Possiamo ampiamente affermare con una certa fermezza che se l’horror contemporaneo ha avuto una rinascita lo si deve in gran parte a James Wan. Giovane regista australiano, esordì con un intrigante cortometraggio che attirò l’attenzione di molte case di produzione e che fu trasformato in un film low budget. Ed è risaputo che se il botteghino sorride, la storia può cambiare. Ecco quindi che dal primo Saw ne nasce una longeva saga che sta per arrivare a quota nove film. E non è finita qui.
Abbandonato il sadico moralizzatore, Wan decide di addentrarsi nel paranormale, con in braccio una macchina da presa molto pesante. Attingendo dal classico, troviamo la vera innovazione stilistica dell’horror dell’ultimo decennio, Insidious, di cui dirige due capitoli su quattro. Un nuovo modo di rileggere gli spazi dell’horror, rendendoli di fatto veri co-protagonisti.
Archiviata questa prima parte di paranormale, ecco arrivare la sua creatura (quasi) perfetta che risponde al nome di Conjuverse. Ancora una volta, Wan guarda al passato ma stavolta reale. La famiglia Warren viene portata sullo schermo aprendo le porte dell’oscurità con una saga principale e spin-off vari.
Tuttavia, oscillando sempre tra thriller ed horror, James Wan ha avuto anche qualche deviazione fuori dal genere, con risultati non strabilianti ma che comunque danno una certezza precisa: il regista sa come tenere in mano una macchina da presa. Che non è cosa da poco, seppur si pensi sia condizione necessaria e sufficiente per poter essere registi degni di questo nome.
Aquaman, 2018
Il cinecomics tocca a tutti, soprattutto se c’è da rilanciare un universo in totale decadimento. Il risultato è ben lontano dall’essere strabiliante, anzi… Sono molte le falle di questo film, il cui unico pregio è proprio la perfetta regia di Wan che riesce a bilanciare uno script ai limiti dell’imbarazzo. Qui trovate la nostra recensione.
Fast & Furious 7, 2015
Il discorso è analogo ad Aquaman seppur con qualche differenza sostanziale. Se non il miglior capitolo della saga F&F, sicuramente tra i migliori. Inquadrature pulite, precise e mai confusionarie, in particolar modo quando si tratta di mettere in scena un inseguimento spettacolare tra auto elaborate. La conferma che James Wan non è solo ed esclusivamente horror.
Un revenge movie con Kevin Bacon che racconta l’amore di un padre verso il proprio figlio, ucciso durante una rapina. Sono molti i richiami al Giustiziere della Notte di Charles Bronson, seppur con un mordente ampiamente diverso. Un film ampiamente godibile anche per una fotografia gelida come non mai.
The Conjuring – Il Caso Enfield, 2016
Il ritorno della famiglia Warren non è del tutto soddisfacente, ancor più se si considera il primo, brillante capitolo del film. Ma poco male, in fin dei conti. La struttura resta invariata così come i jumpscare perfettamente costruiti e coerenti con la richiesta estetica dell’horror mainstream.
