Arancia Meccanica, McDowell si è temporaneamente accecato

Dopo aver girato la celeberrima scena della Cura Ludovico in Arancia Meccanica, Malcolm McDowell rimase temporaneamente cieco

arancia meccanica
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Arancia meccanica, capolavoro immortale di Stanley Kubrick datato 1971 è considerato una pietra miliare nell’allentamento del controllo sulla violenza nel cinema. La maniacalità del regista e la bravura di tutta la troupe diedero vita ad una delle opere più rivoluzionarie della storia del cinema. Tuttavia il protagonista Malcolm McDowell, rischiò non poco girando il film. In quella che è divenuta una delle scene più famose del film, il suo Alex, siede legato a una poltrona del cinema, gli occhi spalancati costretto a guardare scene di “ultraviolenza” in quella che passerà alla storia come la Cura Ludovico. Le sue urla agghiaccianti raggiungono ottave senza precedenti ben oltre i regni della normale ragione creando una sequenza che riesce a mettere al centro del film il rapporto tra piacere e violenza, conscio e inconscio.

Nella scena in questione, McDowell fu assicurato da Kubrick e da un medico che la scena era “perfettamente sicura”, con il dottore realmente in scena in piedi accanto a lui che gli somministrava colliri nell’occhio ogni 15 secondi. Sfortunatamente, tuttavia, durante le riprese della scena, la cornea dell’attore si graffiò e Malcolm McDowell, divenne temporaneamente cieco poichè aveva tenuto gli occhi aperti per troppo tanto tempo.

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In un’ampia intervista con NME in occasione del cinquantesimo anniversario dell’uscita di Arancia meccanica, McDowell ha parlato proprio di questa scena.

Uno degli elettricisti ha detto: “Sta cercando di ucciderti Malc, sta cercando di ucciderti” – ha detto l’attore. Kubrick era un maniaco del controllo, senza dubbio, su tutto. Mi ha mostrato una foto di questa cosa e ho detto: “Davvero? Oh”. E ui dice: “Cosa ne pensi?” Cosa vuoi dire cosa penso? È un’immagine presa nel mezzo di un’operazione agli occhi. Ha detto: “Mi piacerebbe che tu lo facessi”. Ho detto: “Cosa? Non ci pensare. No, no, no”. Ma aveva già un medico del Moorfields [Eye Hospital, a Londra] che venne a parlarmene.

E ovviamente questo dottore arriva ed è un personaggio del film. “Non avrai problemi, i tuoi occhi saranno anestetizzati” – mi ha detto. “Non sentirai niente.” Beh, le ultime parole famose. Non è stato esattamente così. Quindi mi graffiano le cornee e una settimana dopo [Kubrick] dice: “Ho visto tutte le cose, ed è fantastico, ma ho bisogno di un vero primo piano dell’occhio”. E ho detto: “Bene, perché non lo fai con la controfigura? È per questo che viene pagato”. E lui: “Malcolm, i tuoi occhi sono… non posso farlo con la controfigura”. Quindi sono dovuto tornare sul set e rifarlo! E, naturalmente, mi graffiano [di nuovo] le cornee, non fu grave come la prima volta, ma sapevo che sarebbe successo. È stata una tortura perché sapevo cosa aspettarmi… ma, sai, ne è valsa la pena.

Conoscevate questa storia?

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