Il Re Leone: qual è il significato delle parole in Zulu all’inizio del film? [VIDEO]

Leone
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Sì, parliamo proprio di: “Nants ingonyama bagithi baba”, versi scritti in lingua Zulu che introducono Il Re Leone. Vi siete mai chiesti che cosa significano?

La celebre sequenza di apertura de Il Re Leone rimane una delle più memorabili mai viste: vediamo l’alba africana che si staglia su un continente incontaminato e ancora incorrotto, con tutte le varietà di animali che si risvegliano a riprendere il loro posto nella vita e nella natura di un’esistenza spontanea e autentica.

Anche se la trama de Il Re Leone è basata su quella dell’Amleto, almeno in gran parte, il messaggio di fondo del film è più prezioso e si ricollega a questa apertura solenne: siamo tutti parte del famoso “cerchio della vita”, nessuno di noi è più importante degli altri e compiuto il nostro ciclo, cioè la nostra parte, avremo ancora un ruolo ma diverso e magari senza nemmeno saperlo.

L’alba accompagna come sappiamo la nascita di Simba, l’erede della dinastia dei leoni che, in quanto animali predatori alfa, governano sulla savana. E tutte le specie accorrono ad assistere al suo arrivo nel mondo, perché con la sua esistenza il ciclo della vita si rinnova e perpetua un equilibrio armonioso che mantiene la vita naturale intatta, e preziosa.

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Per un’introduzione del genere Disney coinvolge Lebohang Morake, celeberrimo produttore e compositore sudafricano. Proprio lui, introdotto nel progetto dal compositore Hans Zimmer, è infatti a comporre il canto Zulu che udiamo in questa famosissima sequenza, e sempre lui lo canta, con una voce incredibile.

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