità.

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Sul sito è possibile trovare anche una carta da parati ispirata invece al bellissimo The Grand Budapest Hotel, che si chiama Agatha in onore della protagonista del film, interpretata da Saoirse Ronan.

In questo caso la trama – che si dipana su più piani temporali in un continuo tuffo nel passato che punta a svelare le origini di una leggenda – ruota intorno al Grand Budapest Hotel, situato nell’immaginaria Repubblica di Zubrowka, nell’Europa Orientale assoggetta al potere comunista. Quando il film si apre siamo ai giorni nostri, ma il vero cuore pulsante della storia è ambientata nel 1932, nel pieno fulgore dell’attività dell’albergo, frequentato dai nobili decaduti di un’Europa che sembra smarrita in una realtà troppo cruda. Il film ruota intorno a tantissimi personaggi, che in un modo o nell’altro sono legati al destino dell’Hotel. Personaggi che sono tutti sostenuti dalle ottime prove istrioniche offerte dal cast, su tutti Ralph Fiennes, che nelle vesti di Monsieur Gustave è un vero e proprio spettacolo per gli occhi.

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Sempre a Grand Budapest Hotel è dedicato anche un wallpaper del sito Wallpaperplay, che invece di richiamare gli interni dell’hotel che da il titolo alla pellicola, richiama la bellissima locandina del film.

Tra i film più amati c’è sicuramente quello che, più di tutti, ha in qualche modo dettato il gusto della poetica di Wes Anderson, I Tenenbaums, pellicola del 2001 che viene omaggiata da Murals con una carta da parati che si chiama Margot, proprio come il personaggio interpretato da Gwyneth Paltrow.

I Tenenbaum è il film più iconico di Wes Anderson non solo per la risposta data dal pubblico, ma anche perché in esso sono racchiusi alcuni dei temi e delle estetiche più care al regista. I Tenenbaum sono un vero e proprio canto all’eterna fanciullezza, all’idea di personaggi adulti che non sono tuttavia riusciti a maturare come ci si aspetterebbe dalla loro età anagrafica. Il centro della narrazione prende il via da tre ex enfant prodige che, con il passare del tempo, hanno visto sfiorire i loro talenti e che sono in qualche modo rimasti intrappolati nelle loro fantasie di bambini e, dunque, non hanno la forza o gli strumenti per affrontare le problematiche sentimentali dei genitori.

Un altro omaggio fatto a I Tenenbaum, portato all’attenzione del pubblico da Vogue, è quello dedicato al meraviglioso personaggio di Angelica Houston.

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