Cielo Drive, l’eccidio voluto da Charles Manson dove morì Sharon Tate

Nella notte tra l'8 e il 9 Agosto ebbe luogo, al 10050 di Cielo Drive, l'eccidio perpetrato dai seguaci di Charles Manson dove perse la vita Sharon Tate

Condividi l'articolo

L’eccidio di Cielo Drive

Dopo l’omicidio di Parent, Tex Watson entrò in casa e trovò per primo Frykowski, che era addormentato.

Watson lo svegliò con un calcio in testa e, secondo la leggenda, quando l’uomo chiese a Watson chi fosse, quest’ultimo rispose con una frase ormai iconica

Sono il diavolo e sono qui per fare il lavoro del diavolo.

Intanto Susan Atkins trovò gli altri occupanti della casa: la nottata andò avanti quando Watson legò insieme Sharon Tate e Sebring, all’altezza del collo.

Secondo quanto è stato raccontato dallo stesso Bugliosi, quando Sebring si lamentò della poca attenzione verso una donna all’ottavo mese di gravidanza, Watson gli sparò contro.

Tanto Frykowski quanto Folger cercarono di combattere contro i loro assalitori, ma non ottennero alcun risultato.

Frikowski aveva avuto le mani legate da un asciugamo: quando era riuscito a liberarsi iniziò a combattere contro Susan Atkins, che però riuscì a pugnarlo alle gambe.

Cercò allora di raggiungere la porta principale e provare a scappare, ma venne raggiunto da Tex Watson che gli sparò e di nuovo lo pugnalò.

Intanto la sua ragazza Abigail era riuscita a scappare da Krenwinkel, cercando rifugio nell’area della piscina. Venne però raggiunta, buttata a terra e colpita ripetutamente.

LEGGI ANCHE:  C'era una volta a Hollywood e "la miglior scena tagliata mai girata" del film

Vennero entrambi pugnalati ripetutamente: Wojciech Frykowski con 51 pugnalate e Abigail Folger con 18. Entrambi avevano cercato di salvarsi in ogni modo.

Intanto Sharon Tate, all’interno della villa di Cielo Drive, aveva chiesto di essere risparmiata. Chiese di poter vivere abbastanza per partorire il figlio. Si offrì come ostaggio.

Le sue parole, però, non vennero ascoltate. Non è chiaro se sia stato Watson o la Atkins o entrambi a uccidere l’attrice, che venne pugnalata con 16 coltellate, 5 delle quali già di per se mortali.

Tuttavia gli ultimi istanti della morte vennero raccontati da Linda Kasabian. Era stata l’ultima a unirsi alla Famiglia di Manson e fu anche colei che testimoniò al processo successivo.

Nel resoconto di quella nottata è emerso anche il tentativo che fece la Kasabian di fermare il massacro di cui si era resa complice.

Linda, infatti, era stata lasciata al cancello a mo’ di palo: allora, quando le grida della strage la raggiunsero, la ragazza cercò di mettere un freno all’orrore.

LEGGI ANCHE:  Venduto all'asta l’abito dell’attrice Sharon Tate, vittima di Manson e moglie di Polanski

Corse da Susan Atkins, asserendo che stava arrivando qualcuno, sebbene questa informazione non corrispondesse alla realtà.

Più tardi, durante il documentario dal titolo Manson, Linda Kasabian testimonierà che negli ultimi attimi di vita, Sharon Tate invocò sua madre.

Vidi una donna in un abito bianco, ricoperta di sangue e stava gridando e stava chiamando la mamma.

Cielo Drive
La Polizia fuori dalla villa di Cielo Drive

I corpi vennero trovati il giorno dopo dalla governante della villa di Cielo Drive Winifred Chapman. I corpi di Sharon Tate e di Jay Sebring vennero ritrovati in salotto, ancora legati per il collo.

William Garretson ebbe salva la vita perché la dependance in cui viveva non si vedeva dalla villa principale: venne all’inizio sospettato come artefice del massacro, ma il suo interrogatorio convinse la polizia.

La polizia impiegherà settimane prima di intraprendere la strada giusta da seguire, anche a seguito dell’omicidio dei coniugi La Bianca, perpetrato sempre dalle mani piene di sangue dei seguaci di Charles Manson.

Susan Atkins è morta nel 2009 per un tumore al cervello mentre scontava la sua pena a Chowchilla. Aveva 61 anni. Tex Watson sta scontando la pena al Richard J. Donovan Correctional Facility di San Diego, mentre la Krenwinkel si trova a El Chino.

Per altre news e aggiornamenti continua a seguirci su LaScimmiaPensa.com