Jamie Foxx denunciato per presunta violenza sessuale

Jamie Foxx
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Beghe legali per Jamie Foxx. L’attore di Django è stato infatti citato in giudizio per una presunta aggressione sessuale a un cliente avvenuta a New York nel 2015. La donna, identificata nella causa come Jane Doe, sostiene che Jamie Foxx l’abbia portata in un angolo appartato della lounge sul tetto del Catch NYC, le abbia massaggiato i seni e l’abbia palpata sotto i pantaloni contro la sua volontà. Secondo l’accusa, la donna e un amico erano seduti a un tavolo accanto all’attore e Mark Birnbaum, il proprietario del bar. Verso l’una di notte l’amica della donna si è alzata e ha chiesto a Foxx una foto.

Foxx ha acconsentito e ha poi iniziato a complimentarsi con il querelante, secondo la causa, dicendo “Wow, hai un corpo da super modella” e “Hai un odore così buono”. La causa afferma anche che ha detto che assomigliava a Gabrielle Union.

La donna sostiene che poi lui l’abbia presa per un braccio e l’abbia portata in una parte più appartata del tetto, dove le ha palpato il seno sotto il top corto. La causa afferma che è stata colta di sorpresa e ha cercato di allontanarsi, ma che Foxx le abbia poi infilato le mani nei suoi pantaloni e “abbia messo le dita sopra e dentro la vagina e l’ano della querelante”.

L’accusa sostiene che una guardia di sicurezza ha assistito al palpeggiamento ma non è intervenuta. L’amico della donna poi è arrivato e per questo Foxx ha smesso di toccarla e si è allontanato.

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Il presunto incidente non è mai avvenuto – ha detto un portavoce di Jamie Foxx in una nota. Nel 2020, questo individuo ha intentato una causa quasi identica a Brooklyn. Quel caso fu archiviato poco dopo. Le affermazioni non sono più valide oggi di quanto lo fossero allora. Siamo certi che verranno nuovamente archiviate. E una volta che lo saranno, il signor Foxx intende intentare un’azione legale contro questa persona e i suoi avvocati per aver intentato nuovamente questa azione frivola.

La causa chiede un risarcimento per il dolore, la sofferenza, il disagio emotivo, l’ansia e l’umiliazione. La donna era dolorante e ha dovuto ricorrere alle cure mediche a seguito dell’aggressione. La causa nomina anche Birnbaum e il Catch NYC come imputati, sostenendo di aver consentito l’aggressione e di non aver supervisionato adeguatamente i propri dipendenti.

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