Le 10 migliori interpretazioni di Bill Murray

Bill Murray è uno degli attori più amati al mondo. Nel giorno del suo compleanno, noi della Scimmia, lo omaggiamo con 10 titoli storici

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4. St. Vincent di Theodore Melfi, 2014

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St. Vincent e la sua musica

In questo film di Theodore Melfi (Il diritto di contare) poco conosciuto e riportato in auge da Netflix, Bill Murray pone in essere una delle sue migliori interpretazioni. La storia di amicizia tra il veterano di guerra Vincent MacKenna fumatore incallito, ludopatico e alcolizzato e Oliver, bambino suo vicino di casa, sembra apparentemente banale e trita e ritrita. A dispetto delle apparenze, invece, il film risulta una disamina intelligente sulla società contemporanea e riesce pienamente a rispondere alla domanda che regge l’intero film, ovvero: chi sono i cosiddetti “buoni” al giorno d’oggi?

Pur essendo passato in sordina, St. Vincent è stato sommerso da nomination prestigiose (due anche ai Golden Globe), grazie all’ottimo cast ( Melissa McCarthyNaomi Watts e Chris O’Dowd) e al buon dosaggio tra dialoghi e grande musica. Memorabile la scena finale con Murray che canta la celebre Shelter from the Storm di Bob Dylan. Pelle d’oca.

 

 

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3. Le avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson, 2004

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Bill Murray con un cast stellare

Al gradino più basso del podio troviamo ancora una volta un film di Wes Anderson. Esempio fulgido della felice collaborazione tra Murray e il regista texano. Le avventure acquatiche di Steve Zissou non solo è uno dei capolavori di Anderson, ma anche il film in cui Murray è padrone assoluto della scena. La storia racconta di un oceanografo vittima del disincanto (marchio di fabbrica Anderson/ Murray) che cerca di trovare nuova linfa vitale attraverso la ricerca del misterioso “squalo-giaguaro”.

Favola colorata che mette su schermo il cambio di testimone tra un mondo che non c’è più, fatto di avventura e di viaggi, e un mondo che verrà, composto da routine e piattezza. A conferma di ciò, basti pensare che il personaggio di Murray è ispirato alla figura del grande oceanografo e avventuriero Jacques Cousteau, forse l’ultimo grande esploratore di un mondo che non esiste più. Un film bistrattato a lungo, ma manifesto dell’arte di Anderson e Murray. Film che insiste, ancora una volta, nel dire che tra disincanto e meraviglia resisterà sempre un ponte fatto di avventure e imprevedibilità.

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