X Factor 2021: Riassunto e Pagelle della Semifinale [VIDEO]

X Factor 2021
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La semifinale di X Factor 2021 lascia una sola speranza: i Bengala Fire

La semifinale di X Factor 2021 conferma in gran parte l’andamento in declino di questa edizione. E lo fa con l’eliminazione di Erio, uno dei due nomi veramente interessanti rimasti. Cacciato, per giunta, dopo un’ottima esibizione assieme a La Rappresentate di Lista, e dopo una cover da brividi dei Radiohead. Ora l’ultima speranza di avere un vincitore degno risiede nei Bengala Fire.

La prima manche della semifinale è costituita da una serie di duetti che vedono i concorrenti esibirsi e cantare assieme a cinque artisti molto importanti su canzoni loro. Anche per questo, è abbastanza superfluo dare dei voti a queste esibizioni, poiché si tratta di canzoni di altri autori e interpretate per metà dagli autori medesimi. Riassumiamo comunque come sono andati questi duetti.

Erio si esibisce assieme a La Rappresentante di Lista nel brano presentato dal gruppo a Sanremo 2021 (e scritto assieme a Dardust): Amare. FELLOW chiama invece un nome altisonante come quello di Benjamin Clementine per una interpretazione solenne e sulla carta inattaccabile; per quanto, oltre a una mezza stecca, FELLOW come al solito non riesca ad andare oltre la bellezza della sua voce e l’eleganza del suo stile.

gIANMARIA chiama sul palco un gigante della musica italiana delle ultime due decadi: Samuele Bersani, con la sua classica Spaccacuore. Una performance che non supera quella sulla cover di De Gregori della scorsa puntata: una canzone amatissima, che non può fallire, consegnata ad un’interpretazione che vale quanto l’ascolto della versione originale in studio di Bersani stesso.

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Baltimora si affianca a Fulminacci, non in uno dei suoi brani migliori ma in un’esecuzione in fondo ben riuscita e che lo allontana per fortuna dal suono lindo e ricercato di FELLOW. Infine, i Bengala Fire si appoggiano per il loro duetto a Francesco Motta: una scelta rischiosa ma che imprevedibilmente li premia e li fa risaltare anche in una veste più leggera e complessa. Passiamo ora alle cover vere e proprie.

Baltimora – Altrove (Morgan)

Baltimora si misura con Morgan in uno dei suoi brani profondi ed eccentrici. Una decisione che non ripaga: il problema di un brano di Morgan è che tendenzialmente funziona fino in fondo solo se cantanto da Morgan. Per quanto vocalmente Baltimora sia sempre eccelso, stavolta si misura con qualcosa che supera e di molto la sua neonata personalità artistica.

6.5/10

Bengala Fire – Sunny Afternoon (The Kinks) / Chelsea Dagger (The Fratellis)

Un medley che sfiora la perfezione e che vede i Bengala Fire viaggiare dai sottovalutatissimi Kinks, ripresi in chiave disco punk, ai loro più ideali corrispettivi post-punk moderni: The Fratellis. Ancora una volta i quattro si ritrovano perfettamente nel loro elemento e non sbagliano un colpo. Definitivamente, si possono dire il miglior gruppo rock di questa edizione.

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10/10

gIANMARIA – Alexader Platz (Milva)

gIANMARIA canta Alexander Platz di Milva e ancora una volta si getta quindi sul cantautorato impegnato. Sbagliando. Purtroppo l’artista (e la sua giudice) si ostinano a non capire che questa è per lui la direzione sbagliata, che non fa altro che banalizzarne l’immagine e vanificarne le buone capacità. E il fatto che la performance venga troncata da un problema tecnico non aiuta.

7/10

FELLOW – Dog Days Are Over (Florence + The Machine)

FELLOW si misura coraggiosamente con la potentissima voce di Florence Welch (anche se la canzone viene ovviamente ri-arrangiata di conseguenza). Pessima idea: l’artista deve concentrarsi tantissimo nell’impostare la voce e fa quindi mancare alla performance gran parte della potenza per la quale è noto il brano originale (ed è nota la stessa Florence). Un’altra occasione sprecata.

7/10

Erio – Street Spirit (Fade Out) (Radiohead)

Un’altra selezione saggia e perfettamente calzante per la voce e il personaggio di Erio. Un brano dei Radiohead molto amato ma allo stesso tempo per nulla scontato, che consente al cantante di veleggiare sulla propria fragilità e di uscirne con una potenza esorbitante. L’ennesima prova di quanto la scelta della cover giusta possa, ad X Factor, fare tutta la differenza.

9/10