Brian May sul politically correct: “La gente ha paura di dire ciò che pensa veramente”

Brian
Credits: Queen Celebration Live / YouTube
Condividi l'articolo

Brian May interviene sull’eliminazione delle categorie gender-based ai BRIT Awards

Brian May si fa sentire su una delle maggiori tendenze del politically correct: l’eliminazione delle categorie basate sulla divisione di genere (maschile/femminile) in occasione di premiazioni di carattere musicali, o format correlati. Per esempio è successo, come sappiamo, ad X Factor 2021 qui in Italia. Anche i Grammy Awards sono sulla buona strada.

I BRIT Awards, premi tutti britannici, stanno operando in questo senso per l’edizione 2022; ma secondo il chitarrista dei Queen si è trattato di una scelta: “Compiuta senza pensarci a sufficienza. Molte cose funzionano bene e bisogna lasciarle così come sono. Sono stufo della gente che vuole cambiare le cose senza pensare alle conseguenze a lungo termine”.

Il chitarrista prosegue a spiegare che secondo lui vige ora: “Un’atmosfera di paura ovunque perché la gente teme di dire quello che pensa veramente. Penso che molta gente sia tipo: ‘Aspetta, questo non va bene’. Ma non osano dire nulla. Alla fine ci sarà una specie di esplosione“.

LEGGI ANCHE:  Bohemian Rapsody, Brian May apre al sequel: "Stiamo cercando idee"

May sostiene anche che Freddie Mercury, lui stesso omosessuale e africano (quindi appartenente a categorie passibili di discriminazione), se fosse vivo troverebbe questi cambiamenti “difficili”. E spiega: “Freddie per esempio veniva da Zanzibar, non era inglese, non era bianco. A nessuno importava, nessuno ne ha mai nemmeno discusso”.

“Era un musicista, era nostro amico, era nostro fratello. Non dovevamo fermarci e pensare: ‘Oh, aspetta, dovremmo lavorare con lui o no? É del colore giusto? Ha la corretta inclinazione sessuale?’ Non è successo nulla di tutto questo e ora trovo spaventoso che si debba essere così calcolatori su tutto“.

Per concludere May sostiene anche che oggi i Queen non sarebbero considerati sufficientemente “diversi”, secondo i criteri odierni, per vincere un BRIT Award. “Saremmo costretti ad avere [in formazione] gente di colore e sesso differente e dovremmo avere una persona transgender. Sai, la vita non deve essere così. Possiamo essere separati e differenti“.

Fonte: NME