Quando Christoph Waltz salvò Bastardi senza gloria

Bastardi senza gloria
Condividi l'articolo

Bastardi senza gloria ha avuto, fra gli altri, il merito di lanciare la carriera dell’immenso Christoph Waltz.

Bastardi senza gloria è sicuramente una delle opere più apprezzate di Quentin Tarantino (qui per la recensione). La sua pellicola ucronica, ambientata durante la seconda guerra mondiale, è stata l’occasione perfetta per indagare non tanto la storia e la realtà dei fatti, quanto tematiche come il razzismo e la vendetta. Tutto condito dall’ironia e dalla violenza con cui Tarantino si è fatto amare. Se siamo qui a parlarne per l’ennesima volta, è però solo grazie a Christoph Waltz.

E non solo per la sua performance titanica, che gli è valsa, tra gli altri premi, un Oscar agli Academy Awards del 2010. Christoph Waltz ha letteralmente salvato la produzione. Tarantino ha lavorato per più di un decennio alla sceneggiatura di Bastardi senza gloria, dando vita a dei personaggi memorabili per spessore e caratterizzazione. Tra questi, spicca sicuramente il colonnello Hans Landa, motore e filo rosso di tutta la narrazione. Il timore del regista era quello di aver creato un ruolo troppo complesso, al limite del recitabile. Al Festival di Cannes, in una conferenza stampa, ammise che tutti gli attori che si erano presentati per il ruolo erano certamente competenti, ma non colsero la poesia dietro la figura del colonnello.

LEGGI ANCHE:  Bastardi senza gloria: 10 curiosità sul capolavoro di Tarantino

Solo un attore riuscì a fare breccia nel cuore di Tarantino.

Il casting per Landa era talmente fallimentare da spingere Tarantino a mollare le riprese ed abbandonare il progetto. Poche ore dopo la comunicazione del regista alla produzione, un cinquantaduenne Christoph Waltz si presentò per un’audizione. Qualche mese dopo avrebbe detto di Tarantino:

You gave me my vocation back

a cui giustamente il regista ha poi risposto:

He gave us our movie back!

Tanto importante è stato Waltz per il film di Tarantino quanto il viceversa. La pellicola ha lanciato un grandissimo attore quasi sconosciuto nell’olimpo della recitazione, riempiendolo di riconoscimenti per aver dato vita ad uno dei personaggi più complessi e incredibili che la mente di Tarantino potesse mai partorire. Uno spietato colonnello delle SS, la cui poliedricità si traduce nelle tante lingue padroneggiate per l’occasione da Waltz, tutte capaci di veicolare la sua spietata destrezza verbale.

Bastardi senza gloria

Se per la storia del cinema Waltz vinse la statuetta come best actor in a supporting role, in Bastardi senza gloria il suo personaggio è sicuramente il ruolo perno che tiene su tutto il film. Golden Globe e Prix d’interpretation a Cannes tra gli altri riconoscimenti per questa memorabile performance. Dopo due anni bissò il successo e la collaborazione con Tarantino in Django Unchained, che valse a Waltz un’altra statuetta nel 2013, e la sua carriera decollò, con film come Carnage di Polanski e Big Eyes di Tim Burton. E quindi grazie a Christoph Waltz per aver salvato il capolavoro di Tarantino, e grazie a Tarantino per aver salvato un attore dalle straordinarie capacità.

LEGGI ANCHE:  Django Unchained - Recensione

Seguiteci e scriveteci su Lasciammiapensa.com