Hunger Games, tutto quello che c’è da sapere sulla saga di Suzanne Collins

Il mondo di Hunger Games sta per tornare con un romanzo prequel: per l'occasione ripercorriamo la trilogia originale

Hunger Games
Copertine delle prime edizioni
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Edita da Mondadori, Hunger Games è una trilogia young adult distopica firmata da Suzanne Collins che ha debuttato in Italia nell’ormai lontano 2008 e da cui sono stati tratti quattro film, interpretati da Jennifer Lawrence. Inoltre, nel 2020, la trilogia si è arricchita di un quarto volume, dai titolo Ballata dell’Usignolo e del Serpente.

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Non siamo riusciti a resistere… ecco la Ballata dell’usignolo e del serpente, il nuovo romanzo di Suzanne Collins!!! ???? È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli #HungerGames. A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l’unica, esile, possibilità di riportarlo all’antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria. Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi. I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D’ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l’arena avrà luogo un duello all’ultimo sangue, ma fuori dall’arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.

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A dieci anni circa dalla pubblicazione dell’ultimo volume della trilogia, Il canto della rivolta, l’autrice è voluta tornare nel mondo di Panem e dei tributi, raccontando una storia antecedente a quella già raccontata al pubblico e incentrata su uno dei villain della trilogia, il Presidente Snow.

Da questo punto di vista l’autrice si è mostrata senz’altro intelligente nello scegliere di tornare nell’universo che l’ha resa famosa non inventandosi un sequel che corresse il rischio di snaturare quello che già il pubblico conosceva, ma andando a ritroso nel tempo, cercando le radici di una Panem che il lettore ha già conosciuto nei suoi panni peggiori.

Sin dalla sua uscita, Hunger Games ha sollevato delle polemiche e la sua autrice è stata accusata di aver portato nel mercato editoriale una copia conforme ma edulcorata di Battle Royale, romanzo di Koushun Takami, in cui era ricorrente il tema di adolescenti messi l’uno contro l’altro, con la possibilità di un unico sopravvissuto.

Tuttavia, con Hunger Games, Suzanne Collins ha avuto il merito di inserire il tema del reality, anticipato di un decennio quella che sarebbe stata l’esplosione dei social media e dei cosiddetti influencer, la cui popolarità viene premiata con pagamenti e sponsor.

Da questo punto di vista, allora Hunger Games può essere considerato non solo un buon titolo per giovani lettori che si vogliano avvicinare alla distopia, ma anche un romanzo in grado di precorrere i tempi.

Hunger Games: una saga di successo

Il primo libro della trilogia porta il nome della saga stessa. In esso vengono, naturalmente, poste le basi del mondo e dei personaggi che accompagneranno il lettore nel corso della trilogia principale.

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Hunger Games si compone di 369 pagine e nella prima edizione italiana, il retro è accompagnato da una frase di Stephen King, volta a invitare alla lettura: è un romanzo che da assuefazione.

La trama

Nel continente di Panem la popolazione vive suddivisa in dodici Distretti: del tredicesimo si è quasi persa la memoria dopo che la sua esistenza è stata cancellata a seguito di una rivoluzione poi sedata.

I Distretti sono molto diversi tra di loro, non solo per la funzione che coprono all’interno dell’economia di tutta Panem, ma anche per la ricchezza (o la povertà) in cui vivono i suoi abitanti.

Katniss Everdeen è un’abitante del Distretto 12, il Distretto dei minatori e quello più povero del continente. Nonostante la sua giovane età è lei a provvedere al sostentamento della sua famiglia, composta dalla madre e dalla sorellina Primrose, dopo la morte del padre. In questo, comunque, è spesso aiutata dall’amico di infanzia Gale.

Il giorno in cui la storia di Hunger Games si apre è quello in cui verranno estratti a sorte i due tributi (un maschio e una femmina) chiamati a partecipare all’edizione annuale degli Hunger Games, giochi brutali seguiti in diretta in cui ragazzi provenienti dai dodici Distretti dovranno sopravvivere. L’ultimo che rimarrà in vita sarà eletto vincitore e avrà a propria disposizione una sorta di vitalizio.

Quando, durante la mietitura per gli Hunger Games Katniss sente fare il nome della sorella minore, non ha alcun dubbio: si offre volontaria e parte al posto di Prim. Con le partirà anche Peeta Mellark, fornaio del Distretto, scelto come tributo maschile. A guidare i due ragazzi in questa macabra avventura ci sarà l’ubriacone Haymitch, ex vincitore dei giochi nell’arena e dunque mentore dei due nuovi tributi.

Tanto a Capitol City quanto dentro l’arena Katniss dovrà fare di tutto per sopravvivere e, insieme, attirare l’attenzione degli sponsor. Purtroppo, però, la ragazza non sa che ci sono occhi ben più importanti di quelli degli spettatori che seguono ogni suo passo e che possono decidere il suo destino.

