Mindhunter 3, il regista svela la trama che potrebbe avere la terza stagione

Parlando con Collider, il regista Andrew Dominik, ha svelato quella che potrebbe essere la trama della terza stagione di Mindhunter

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Mindhunter è uno degli show più amati al mondo. I fan di tutto il globo stanno chiedendo a gran voce la realizzazione della terza stagione. Tuttavia, per ora nè Netflix nè David Fincher, l’uomo dietro allo show, sembra dare un segno in tal senso. Tuttavia il regista della seconda stagione Andrew Dominik, parlando con Collider, ha svelato quelli che erano i progetti della terza iterazione per ora mai realizzati e che dunque potrebbero essere il futuro della serie. In particolare il cineasta ha rivelato quali figure nella vita reale i protagonisti Holden Ford ( Jonathan Groff ), Bill Tench ( Holt McCallany ) e potenzialmente anche la psicologa Wendy Carr ( Anna Torv ) avrebbero incontrato.

Quello che avrebbero fatto con la terza stagione era che sarebbero andati a Hollywood. Quindi uno di loro si sarebbe messo in contatto con Jonathan Demme [regista de Il Silenzio degli Innocenti ndr] e l’altro con Michael Mann [regista di Manhunter – Frammenti di un omicidio ndr]. E questo era tutto incentrato  sul fatto che il profiling sarebbe entrato in una sorta di zeitgeist, la coscienza pubblica. Quella era la stagione che tutti erano davvero in attesa di fare, aspettando il momento di iniziare.

Tuttavia, sebbene ora il progetto sia fermo, a dare speranze ai fan è arrivato qualche tempo fa proprio Groff. L’attore, ospite di Jimmy Fallon, ha parlato in maniera positiva delle possibilità sia di vedere la terza stagione di Mindhunter che il terzo film di Frozen, franchise Disney nel quale lui ha doppiato sia Kristoff che Sven.

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Sebbene quei progetti sembrino molto diversi, Frozen e Mindhunter, sento che un terzo film di Frozen e una terza di Mindhunter sono ugualmente possibili.

Qualche tempo prima l’attore, parlando con The Hollywood Reporter aveva dato la sua possibilità immediata a tornare nel caso in cui Fincher chiamasse.

Per me Mindhunter è Fincher – aveva detto. L’intera esperienza per me è stata l’onore e il privilegio di lavorare con lui. Quindi non sono affatto uno sportivo, ma la situazione è come quella dei Chicago Bulls del 1997-1998. Parti per un’altra stagione con la squadra? O fai semplicemente quello che dice il general manager? Ma se il general manager crede che ci si dovrebbe fermare, devi andare con lui. Ed è così che mi sento con David. Nel momento in cui dice che vuole fare un’altra stagione, sarò lì in un secondo. Ma mi fido della sua visione e del suo istinto, quindi lascio tutto nelle sue mani, come sempre

Che ne pensate?