Dicci quali programmi tv guardi e ti diremo quali film guardare pt.1

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Questo articolo non è per voi fedeli lettori della Scimmia.

Vi basterà scorrerlo per capire che molto di quello che c’è dentro lo conoscete già. Questo articolo è per i vostri amici, la vostra metà, o i vostri famigliari: insomma, tutte quelle persone care che vi circondano ma non vi capiscono.

E non vi capiscono perché non ne capiscono di cinema: accendono la televisione solo per guardare programmi da voi indistintamente giudicati trash e non hanno intenzione di staccarsi dalla tetta del piccolo schermo per passare al nutrimento che può elargire solo il grande.

Ecco per loro un pratico prontuario per addentrarsi nella selva dell’offerta cinematografica. Da ogni macro categoria di programmi televisivi abbiamo tracciato un cammino di tre film di genere affine.

La prima proposta è la più basic, famosa e di facile visione; la seconda è più ricercata, ma comunque riconducibile a volti noti anche ai profani della settima arte; la terza è la più impegnativa e può trattarsi di un capolavoro o di una perla di nicchia, insomma qualcosa che dia la fallace parvenza di una discreta conoscenza nel campo.

Investigation my love:

Chi l’ha visto o Quarto grado sono gli esempi più fulgidi del panorama televisivo italiano. Che poi soprattutto il primo abbia un’utilità non indifferente nella risoluzione di casi è provato da anni di onorata trasmissione, ma noi avvezzi a sceneggiature di Tarantino e Woody Allen non possiamo fare a meno di rabbrividire ascoltando il linguaggio dei servizi stile Cronaca Vera. Ecco il percorso studiato per gli appassionati di Sciarelli e Nuzz.

1. Io vi troverò: due ragazze americane in viaggio in Europa vengono rapite dalla mafia albanese per essere lanciate sul mercato della prostituzione. Ma i criminali non hanno tenuto conto di un padre ex operativo delle Special Forces ed ex agente segreto della CIA. Liam Neeson rispetto ai tempi di Schindler’s List ha fatto un salto di livello, o meglio un tuffo, vista la discesa. Ma il film è comunque godibile grazie all’alto tasso di tensione e a un buon svolgimento della storia nelle sapienti mani di Luc Besson.

2. Le verità nascoste: il matrimonio del dottor Spencer e della sua bella moglie Claire fila alla perfezione, finché la loro unica figlia parte per il college. Rimasta sola per la maggior parte della giornata, Claire rimane sconvolta dalla scomparsa della sua vicina e da alcuni fenomeni paranormali che si manifestano nella propria casa. Harrison Ford e Michelle Pfeiffer sono due nomi che non sfuggono neanche a chi fugge il cinema, mentre Robert Zemeckis alla regia è una garanzia di buona visione.

3. Il silenzio degli innocenti: Buffalo Bill è un abile serial killer che uccide giovani donne e le scuoia. Sulle sue tracce incalza l’FBI e il dirigente Jack Crawford affida alla promettente recluta Clarice Starling il compito di interrogare in prigione Hannibal “The Cannibal” Lecter, un folle psichiatra che potrebbe avere informazioni sull’identità di Buffalo Bill, ma che si rifiuta di collaborare con le istituzioni. Uno dei massimi apici del genere thriller e il cattivo numero 1 della storia del cinema possono essere delle valide argomentazioni per convincere un pubblico riottoso a vederlo.

programmi Fashion victim:

Ma come ti vesti o competizioni come America’s next top model sono i programmi che calzano alla perfezione questa categoria. Gli appassionati troveranno di sicuro un suggerimento stimolante in:

1. Il diavolo veste Prada: Andy è un’aspirante giornalista e si presenta al colloquio per l’ambito ruolo di seconda assistente di Miranda Priestly, tirannica direttrice della rivista di moda Runway. Nonostante la sua ignoranza in fatto di moda viene assunta e deve resistere un anno perché il suo curriculum possa fregiarsi di un grande incarico: sarà un girone infernale. La storia risulta incalzante e brillantemente scritta, il personaggio di Meryl Streep è già icona.

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2. Zoolander: lo stilista Jacobim Mugatu viene incaricato dal mondo della moda di eliminare il primo ministro della Malesia, colpevole di aver messo in atto misure contro lo sfruttamento minorile nel suo Paese, principale risorsa di bassi costi per la produzione tessile. Mugatu sceglie come sicario Derek Zoolander, un modello imbranato quanto stupido a cui fa il lavaggio del cervello. Una giornalista scopre il piano e prende Zoolander sotto la sua ala per evitare il peggio. Si tratta della più famosa parodia del mondo della moda, e allo spettatore serve solo un briciolo di autoironia per apprezzarla: figurarsi che c’è riuscita pure Anna Wintour.

3. The Neon Demon: la giovanissima aspirante modella Jesse si è appena trasferita a Los Angeles in cerca di lavoro, e grazie alla sua folgorante bellezza in poco tempo diventa la musa di un importante stilista. Sulla sua strada si parano però invidie e rivalità con altre modelle mal intenzionate. Uno spettacolo unico per occhi ed orecchie, ma attenzione alla virata horror nell’ultimo quarto di film: arrivano scene difficili per lo stomaco e imbarazzanti soprattutto se il divano è condiviso da tutta la famiglia riunita.

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Cooking Caos:

ci rivolgiamo agli affezionati di Masterchef, di Hell’s Kitchen (esiste ancora Gordon Ramsey?), ma pure della Parodi che brucia cose sui fornelli, perché questi sono i consigli per loro.

