Il gran ritorno di Lars Von Trier a #Venezia79 con The Kingdom: Exodus

Tra i titoli più attesi dell'edizione 2022 della Mostra del Cinema di Venezia c'è anche il clamoroso ritorno di Lars Von Trier con The Kingdom : Exodus. Ovvero, la terza stagione della serie interrotta nel lontano 1997.

The Kindom : Exodus
La prima immagine daThe Kindom : Exodus di Lars Von TRier @Movies Inspired
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L’edizione 2022 della Mostra del Cinema di Venezia si presenta a dir poco esplosiva. E tra i titoli più attesi c’è una serie unica nel suo genere. La terza stagione di The Kingdom, la serie tv creata da Lars Von Trier nel 1994, in teoria non doveva neanche esistere. Eppure, il nostro eroe ha scelto di stupire ancora, annunciando The Kingdom: Exodus a Venezia 79.

Ma andiamo per gradi. Nel 1994 l’idea di serialità era profondamente diversa dalla nostra. Il primo cineasta a sfidare la cortina di ferro che separava nettamente il cinema d’autore dai telefilm, considerati alla stregua del peggiore ciarpame per le masse, era stato naturalmente David Lynch, che nel 1991 con Twin Peaks cambia letteralmente il corso della Storia.

Il giovane Lars Von Trier era all’epoca il più promettente regista danese. Nel 1984 il suo film d’esordio, L’elemento del crimine, aveva conquistato il Festival di Cannes vincendo il Grand Prix tecnico. Nel 1991, sempre a Cannes avviene la consacrazione con Europa, film che chiude la sua Trilogia del crimine, vincitore del Premio della giuria.

Nello spazio che separa la Trilogia del crimine dalla fondazione dell’avanguardia Dogme 95, pronta sconvolgere la scena cinematografica europea attraverso un Manifesto, un Voto di castità e soprattutto il lancio di film come Festen di Thomas Vinterberg, Julien Donkey-Boy di Harmony Korine e Idioti dello stesso Von Trier, il cineasta sfida tutti i tabù sulle serie tv.

Ispirato dichiaratamente da Twin Peaks e David Lynch, nel 1994 Von Trier presenta così The Kingdom, Il Regno, titolo originale Riget. Una mini-serie divisa originariamente in 4 puntate, ambientata nel più grande ospedale di Copenaghen, infestato da fantasmi e misteriose presenze, esseri che proprio in quella struttura hanno incontrato l’orrore, la tortura e una morte violenta.

The Kingdom varcherà presto i confini della tv danese, imponendosi come un autentico oggetto di culto. Nessuno come Von Trier, infatti, aveva mai osato riscrivere gli standard delle produzioni televisive, trovando la fusione atomica di horror ospedaliero e commedia grottesca, humour noir, tragedia ellenica e provocazioni di natura esistenzialista e filosofica.

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The Kingdom: Exodus. Dopo 25 anni Von Trier presenta la terza stagione di Riget

The Kingdom : Exodus
Lars Von Trier nella sigla di chiusura di The Kingdom (1994) e The KIngdom 2 (1997). The Kingdom : Exodus sarà presentato in anteprima mondiale a #Venezia79

La filmografia di Lars Von Trier è disseminata di trilogie, pronte a diventare spesso trilogie mancate. E se la struttura è chiaramente ispirata alla dialettica hegeliana, composta da tesi, antitesi e sintesi, quello con l’impossibilità della sintesi diventerà un appuntamento ricorrente.

Nel 1998, all’annuncio della morte di Ernst-Hugo Järegård, che in The Kingdom aveva interpretato l’indimenticabile Stig Helmer, Lars Von Trier è lapidario. Senza di lui, senza quel primario svedese e il suo “Danesi canaglie pezzenti”, non ci sarà mai più nessun The Kingdom.

Si tratta di un vero e proprio lutto per tutti i fan di The Kingdom disseminati per il mondo. La seconda stagione, infatti, più che risposte aveva aperto lo scenario a nuove domande, moltiplicando le linee narrative, i personaggi e gli adorabili mostri (su tutti Lillebror, interpretato da Udo Kier) che avevano popolato questa horror comedy assolutamente sui generis.

Lo scorso anno, l’annuncio di una terza stagione aveva quindi riaperto il cuore dei fan. Dopo La casa di Jack, The House that Jack built, si moltiplicavano infatti anche i rumors su un possibile addio di Von Trier dalle scene.

Il cineasta danese, tormentato da svariati problemi di salute, aveva perfino annunciato in conferenza stampa di voler interrompere definitivamente l’uso di psicofarmaci, partner della sua intera esistenza.

Al momento non abbiamo notizie certe riguardo una eventuale fine della sua carriera. E se pure Von Trier dovesse indicare The Kingdom : Exodus come la sua ultima produzione da sceneggiatore e regista, resteremo aggrappati alla speranza che si tratti della sua ennesima, irresistibile provocazione.

The Kingdom: Exodus. Cosa sappiamo sulla terza stagione

Ma cosa sappiamo sulla terza stagione di The Kingdom? L’unica immagine ufficiale resta al momento quella che trovate come immagine di copertina. Certo, non vediamo l’ora di sapere se nella sigla di chiusura ci sarà ancora lo stesso Von Trier, che nel ’94 e il ’97 chiudeva ogni episodio con le sue battute e una serie di folgoranti aforismi sul bene e sul male.

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All’epoca il giovane cineasta si presentava vestito con uno smoking davvero speciale, appartenuto al maestro Carl Theodor Dryer e acquistato appositamente ad un’asta.

Nel frattempo il cineasta ha fondato e chiuso l’ultimo movimento d’avanguardia della Storia del Cinema, ha sconvolto Cannes o Venezia nelle più svariate occasioni, è stato espulso dalla croisette per una battuta sull’umanità di Hitler e dalla stessa Cannes è stato riammesso anni dopo con le più doverose scuse.

Eppure, non abbiamo alcun dubbio che, se Von Trier ha scelto di tornare sui suoi passi, per riprendere il filo di The Kingdom, ci aspettano ancora altre stupefacenti, mirabolanti provocazioni, ma soprattutto nuove disturbanti sequenze, pronte a sfidare il moralismo e i nuovi tabù della contemporaneità.

The Kingdom: Exodus. Nel cast anche Alexander Skarsagård

Ritroveremo Udo Kier, il gigante Lillebror, i piccoli fantasmi delle cavie che infestano i sotterranei dell’ospedale e quel “coro tragico” composto dai lavapiatti nelle cucine?

I fan sarebbero certo felici di rivedere quel piccolo gruppo di inservienti con sindrome di down, vera anima della serie, capaci di commentare i fatti ma soprattutto illuminare lo spettatore sui misteri di ogni episodio.

Quello che sappiamo per certo è che nel cast ci sarà Alexander Skarsagård, già co-protagonista Melancholia, senza contare il fatto che suo padre, Stellan Skarsgård, è l’attore-feticcio e un grande amico di Von Trier dai tempi de Le onde del destino.

Ma non è tutto. Nel cast di questo grandioso dramma corale sembra che Von Trier abbia riunito tante altre star internazionali, associate alle serie tv di maggior successo nell’ultimo decennio.

Per tutte le news sulla terza stagione da Il Regno, continuate a seguirci. Vi terremo aggiornati con anticipazioni e curiosità. E nel frattempo, preparatevi anche a rivedere le prime due stagioni su grande schermo! Grazie a Movies Inspired ritroveremo infatti The Kingdom al cinema in versione restaurata e in 16:9.