Hunger Games

Il mondo di Panem

Hunger Games si svolge nel mondo immaginario di Panem, che geograficamente è posizionato nel Nord America, in una realtà post-apocalittica dove il mondo è stato quasi distrutto da siccità, incendi, uragani e altre calamità naturali.

La capitale, Capitol City, è posizionata più o meno tra le Montagne Rocciose, mentre il Distretto 12, da cui viene la protagonista, è posizionata nella parte orientale di Stati Uniti e Canada, dove si trovano le Appalachian Mountains.

I protagonisti

Katniss Everdeen

Protagonista della vicenda è Katniss che, come abbiamo scritto poco più su, parte per gli Hunger Games per sacrificarsi al posto della sorella minore, troppo piccola e delicata per affrontare da sola un mondo tanto brutale come quello dell’arena.

Abile con l’arco e affetta da problemi di fiducia nel genere umano, Katniss riesce ad attirare l’attenzione, per via anche del suo coraggio e della sua lingua lunga. Cresciuta al fianco dell’amico Gale ha però un debito nei confronti di Peeta che la costringono a pensare di dover difendere il suo compagno di distretto.

Peeta Mellark

Dal cuore estremamente buono e gentile, Peeta Mellark lavora nel forno dei suoi genitori sin dall’infanzia. Proprio questa sua occupazione ha fatto sì che la sua strada si incontrasse con quella di Katniss molto tempo prima rispetto al loro incedere verso i giochi della fame.

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Forte di costituzione e imbattibile dal punto di vista morale, Peeta prende tutti alla sprovvista quando fa sapere di essere innamorato della ragazza che dovrà uccidere qualora voglia tornare a casa sano e salvo.

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Josh Hutcherson interpreta Peeta Mellark

Gale Hawthorne

Gale Hawthorne, che nella saga cinematografica è interpretato da Liam Hemsworth, è il migliore amico di Katniss e il suo punto di riferimento. Quando la ragazza ha bisogno di qualcosa o di qualcuno che tenga al sicuro la sua famiglia, è Gale la persona a cui si rivolge. E, naturalmente, Gale è innamorato di Katniss.

Haymitch Abernathy

Uomo che si avventura verso la terza età e ubriacone, Haymitch è stato il vincitore della 50a edizione degli Hunger Games, che ha avuto luogo 24 anni prima rispetto agli eventi raccontati nel libro.

È il mentore di Katniss e Peeta: colpito dalla determinazione della prima e dalla bontà del secondo, Haymitch troverà il modo di mettere da parte il suo sarcasmo e di essere d’aiuto ai ragazzi. Nei film è interpretato da Woody Harrelson.

Presidente Snow

Coriolanus Snow, che sarà il protagonista del nuovo libro, è il principale villain della storia, l’uomo nelle cui mani si deciderà il destino di Katniss, Peeta e, in generale, di tutto il popolo di Panem.

Viene presentato come un uomo vanitoso, che si trascina sempre dietro l’odore nauseabondo di fiori recisi e che sebbene si mostri al mondo con un atteggiamento cordiale e un aspetto molto curato, nasconde invece un’anima nerissima. Al cinema ha le fattezze di Donald Sutherland.

donald sutherland

Gli altri personaggi

  • Primrose Everdeen, detta Prim, è la sorella minore di Katniss.
  • Effie Trinket, ha il compito di accompagnare Katniss e Peeta durante i loro impegni a Capitol City
  • Cinna, è lo stilista che si occupa di presentare al meglio i tributi del distretto 12
  • Rue, è il tributo femminile del distretto 11, con cui Katniss avrà un forte legame
  • Cato, tributo maschile del distretto 2, antagonista di Katniss e favorito alla vittoria
  • Caesar Flickerman, presentatore e commentatore ufficiale degli Hunger Games
  • Seneca Crane, capo degli strateghi
  • Plutarch Heavensbee, componente della squadra degli strateghi

Hunger Games, il reality della morte

Non è un caso se Stephen King ha parlato di Hunger Games come di un libro che dà assuefazione, uno di quelli da non riuscire a mettere giù. In questo primo volume Suzanne Collins si è prodigata nella creazione di un mondo con delle proprie regole e un passato che rende accettabili queste stesse regole.

Come nella migliore tradizione della distopia l’autrice dipinge il suo world building mettendo bene in mostra un potere autarchico che pone i personaggi e i protagonisti davanti ad ostacoli che sembrano troppo grandi per loro. Soprattutto in uno young adult dove l’età metà degli eroi è decisamente basso.

Hunger Games, dunque, si presenta ad un primo sguardo come il classico racconto di oppressi che alzano la testa e cercano, a loro modo, di scappare dalle regole prestabilite, tanto per necessità quanto per atto di ribellione.

A questa riflessione, però, la Collins aggiunge anche la componente del voyeurismo, trattando gli Hunger Games alla stregua di un reality da seguire con morbosa curiosità. Questo fa sì che il lettore finisca con l’immedesimarsi non tanto – e non solo – con la protagonista che racconta la storia, ma con le persone che sono fuori dal gioco e che non possono fare altro che guardare e lasciarsi guidare verso questo reality della morte.