I migliori 8 Disturbing Drama, quando l’orrore è realtà

Un cinema estremo che racconta il vero orrore, quello della realtà malata che ci circonda e che ignoriamo.

migliori disturbing drama; requiem for a dream
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Il volto estremo del cinema presenta varie sfaccettature. Nell’immediato, il pensiero va a toccare lidi sanguinolenti, rasenti il gore estremo e disturbante o lo splatter, anche divertente. Tuttavia, non sempre il sangue è necessario per scioccare. In questo contesto, ecco inserirsi il disturbing drama.

Proprio in questo sottogenere, l’orrore diventa reale giacché vicino alla nostra realtà di tutti i giorni. Un caso di cronaca ascoltato al telegiornale, pezzi di vita vera che vengono proiettati sullo schermo e che toccano lo spettatore.

Un cinema che vuole scavare dentro l’animo nero della società, osservare gli ultimi, gli abbandonati. Da Aronofsky a Villeneuve, vediamo quali sono i migliori disturbing drama.

La Donna Che Canta, Denis Villeneuve, 2010

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Uno dei primi film del regista di Blade Runner 2049 e del prossimo Dune. Ammiccando al dramma greco, Villeneuve ci racconta una storia verso la quale è difficile rimanere impassibili. Due fratelli torneranno in Libano per scoprire le loro origini, indicati dal racconto della madre che, da giovane, fece di tutto per fuggire dalla guerra.

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Non sempre due più due fa quattro“, una frase chiave del film in una scena che metterà a dura prova qualsiasi spettatore. Le violenze della guerra che si ripercuotono per generazioni. Tenetevi forte per il colpo di scena, vi lascerà di stucco.

…E ora parliamo di Kevin, Lynne Ramsay, 2011

e ora parliamo di Kevin disturbing drama

Tratto dall’omonimo libro scritto nel 2003, il film racconta il complicato rapporto tra una madre, Tilda Swinton, e suo figlio, una versione meno edulcorata e satanica del Damien di The Omen. Ma non per questo meno luciferina.

Il film racconta l’odio che ha questo bambino nei confronti della madre, in maniera asciutta, senza prendere le parti di nessuno. Fino ad arrivare ad un finale da brividi.

Miss Violence, Alexandros Avranas, 2013

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Siamo nella periferia di una città greca. Nel giorno del suo undicesimo compleanno, la piccola Angeliki si suicida gettandosi dal balcone. Una famiglia, già disfunzionale di suo, entrerà in un baratro senza fine.

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La telecamera di Avranas indaga le dinamiche malate che caratterizzano i protagonisti. Saranno molti i segreti che verranno a galla. E con essi, anche tanta violenza in ogni sfaccettatura.