Friends Reunion: la Recensione dello Speciale

Finalmente l'attesa è finita: ecco la recensione dello speciale che, dopo anni, vede riunito tutto il cast originale di Friends

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Avete presente quando, nelle serie e nei film americani, i protagonisti sono chiamati ad andare alla rimpatriata con i vecchi amici del liceo? Ogni volta, per i motivi più disparati, c’era sempre una ragione per averne paura, per essere tesi: gli stessi sentimenti che hanno colpito ogni fan di Friends all’annuncio della reunion.

Friends è stato uno show che, quasi senza aspettarselo, è riuscito non solo a entrare nelle vite di miliardi di spettatori sparsi in tutto il mondo, ma anche a diventare un porto a cui fare ritorno, un rifugio contro le giornate di pioggia.

Dal 1994 al 2004 Friends è stato un vero e proprio fenomeno non solo culturale, ma anche di culto, incentrato sulla storia di sei amici, tutti ugualmente protagonisti, che vivono la loro vita a New York facendo una delle scoperte più importanti nella vita di qualcuno. Che se sei fortunato, nella vita, puoi avere una seconda famiglia, che è quella che ti scegli e che, soprattutto, ti sceglie.

Alla base di Friends c’era un concetto semplice, ma non per questo banale: se doveste raccontarlo a qualcuno, probabilmente direste che Friends parla di sei amici, tutto qui. Non è una trama fatta di grandi eventi, di colpi di scena, o di intrecci di trama tali da spingerti a prendere carta e penna per prendere appunti.

Friends è la storia di un’amicizia. Eppure c’è tutto un modo dietro questa semplice frase, un mondo che ha fatto sì che la Friends Reunion fosse uno degli eventi più attesi nella storia televisiva degli anni duemila. E questo, certo, ha portato con sé ansie da parte dei fan, che hanno potuto ricominciare a tirare il fiato solo dopo la condivisione del trailer.

Questa lunga premessa è necessaria perché non si può pensare di avvicinarsi alla reunion senza tenere conto dell’eredità di Friends: non si può percepire il peso di un tale evento se prima non si ha chiaro quanto lo show creato da Marta Kaufmann e David Crane abbia creato un terreno condiviso, che ha travalicato i confini statunitensi, creando un immaginario collettivo internazionale.

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Reunion Friends, credits: Sky

I’ll be there for you

Era stato reso immediatamente noto che la Friends Reunion non sarebbe stato un episodio: non ci sarebbe stata sceneggiatura, né una storia da raccontare. Almeno, non una storia in senso narrativo.

Quindi sedersi davanti allo schermo – ricordiamo che lo speciale è disponibile, in contemporanea con gli USA, su Sky e Now Tv – significava mettersi davanti a qualcosa di cui non si conosceva chiaramente la natura e che pure aveva il merito di chiamare a sé milioni di spettatori a prescindere.

Il risultato – senza fare spoiler di sorta – è esattamente quello che il titolo promette: una reunion. Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matthew Perry, Matt LeBlanc e David Schwimmer non si trovavano in una stanza, tutti insieme, da tempo immemore.

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Per i sei protagonisti di Friends, dunque, si è creata quella situazione da film americano: come dicevamo in apertura, per loro è stato davvero come incontrare di nuovo i compagni di liceo, con l’unica differenza che stavolta c’erano spettatori sparsi in tutto il mondo a guardare il loro incontro e, soprattutto, a commuoversi per esso.

La Reunion di Friends è esattamente questo: ancora una volta, è “solo” la storia di sei amici che si incontrano dopo diciassette anni. È un’ora e quaranta di abbracci, di lacrime, di ricordi condivisi. È un regalo fatto e pensato per i fan, che ritrovano i luoghi che tanto hanno amato, nei quali si sono sentiti al sicuro, e quei personaggi che, almeno per un po’, sono stati anche loro amici.

E allo stesso tempo questo speciale tanto atteso è stato anche un modo per unire la fantasia alla realtà, per lasciare che il sogno scivolasse nella quotidianità: se da una parte ci riempie di nostalgia vedere spezzoni dei vecchi episodi di Friends, dall’altra parte è rassicurante vedere come quelle persone, in un modo o nell’altro, siano riuscite a rimanere amici. È un lieto fine che travalica lo schermo, che abbatte la finzione e la trasforma in meraviglia.

Il messaggio di fondo di questa reunion è che quella promessa di esserci, sempre e comunque, quell’I’ll be there for you che i The Rembrants cantavano nel main theme dello show.

Specie in un periodo storico fatto di ansia e precarietà come quello che stiamo vivendo oggi, la rassicurazione della presenza di uno show come Friends diventa una vera e propria manna dal cielo. Ed è ben riassunto da uno dei fan intervistati durante lo show che dice:

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Gli autori possono dormire sonni tranquilli. Hanno salvato della vite, anche senza saperlo. Compresa la mia.

Tra presente e passato: un regalo ai fan

Se c’era chi temeva che la Friends Reunion potesse essere “solo” una mossa di pubblicità per guadagnare qualche “spicciolo” in più, possiamo rassicurarli. Al di là del valore economico della serie, questa reunion rappresenta un vero e proprio dono.

La parola non è scelta a caso: l’aspetto più interessante di questo speciale televisivo è il modo in cui gli attori si sono donati, portando sullo schermo anche la loro nostalgia, anche quel brivido che gli è corso lungo la schiena nel ritrovare vecchi luoghi dove hanno passato dieci anni della loro vita.

La struttura della Friends Reunion, inoltre, ha permesso anche di visionare materiale inedito, dietro le quinte e immagini private del cast tra una ripresa e l’altra degli episodi che, secondo le statistiche, sono state visite e riviste miliardi di volte.

Non era un evento pensato per prendersi il plauso della critica o per scomodare chissà quali elefanti nella stanza: non si è scelto di far qualcosa che facesse parlare di sé, ma si è optato per qualcosa che parlasse a chi Friends lo ha sempre amato.

Con la riproposizione di scene cardine – come Pivot! ma anche il primo bacio tra Ross e Rachel – si è scelto di creare un ponte con il passato, verso quelle radici che sono il motivo per cui questo special è stato atteso per ben 17 anni. Ma, allo stesso tempo, quello stesso materiale viene usato per creare una nuova narrazione. Non di tipo diegetico, ma quel tipo di narrazione che ha più a che fare con la scelta di creare nuovi memorabilia, per dire di nuovo grazie e arrivederci.

Di circa un’ora e quaranta di durata, la Friends Reunion è uno spettacolo che va oltre le più rosee aspettative e dimostra che, anche dopo quasi vent’anni, l’universo Friends è ancora capace di divertire, intrattenere e commuovere. Grazie anche alla presenza di molte guest star – come David Beckham e Lady Gaga – la Friends Reunion si presenta agli occhi degli spettatori come una vera e propria festa.

Friends era il luogo sicuro a cui tornare.