I 5 miglior film di David Fincher [LISTA]

David Fincher è un regista che si trova nel pieno della sua maturità artistica. Fresco di nomination all'Oscar per Mank, abbiamo stilato quella che secondo noi è la Top 5 dei suoi migliori film.

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David Fincher è uno dei registi più acclamati della sua generazione. Non è un autore nel senso classico del termine, ma più un regista di genere. Nonostante questo, David Fincher ha sempre saputo donare ai suoi film un tocco unico e personale, facendosi ricordare soprattutto per il suo perfezionismo e per la sua ossessione maniacale per i dettagli.

David Fincher: una breve introduzione

David Fincher nasce il 28 Agosto del 1962 a Denver, in Colorado. Ancora giovanissimo viene assunto dalla Industrial Light & Magic, l’azienda di George Lucas che si occupa di effetti speciali. Ricopre il ruolo di assistente agli effetti visivi e prende parte a Il ritorno dello Jedi (1983), La storia infinita (1984), Indiana Jones e il tempio maledetto (1984). L’esordio dietro la macchina da presa arriva nel 1992 quando dirige Alien³. Il film non ottiene il successo sperato e la pellicola viene tagliata dalla produzione di almeno mezz’ora. Ma tre anni dopo Se7en (1995) esce nelle sale e David Fincher diventa immediatamente un autore di culto.

David Fincher è un regista amato dal grande pubblico e altrettanto stimato dalla critica. Le sue pellicole si contraddistinguono per un’atmosfera cupa e una grande cura dei particolari. Essendo un vero autore, i suoi film non sono ascrivibili ad un solo genere, ma in ogni sua opera possiamo ritrovare elementi che lo legano al thriller, al poliziesco e al giallo (detective story). In ogni caso, ogni storia raccontata da David Fincher si connota per un grande impatto emotivo.

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A 58 anni, David Fincher ha girato 11 film e ha messo la sua firma in due serie tv (House of Cards, Mindhunter). È un regista che ha sbagliato poco o niente e fare una classifica dei suoi migliori film risulta essere un’impresa ardua. Alcuni perle sono rimaste fuori, come il poco conosciuto The Game o il recentissimo Mank. Qualcuno resterà scontento ma quella che segue è la nostra personalissima Top 5 dei migliori film di David Fincher.

5) L’amore bugiardo – Gone Girl (2014)

gone girl : david fincher
L’amore bugiardo – Gone Girl (2014).

Amy e Nick sono due moglie e marito. Vivono a New York, sono giovani, belli e hanno una vita invidiabile. Lasciano la città per andare a vivere in provincia. Come molti americani dell’ultima crisi economica, perdono il lavoro. Lei diventa una casalinga annoiata, lui un grigio gestore di bar.

La coppia scoppia il giorno del loro quinto anniversario. Amy scompare. In cucina c’è del suo sangue che prima è stato versato e poi ripulito, in salotto un tavolo rovesciato e ben presto salta fuori un diario della moglie che evidenza come il loro rapporto fosse in crisi. Nick sembra il colpevole.

Per tutta la prima ora, Fincher disegna una storia che sembra inchiodare il marito. Un thriller meticoloso, un gioco di incastri, tensione, follia. Poi a metà il film si rigira e inizia a raccontare un’altra storia. In Gone Girl è possibile notare la grande influenza che il cinema di Hitchcock ha avuto su David Fincher. C’è dentro un po’ di Delitto perfetto, un po’ di La donna che visse due volte.

4) Fight Club (1999)

Fight Club è un cult. Un po’ commedia nera, un po’ thriller psicologico. Meriterebbe di un posto più in alto in graduatoria. Ma riguardando il film è altrettanto evidente come alcune scelte siano state il frutto di un certo cinema statunitense di fine anni 90. Basti pensare al finale shock che ti ribalta la visione della storia.

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Finali come questi erano molto frequenti in quegli anni. Si può citare Il sesto senso, I soliti sospetti oppure The others. Anche le atmosfere eccessivamente cupe e le battute ad effetto – troppe con il senno di Oggi – sono un po’ datate. Eppure il film riesce a catturare a pieno e in maniera impietosa gli umori e la società del ventunesimo secolo. Quella società annoiata, che viveva nel benessere, nel mondo globalizzato e massificato.

Il protagonista (Edward Norton), talmente anonimo e grigio da non avere neanche un nome, è un personaggio sociopatico che vive nell’alienazione. E la sua vita cambia, o così pare, quando al suo fianco compare Tyler Durden (Brad Pitt).