Gli Anelli del Potere: chi è Celebrimbor e perchè sarà importante

Celebrimbor, il fabbro elfico, è stato introdotto in Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere. Ecco la sua storia nei libri di Tolkien

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, celebrimbor
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Nei primi due episodi di Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, nuovissima serie ambientata nell’Universo Narrativo creato da J.R.R. Tolkien (qui il trailer) ci sono stati introdotti moltissimi personaggi che impararemo a conoscere nell’arco della stagione. Tra questi, passato un po’ in sordina, c’è stato Celebrimbor, il più grande fabbro elfico che sarà fondamentale per la vicenda. È infatti attraverso la sua arte e grazie al martello di il martello di Feanor, mistico artefatto utilizzato per creare i Silmaril, gioielli nei quali è racchusa la Luce dei due Alberi di Valinor, che gli Anelli che danno il titolo alla serie verranno creati. Ecco dunque qualche informazione per conoscerlo.

Il nome Celebrimbor deriva dal Sindarin, la lingua grigio elfica, e significa Mano D’argento. Fu un principe della stirpe dei Noldor, figlio di Curufin e noto per essere appunto, il miglior mastro fabbro dell’intera stirpe. Questa informazione ci viene data da Tolkien nella Parte III del Silmarillon, denominata Gli Anelli del Potere e la Terza Età.

In Eregion gli artigiani del Gwaith-i-Mìrdain, il Popolo degli Orafi, superarono in destrezza tutti coloro che mai abbiano forgiato, salvo il solo Fëanor; e massimo invero per abilità tra tutti era Celebrimbor figlio di Curufin […]

Come ci rivelano queste parole, Celebrimbor, durante la Seconda Era, quindi nel periodo in cui la serie si svogle, si stabilì ad Eregion, regione della Terra di Mezzo a Sud di Gran Burrone. Qui istituì la Gwaith-i-Mírdain, una confraternita in cui riunì i migliori artigiani del suo popolo. L’Eregion divenne dunque rinomata per la sua creazione di gioielli e artefatti. La grande abilità del fabbro lo portò a ricevere encomi anche dai Nani, da sempre molto sospettosi degli Elfi. Insieme al nano Narvi, grande artifigiano della sua razza, Celebrimbor costruì addirittura le Porte di Durin. Queste costituivano il Cancello Occidentale del reame nanico di Khazad-dûm.

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Tuttavia questa sua arte attirò le attenzioni di Sauron che aveva intenzione di soggiogare alla sua volontà la Terra di Mezzo usando Gli anelli del Potere. Recandosi da Celebrimbor sotto le mentite spoglie di Annatar, emisarrio dei Valar, il Signore Oscuro convinse gli artigiani elfici a farsi guidare da lui nell’arte della Forgiatura dei mistici gioielli.

Ma perché dunque la Terra di Mezzo dovrebbe restare per sempre desolata e buia, laddove gli Elfi potrebbero renderla altrettanto bella di Eresseä, che dico, perfino di Valinor? – ci dice Tolkien sempre nel Silmarillon. E poiché non vi avete fatto ritorno, come pure potreste, ben m’avvedo che, al pari di me, voi questa Terra di Mezzo l’amate. Non è dunque nostro dovere di lavorare fianco a fianco al suo arricchimento e per l’elevazione di tutte le stirpi elfiche che vi si aggirano, all’oscuro del molto potere e della sapienza che sono di coloro che stanno al di là dal Mare?

Seguendo le istruzioni di Annatar, Celebrimbor forgiò dunque gli Anelli del Potere e creò anche altri anelli minori. Donò anche uno dei preziosi e potenti artefatti a Durin III, signore di Khazad-dûm. Tuttavia per fortuna della Terra di Mezzo, tre di questi Anelli, i più potenti, creati per appartenere ai Signori della razza elfica, furono liberi dal giogo di Sauron. Questo perchè furono toccati solo da Celebrimbor. Il fabbro chiamò questi gioielli Vilya, Narya, e Nenya, rispettivamente gli elementi aria, fuoco e acqua in lingua Quenya o Alto Elfico.

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Quando dunque Sauron creò in segreto l’Unico Anello per sottomettere alla sua volontà gli altri gioielli creati e, di consguenza, l’intera Terra di Mezzo, gli elfi riuscirono a scoprire l’inganno prima che fosse troppo tardi. Tolsero quindi gli anelli dalle dita e sventarono il piano del Signore Oscuro. Celebrimbor decise dunque, incapace di distruggere la sua stessa creazione, di nascondere i tre preziosi e potentissimi artefatti. Vilya e Narya vennero inviati a Gil-galad e Círdan. Galadriel invece ricevette Nenya a Lothlórien.

Accortosi di quanto accaduto, Sauron fece guerra agli Elfi e invase Eregion per riavere indietro gli Anelli. Saccheggiando la regione il Signore Oscuro rubò altri nove anelli minori. Questi furono poi dati ai Signori degli Uomini che diverranno in seguito i Nazgul. Celebrimbor fu quindi rapito e torturato ma non rivelò mai la posizione dei Tre anelli Elfici. Morì dopo lunghi tormenti e il suo corpo venne appeso ad un palo e utilizzato come stendardo dalle forze di Sauron nelle successive battaglie con gli Elfi.

Una storia davvero cruenta. Staremo a vedere se e come Amazon vorrà riproporla.

La conoscevate? Ditecelo nei commenti.