Samaritan, Recensione del film con Sylvester Stallone

Samaritan è nuovo film di Julius Avery con protagonista Sylvester Stallone appena arrivato su Amazon Prime. Ecco la nostra recensione

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Da pochi giorni è arrivato su Amazon Prime Samaritan, nuovo film di Julius Avery con protagonista un ottimo Sylvester Stallone. Si tratta di un’opera supereroistica basata sull’omonimo fumetto scritto da Bragi F. Schut, autore anche della sceneggiatura del film. Racconta la storia di un vecchio supereroe oramai in pensione che deve tuttavia tornare in attività dopo 25 anni per sistemare un vecchio conto in sospeso che aveva con il suo gemello, anch’egli dotato di superpoteri ma dall’attitudine decisamente malevola nell’utilizzarli. Un film che sicuramente non brilla in nessun ambito specifico ma che intrattiene e diverte grazie soprattutto al lavoro di uno Stallone centratissimo nel ruolo.

Samaritan: Trailer

Samaritan: Cast

  • Sylvester Stallone: Joe Smith /Samaritan
  • Javon “Wanna” Walton: Sam Cleary
  • Pilou Asbæk: Cyrus
  • Dascha Polanco: Tiffany Cleary
  • Moisés Arias: Reza
  • Martin Starr: Albert Casier
  • Sophia Tatum: Sil
  • Jared Odrick: Farshad
  • Henry G. Sanders: Arthur Holloway
  • Shameik Moore: Devin Holloway

Samaritan: la Trama

Samaritan e Nemesis erano due fratelli gemelli con una forza e con poteri di rigenerazione sovrumanai che vivevano nella distopica Granite City. Molto tempo addietro i due erano finiti uccisi dopo uno scontro nella centrale elettrica della città. Tuttavia sono in molti a credere che almeno uno dei due sia sopravvissuto. Nel presente il piccolo Sam, grande fan di Samaritan e alla continua ricerca del suo eroe, deve aiutare economicamente la madre e quindi si invischia in loschi giri finendo anche per venire bullizzato da una baby gang locale.

A seguito di questi eventi farà la conoscenza di Cyrus, boss malavitoso della città con in mente l’idea di portare avanti il piano malvagio iniziato da Nemesis 25 anni prima. Quando il piccolo finirà in guai troppo grossi per lui ecco che a salvarlo arriverà Joe, netturbino suo vicino che però si scopre avere una forza e una capacità di rigenerarsi non di questo mondo. Sam ha trovato il suo eroe. Ma la città resta in pericolo.

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Samaritan: La Recensione senza Spoiler

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Partiamo da un presupposto fondamentale. Se siete in cerca di un film originale, con spunti narrativi avanguardisti e movimenti di macchina brillanti state sbagliando film. La sceneggiatura infatti, sebbene si basi su una trama tutt’altro che malvagia con un plot twist finale davvero azzeccato, risulta molto piatta e derivativa. Moltissime soluzioni sia di messa in scena che di scrittura di personaggi sanno di già visto. Dal villain uscito direttamente dal libro dei clichè sui cattivi dei film con un piano assolutamente delirante, alle rappresentazioni delle “ribellioni del popolo” mostrate, più volte, come persone che rubano televisori da un negozio, alle semplici motivazioni che muovono i protagonisti scontate e senza neanche un tocco di brio. Il bambino col padre morto e la madre infermiera che fatica a sbarcare il lunario, il gruppo di bulletti uguale a mille altri gurppi di altri film. Tutto puzza di già visto, già sentito.

Ma Samaritan ha anche un pregio non indifferente. Sebbene si basi sui problemi evidenziati, funziona e intrattiene. Nonostante una fotografia scura e ansiogena, quasi a voler ricalcare l’aria che si respira nella Mega-City One di Dredd – Il giudice dellapocalisse, il ritmo del film è davvero ottimo. I momenti introspettivi e psicologici sono ben intervallati dalle sequenze d’azione e il tutto si traduce in un mix godibile e divertente. Non vi troverete mai ad annoiarvi, neanche quando i pugni sullo schermo latiteranno, garantito.

Le scene d’azione sono girate in modo semplice, senza virtuosismi di sorta, ma sono ben interpretate. Gli stunt sono credibili e, sebbene il basso budget non abbia permesso di avere chissà che peripezie a livello di effetti visivi, i momenti concitati sono divertenti e adrenalinici. Plauso anche ai flashback che vedono gli scontri tra Samaritan e Nemesis che fanno da collante all’intero film e che, inseriti nei giusti momenti, riescono a dare un plus ad ogni sequenza nella quale Avery decide di usarli.

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Dulcis in fundo il vero motivo per il quale questo Samaritan merita uno sguardo: Stallone. Il grande interprete di Rocky si diverte moltissimo e si vede in ogni frame. Perfettamente calato nel ruolo dell’anziano supereroe stanco della vita, l’attore con la sua aria triste e mesta riesce a rendere perfettamente il vasto spettro emotivo che il suo personaggio prova. Davvero, ma davvero rimarchevole il cambio di espressione e di attitudine che Sly compie in un determinato ma critico momento del film. La sequenza migliore di tutto il film, senza dubbio, resa ottima solo dal tono di voce e dagli occhi del nostro.

Da strepitoso attore action qual è, la sua presenza scenica nei momenti di lotta e nelle scene d’azione è eccezionale e trascina con la sua attitudine tutti quelli che sono in campo con lui, rendendo ogni cosa migliore di quanto sarebbe stata di per sè. Ottima, infine, la chimica col piccolo Sam, interpretato in modo eccelso da Javon “Wanna” Walton. Sebbene si capisca fin dal primo istante che il loro sarà un rapporto padre-figlio come mille altri già visti, il lavoro di sguardi degli attori, il loro modo di portare le battute e di relazionarsi riesce a dare pathos ed enfasi anche a una sceneggiatura scontata che tutti gli spettatori sanno dove andrà a parare.

In conclusione Samaritan è un film decisamente banale con poche soluzioni rilevanti ma che riesce ad arrivare ad una abbondante sufficienza grazie ad un protagonista che fa quasi da solo il film. Sylvester Stallone merita da solo la visione, fidatevi.

Che ne pensate? Lo avete già visto?