Oppenheimer, la verità sull’amicizia con Einstein

Perché c'è Albert Einstein in Oppenheimer? Ecco la verità sul rapporto di amicizia fra il famoso scienziato e il padre della prima bomba atomica.

Tom Conti e Cillian Murphy (a sinistra) e i veri Albert Einstein e Robert Oppenheimer (a destra)
Condividi l'articolo

Perché c’è Albert Einstein in Oppenheimer? L’attesissimo film di Christopher Nolan è uscito anche in Italia, ma già dai primi trailer avevamo intravisto il personaggio di Albert Einstein interpretato dall’attore scozzese Tom Conti. Fra l’altro questo attore aveva già lavorato con il regista britannico nel terzo film de “Il Cavaliere Oscuro” (interpretava un semplice detenuto). E sebbene Einstein compaia in pochissime scene rispetto al totale di 3 ore del film, il suo impatto sul protagonista e sulla storia è incredibilmente profondo in termini di quadro generale del film.

Nelle scene in cui lo vediamo, Einstein rappresenta una sorta di mentore e confidente di Oppenheimer. Comprendere come si è sviluppato il loro rapporto vi aiuterà a capire meglio sia lo stesso Robert Oppenheimer che il film di Christopher Nolan.

Einstein fu davvero coinvolto nella realizzazione della prima bomba atomica?

Capita spesso di leggere che Einstein fosse collegato alla costruzione della bomba atomica. Facciamo un passo indietro. Nel 1905 Einstein sviluppò l’equazione più famosa della storia: E = mc2. In sostanza, dice che l’energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato. In altre parole, aiuta a spiegare l’energia rilasciata da una bomba atomica, ma non come costruirla.

In realtà Einstein non venne coinvolto in modo tangibile nel Progetto Manhattan. Nel 1940 gli fu negato il nulla osta di sicurezza di cui avrebbe avuto bisogno per lavorare al test e a nessuno degli scienziati coinvolti fu permesso di consultarsi con lui. C’è però un altro pezzo di storia che collega Einstein alla bomba atomica.

LEGGI ANCHE:  Oppenheimer, Nolan elogia Murphy e Downey Jr.
Oppenheimer
Tom Conti e Cillian Murphy in una scena del film “Oppenheimer”

Come accennato nel film, nel 1938 un gruppo di scienziati tedeschi riuscì a scindere un atomo di uranio. Questa fissione prevede di dividere il nucleo di un atomo, con il conseguente rilascio di una gran quantità di energia. Preoccupato che i nazisti potessero sfruttare questa scoperta per costruire una bomba, Einstein firmò la famosa lettera (scritta però dal fisico Leo Szilard) al presidente degli Stati Uniti Roosevelt nel 1939. Nella lettera si esortava il presidente Usa ad avviare un programma nucleare. Tre anni più tardi, venne ufficialmente lanciato il Progetto Manhattan.

Nel 1964 il New York Times la descrisse come “la lettera che aveva dato inizio a tutto”, ma Einstein non fu mai veramente coinvolto nella realizzazione della bomba atomica ed espresse spesso le sue preoccupazioni circa il suo utilizzo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale espresse perfino il suo rammarico nel firmare la lettera, dicendo: “Se avessi saputo che i tedeschi non sarebbero riusciti a sviluppare una bomba atomica, non avrei fatto nulla”.

LEGGI ANCHE:  Oppenheimer, Nolan paragona il protagonista a Batman

Come si conoscevano Einstein e Oppenheimer?

Come nel film, Einstein e Oppenheimer erano davvero colleghi nella vita reale. Si incontrarono per la prima volta nel 1932 al CalTech, all’interno del quale ebbero modo di parlare di politica e scienza. Nel 1947 lavorarono fianco a fianco presso l’Institute for Advanced Study di Princeton, fino alla morte di Einstein, avvenuta nel 1955. Nonostante su molte cose fossero in disaccordo, Oppenheimer ed Einstein avevano un buon rapporto di amicizia e reciproco rispetto.

Dieci anni dopo la morte di Einstein, Oppenheimer tenne una conferenza stampa a Parigi in cui disse: “Sebbene conoscessi Einstein da due o tre decenni, fu solo nell’ultimo decennio che diventammo qualcosa come amici“. In un certo senso, Einstein funge da specchio per Oppenheimer durante tutto il film: uno scienziato veterano che trasmette tutta la sua esperienza ad un moderno Prometeo.

In realtà, come confermato anche da Christopher Nolan, la scena in cui Oppenheimer si reca da Einstein per chiedere consiglio è pura invenzione. Secondo il regista, infatti, una figura conosciuta e autorevole come Einstein avrebbe sicuramente dato un maggiore impatto alla storia.

E voi, avete già visto il film? Fateci sapere se vi è piaciuto nei commenti!

Seguiteci su LaScimmiaPensa!