1. Ratatouille: nella Parigi degli anni ’70 vive un topolino con il grande sogno di cucinare. Trova nell’imbranato sguattero Afredo Linguini la perfetta marionetta per dirigere il ristorante del rinomato cuoco Auguste Gusteau, ma riuscire nella propria ambizione rimane un’impresa ardua. La Pixar è una garanzia di ottimo intrattenimento.

 2. Julie & Julia: Julie è una scrittrice mancata e decide di rompere dalla sua grigia routine aprendo un blog in cui concilia la sua passione per lo scrivere con l’abilità nel cucinare. La missione è sperimentare e riportare online nei successivi 365 giorni tutte le 524 ricette di Mastering the art of French cooking dalla celebre cuoca Julia Child. La scommessa di Julie e la tumultuosa vita di Julia viaggiano in parallelo per tutto il film, in un sottile equilibrio fra commedia e dramma.

3. Soul Kitchen: se vi aspettavate cucina italiana almeno a questo giro, rimarrete delusi. Zinos è un cuoco di origine greca che ad Amburgo gestisce Soul Kitchen, un pessimo ristorante attorno cui ruotano creditori, storie d’amore e cuochi che pigliano i clienti a cazzotti, tutto in un’atmosfera dalle mille culture e squisitezze. La commedia è intelligente, carica di situazioni orginali e giustamente premiata a Venezia quanto ingiustamente ignorata dal pubblico in sala: divertitevi.

programmi Family Drama:

impossibile non tirare in ballo la regina del settore, altresì nota come Maria de Filippi. Questi tre film sono dedicati a chi preferisce passare il sabato sera in casa solo per C’è posta per te:

1. Ti presento i miei: Greg, infermiere sfigatone, chiede alla sua bella ragazza Pam di sposarlo. Perché le nozze siano possibili Greg deve però passare per il test di Jack, il potenziale suocero, che afferma di essere un ex agente della CIA nonostante in cantina continui ad usare una fornita strumentazione di spionaggio. Greg sale su una giostra di bugie per mostrarsi all’altezza di Pam, ma Jack è una controparte agguerrita perché la figlia abbia solo il meglio. “Mungimi Greg” rimane una delle battute migliori di tutta la storia della commedia americana.

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2. Il lato positivo: Pat è appena uscito da un ospedale psichiatrico a causa di un disturbo bipolare, emerso dopo aver sorpreso la moglie con un altro uomo. Con l’aiuto di Tiffany, una problematica giovane vedova, Pat prova a riconquistare la moglie mentre tenta di riallacciare i rapporti con il padre e il fratello. Nonostante ci siano tutti gli elementi di una storia frangimaroni, il tono è leggero e divertente, con un finale dolce stile vecchia Hollywood di Frank Capra.

3. Il Padrino: Vito Corleone è il capo di un’importante famiglia mafiosa di New York e la sua è un’istituzione venerata, finché non viene ferito in un attentato. Tra i quattro figli maschi, Michael è l’unico che il patriarca avrebbe voluto rimanesse con le mani pulite: tuttavia nel momentaneo vuoto di potere è Michael a prendere il controllo della famiglia e degli affari. Sarà una scelta senza più possibilità di ritorno. Un film che non ha bisogno di definizioni oltre a capolavoro.

programmi Sex Affair:

nonostante il canale Cielo evochi una programmazione ingenua se non addirittura quella tirata puritana di Settimo cielo, da orari tutt’altro che tardi trasmette gente che parla di sesso in termini più e meno clinici ed educativi, ma comunque sempre particolareggiati. Questi film sono per tutti i curiosi di The body of sex e prodotti annessi con corpi nudi che si infilano cose in posti che non si pensava fossero delle entrate:

1. Suxbad: a poche settimane dalla fine del liceo Seth ed Evan vivono la loro condizione di vergini come un fardello in vista dell’università, e quando con una festa casalinga si presenta l’occasione della “prima volta” decidono di giocarsi qualunque carta, anche illegale o meschina, per fare colpo sulle ragazze che amano segretamente. Commedia super demenziale, ma Michael Cera e Jonah Hill sono due che ovunque li metti ti divertono senza farti sentire un totale scemo.

2. Boogie nights: negli anni Settanta prospera il porno e a Hollywood ha le stesse regole del grande cinema, i suoi divi, il suo pubblico, i suoi premi. Dirk Diggler è un ragazzo molto dotato che va incontro a un successo improvviso quanto il suo declino: intorno a sé, tutta l’euforia e l’isteria di un mondo altro dalla società comune. Il regista Paul Thomas Anderson aveva 27 anni e già si beccava una nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

3. Venere in pelliccia: il regista e drammaturgo Thomas Novacheck è il solo rimasto in teatro dopo le audizioni per Venere in pelliccia, quando un’ultima attrice in grave ritardo irrompe nella platea. La candidata si presenta chiassosa, superficiale e volgare, ma supera le resistenze di Thomas a provinarla: fin dalla prima battuta la misteriosa donna rivela natura e intenzioni inaspettatamente distanti dalla prima apparenza. Thomas viene annebbiato dalla seduzione dell’attrice e da lei trascinato in una dimensione surreale, dove i confini tra il momento presente e l’opera rappresentata diventano sempre più vaghi. Un film in una scena con due soli attori: la sfida di Roman Polański era dura, ma l’ha vinta, per la gioia dei nostri spettatori di Cielo.

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