Marilyn Manson, nuove dichiarazioni di Evan Rachel Wood

Nuovi particolari, sempre più scioccanti

Manson
Credits: Theodora1271 / YouTube
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Evan Rachel Wood torna a parlare della relazione con Marilyn Manson, sempre riportando esperienze traumatiche

Evan Rachel Wood torna all’attacco contro Marilyn Manson. Dopo che le sue prime accuse hanno trovato un’eco formidabile, l’attrice svela ora nuovi particolari che avrebbero reso la sua relazione con il cantante un vero incubo. In una serie di storie su Instagram, ha raccontato un’esperienza dopo l’altra.

“Mi chiamava ebrea in maniera derogatoria” spiega: la Wood è ebrea in quanto sua madre si è convertita al giudaismo, ma non lo è per discendenza etnica. Infatti dice: “Mia madre è ebrea e io sono cresciuta con la religione [ma] dato che lei si è convertita e non era di discendenza giudaica, lui [Manson] diceva cose come ‘meglio così’, perché non ero ‘ebrea di sangue’“.

Non è tutto: “Lui [Manson] disegnava spesso svastiche sul mio comodino quando era arrabbiato con me. Ho sentito la parola con la n più e più volte. Ci si aspettava che tutti attorno a lui ridessero e prendessero parte [allo scherzo]. Se non lo facevi o, apriti cielo, gli replicavi qualcosa, ti isolavano e venivi abusata ancora di più”.

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La Wood parla poi degli abusi in sé, chiarificando come non fossero parte di giochi sessuali, ma vere e proprie torture: “Non abbiamo mai avuto una relazione BDSM. Non facevamo nemmeno sesso perverso. Non avevamo rapporti sessuali quando venivo torturata, prima o dopo. Tutto il tempo pensavo di morire”.

Fonte: People