Gli anelli del potere, Bezos ringrazia gli autori per averlo ignorato

Jeff Bezos ha ringraziato gli showrunner de Gli anelli del potere per averlo ignorato durante la produzione della serie

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
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DomaniAmazon Prime Video rilascerà i primi due episodi de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, nuovissima serie ambientata nell’Universo Narrativo creato da J.R.R. Tolkien (qui il trailer). Si tratta di uno progetti seriali più attesi dell’anno e il più costoso di sempre. La piattaforma di Jeff Bezos ha infatti investito quasi mezzo miliardo nella produzione della prima stagione (qui i dettagli). Dunque è facile pensare che il grande capo abbia voluto essere parte integrante della produzione. Tuttavia non è esattamente così.

Durante la premiere dello show a Londra infatti Bezos ha rivelato che gli sceneggiatori e showrunner Patrick McKay e John D. Payne sono stati liberi ignorarlo ogni volta che lo ritenevano opportuno.

Devo ringraziarvi entrambi per avermi ascoltato ogni volta che quello che dicevo ha aiutato nella produzione, ma soprattutto devo ringraziarvi per avermi ignorato esattamente nel momento giusto.

Oltre a ringraziare gli showrunner di Gli Anelli del Potere, Bezos ha colto l’occasione per elogiare la qualità della serie, sottolineando quanto sia soddisfatto del risultato finale della prima stagione.

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Una delle migliori decisioni che abbiamo preso è stata scommettere su questa squadra relativamente sconosciuta. Alcune persone hanno persino messo in dubbio la nostra scelta. Ma abbiamo visto qualcosa di speciale. JD, Patrick, grazie per aver accettato e per averci messo tutto quello che avevavte. Tutti qui in questo pubblico, state per vedere che abbiamo fatto la scelta giusta

Prima della proiezione dei primi due episodi della serie, Bezos ha anche condiviso la sua storia personale con il lavoro di Tolkien, dicendo al pubblico che la sua passione per la Terra di Mezzo è diventata un affare di famiglia. 

Mio nonno è quello che mi ha fatto conoscere Tolkien. Mi sono innamorato subito, avevo probabilmente 13 o 14 anni. Mi sono innamorato dell’avventura ovviamente, dell’universo dettagliato, dei sentimenti di speranza e ottimismo, dell’idea che ognuno ha un ruolo da svolgere. E sono felice di riferire che quel ciclo continua oggi. Anche i miei figli sono diventati fan di Tolkien. In effetti uno dei miei ragazzi credo si avvicini ai livello di uno studioso di Tolkien tanto ne sa di questo universo. E dopo che Amazon è stata coinvolta in questo progetto, mio ​​figlio un giorno è venuto da me, mi ha guardato negli occhi, molto sinceramente, e ha detto: “Papà, per favore, non rovinare tutto”. E aveva ragione. Sappiamo che questo mondo è importante per così tante persone, sappiamo che è un privilegio lavorare all’interno di questo mondo e sappiamo che è una grande responsabilità

Che ne pensate?

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