Xbox, Aaron Greenberg: “Non chiamate vostro figlio Game Pass”

Durante l'ultimo Gamescon, il capo marketing di Xbox Aaeron Greenberg, ha sconsigliato alle persone di chiamare il proprio figlio Game Pass

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Credits: Quei Due Sul Server / YouTube
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Game Pass, il servizio streaming di Xbox, è sicuramente uno dei grandi punti di forza della console di casa Microsoft. Darà sicuramenta una grande spinta sul mercato nella lotta alla Playstation 5. Durante un’intervista avvenuta al Gamescon per parlare di questo servizio e di altri servizi, il capo del marketing Aaron Greenberg, ha fatto una battuta che è destinata a rimanere negli annali.

Chiedo che nessuno chiami il proprio bambino Game Pass – ha detto Greenberg

Questa che potrebbe sembrare una frase assurda e fuori contesto, in realtà è arrivata genuinamente e naturale dal capo marketing Xbox. Questo saggio consiglio è stato offerto infatti dopo che l’altro ospite dell’intervista, Pete Hines di Bethesda, ha condiviso la storia di una donna che è entrata in travaglio durante una presentazione di Skyrim al QuakeCon nel 2011.

Uno degli intervistatori ha scherzato sul fatto che la famiglia potrebbe aver chiamato il loro bambino Dovahkiin. Ciò non è realmente accaduto, ma Hines ha detto che qualcuno ha effettivamente chiamato legalmente il proprio figlio Dovahkiin, e ha mantenuto la sua promessa di dare alla famiglia giochi Bethesda gratuiti per tutta la vita.

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Parlando più seriamente Hines ha affermato nell’intervista che l’acquisizione di Bethesda da Microsoft è una buona cosa nel complesso per la sua azienda perché consente ai suoi giochi di raggiungere potenzialmente ancora più persone grazie a Game Pass. 

Onestamente, vogliamo sempre che il maggior numero possibile di persone giochi ai giochi realizzati dai nostri sviluppatori – ha affermato. Quando apri il Game Pass e vedi un gioco come Prey o Dishonored o Wolfenstein o Quake, molte persone tornano indietro e giocano a quei gioci. Ci sono così tanti vincitori del premio Gioco dell’anno in quello che abbiamo aggiunto a Game Pass. È notevole, non solo per la quantità, ma anche per la qualità.

In ogni caso, non chiamate vostro figlio Game Pass!

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