Cielo Drive, l’eccidio voluto da Charles Manson dove morì Sharon Tate

Nella notte tra l'8 e il 9 Agosto ebbe luogo, al 10050 di Cielo Drive, l'eccidio perpetrato dai seguaci di Charles Manson dove perse la vita Sharon Tate

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L’ultimo giorno di Sharon Tate

Sharon Tate, nata a Dallas nel 1943, iniziò la sua carriera con alcuni piccoli ruoli in televisione. Nel 1967, però, ottenne il ruolo che avrebbe potuto cambiare la sua vita.

Viene scelta da Roman Polanski per il film Per Favore, non mordermi sul collo! e, successivamente, ottenne un ruolo per La Valle Delle Bambole, di Mark Robson. L’anno successivo, in una bella cerimonia a Londra, sposa Polanski.

L’8 Agosto 1969 Sharon Tate contava i giorni che la separava dal parto del suo primo figlio: mancavano due settimane alla fine della gravidanza.

Dal momento che il marito era a Londra per alcuni sopralluoghi legati a un progetto cinematografico, Sharon Tate invitò a pranzo due amiche, l’attrice Joanna Pettet e Barbara Lewis.

Durante la giornata – l’ultima della sua vita – Sharon Tate parlò prima con suo marito Roman e poi con sua sorella Debra: quest’ultima le chiese se potesse raggiungerla alla villa di Cielo Drive insieme all’altra sorella Patty.

Sharon Tate rifiutò la richiesta, adducendo la scusa di essere troppo stanca per ricevere delle visite. Non poteva immaginare che con quel piccolo atto di egoismo stava in realtà salvando la vita alle sorelle.

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Nonostante la dichiarazione di essere stanca, però, quella sera Sharon Tate andò al suo ristorante preferito di Los Angeles, El Coyote.

Non ci andò da sola. Con loro c’erano anche gli amici Jay Sebring, Woyciech Frykorwski e Abigail Folger. Insieme, il gruppo tornò nella casa dell’attrice quando ormai l’orologio segnava le 22.30.

sharon tate
Sharon Tate e Roman Polanski, il giorno del loro matrimonio

Steven Parent, la prima vittima

La prima vittima degli accoliti di Charles Manson arrivati a Cielo Drive non fu qualcuno all’interno della villa, ma Steven Parent.

La sua storia si collega a quella di Sharon Tate e dell’eccidio per mezzo di William Garretson. Quest’ultimo era il custode della villa dell’attrice.

Lui e Steven Parent si erano conosciuti a Giugno dello stesso anno, quando Parent offrì un passaggio a Garretson, che stava facendo autostop.

Per ringraziarlo della gentilezza, Garretson disse a Parent che poteva andare a trovarlo ogni volta che si trovava da quelle parti.

E fu quello che accadde la sera dell’8 Agosto 1969. Steven Parent arrivò al 10050 di Cielo Drive quando mancava un quarto d’ora a mezzanotte.

Il suo scopo era tentare di vendere un orologio/sveglia digitale a Garretson, che però non accettò l’offerta.

Intanto, fuori dai cancelli della villa, Tex Watson si era arrampicato su un palo del telefono, staccando la linea.

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Parent, nel frattempo, si stava godendo la birra che il suo amico gli aveva offerto dopo essere stato al telefono con John Friedman.

Dopo aver salutato Garretson si avviò all’uscita a bordo della sua auto, una AMC Ambassador del 1966. Arrivato al cancello, accostò per premere il pulsante che avrebbe aperto la barriera.

Non poteva sapere che altri, intanto, avevano violato la proprietà privata, senza passare dal cancello per paura che avesse un allarme.

Steven Parent, dopo aver abbassato il finestrino, si trovò davanti una figura seminascosta dall’oscurità: quello che si vedeva erano la revolver calibro 22 e un coltello che lo sconosciuto teneva in mano.

Rendendosi conto di essere in una situazione pericolosa, Parent cercò di implorare per avere salva la vita. Ma le sue parole non servirono a nulla.

L’uomo alzò un braccio per proteggersi dall’attacco del coltello di caccia di Watson: la lama tagliò il cinturino dell’orologio, che venne ritrovato fermo alle 00.15.

Subito dopo Watson colpì Parent con quattro colpi di pistola ravvicinati, colpendolo al volto e al petto. Il giorno dopo la macchina venne trovata con le ruote girate in un ultimo disperato tentativo di fuga.