Tarantino vuole Bruce Willis nel suo ultimo film

Secondo quanto riportato dal Daily Express, Quentin Tarantino vorrebbe offrire a Bruce Willis un piccolo ruolo nel suo ultimo film

Bruce Willis, ritiro, afasia
Condividi l'articolo

Qualche tempo fa Quentin Tarantino ha annunciato di aver terminato la sceneggiatura del suo decimo film, The Movie Critic, pellicola che si svolgerà nel 1977 in una delle ere più importanti della sua crescita cinematografica. Per il momento non sono ancora arrivati dettagli relativi nè al cast nè al plot. Tuttavia un’indiscrezione, riportata dal Daily Express, vedrebbe il cineasta di Knoxville intenzionato a scritturare Bruce Willis, con cui ha già lavorato in Pulp Fiction, per un piccolo ruolo, ove la sua salute glielo consenta. Come saprete infatti, all’attore è stata diagnosticata qualche mese fa la demenza frontotemporale (qui i dettagli).

Quentin non si è ancora avvicinato alla famiglia di Bruce e asseconderà completamente la loro volontà se diranno che è troppo malato per farlo – ha detto la fonte. Se così sarà, cercherà di inserire nel film una breve clip di uno dei tanti film precedenti di Bruce. I suoi ultimi film sono andati tutti direttamente in home video o in streaming a causa delle sue condizioni. Quentin vuole rendergli omaggio con una rapida occhiata sul grande schermo a cui appartiene.

Recentemente Tarantino ha anche parlato con Deadline per rivelare qualche nuovo dettaglio del suo prossimo film. The Movie Critic racconterà di un critico cinematografico che scriveva su riviste porno e che lui leggeva da giovane mentre lavorava come rifornitore di distributori automatici. Il film avrà un arco narrativo simile a quello di Robert De Niro nei panni di Travis Bickle in Taxi Driver.

LEGGI ANCHE:  Tarantino contro la Marvel: "Non dirigerò mai un loro film"

Tutte le altre cose erano troppo stravaganti per essere lette, ma poi c’era questo giornale porno che aveva una pagina di cinema davvero interessante. Ha scritto di film mainstream ed è stato un critico di seconda fascia. Penso che sia stato un ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che potrebbe essere Travis Bickle se fosse un critico cinematografico. Pensa alle annotazioni sul diario di Travis.

La sezione critica di un magazine porno era molto, molto divertente. Era molto scortese. Imprecava. Usava insulti razzisti. Ma la sua roba era davvero divertente. Era maleducato da morire. Scriveva in un modo che sembrava avesse 55 anni, ma in realtà era sulla trentina. Morì prima dei 40 anni. Non mi era chiaro il motivo, ma ora ho fatto qualche ricerca in più e penso che si trattasse di complicazioni dovute all’alcolismo.

Che ne pensate?

Seguiteci su LaScimmiaPensa