15 Curiosità su Beetlejuice – Spiritello Porcello di Tim Burton

Abbiamo deciso di raccontarvi 15 delle migliori curiosità riguardanti Beetlejuice - Spiritello Porcello, film cult di Tim Burton del 1988

tim burton
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Beetlejuice: Trama e Cast

Beetlejuice – Spiritello porcello è un film del 1988 di Tim Burton che segna l’inizio di un sodalizio con Michael Keaton che verrà riproposto anche qualche anno dopo nei due film che il regista Californiano ha realizzato su Batman.

La trama narra di una coppia di spiriti, bloccati nella casa dove vivevano prima di morire, nella quale si sono insediati dei chiassosi snob. Per riuscire a scacciarli i due fantasmi chiedono l’aiuto di Betelgeuse, un bio-esorcista, ovvero sia uno spirito che occupa il suo tempo spaventando a morte persone vive per scacciarle da quella o quell’altra cosa.

Oltre al già citato Michael Keaton, il cast del film comprende anche altri nomi molto in voga in quegli anni come Alec Baldwin e Geena Davis che interpretano la coppia di spiriti disperata, Jeffrey Jones e Catherine O’Hara nei panni della coppia dei petulanti occupanti della casa e Winona Ryder, la loro figlia che però trova più legami con i morti rispetto che con i vivi. Vista l’oramai oltre trentennale fama del film abbiamo deciso di raccontarvi le 15 migliori curiosità su quello che è oramai divenuto un autentico cult.

1) Betelgeuse – Le origini del nome

Beetlejuice, Micheal Keaton, sequel

Betelgeuse, il nome del bio-esorcista interpretato da Michael Keaton non è assolutamente casuale. Difatti l’appellativo proviene da una stella, la seconda più luminosa della Costellazione di Orione. Il termine Betelgeuse deriva dall’arabo Yad al-Jawzāʾe significa letteralmente La mano del Gigante.

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Il titolo del film fu poi cambiato in BeetleJuice (Letteralmente, succo di scarafaggio) per dare un tono maggiormente scherzoso e per renderlo maggiormente appetibile e commercializzabile soprattutto per un pubblico molto giovane. Infatti nel periodo di creazione del film venne lanciata una linea di giocattoli dedicata allo Spiritello Porcello.

2) Beetlejuice: l’insolita ispirazione di Michael Keaton

beetlejuice non aprite quella porta 2

Nonostante Betelgeuse sia un personaggio istrionico e divertente e in tutto il film aleggi un aria rilassata e a tratti comica, Michael Keaton, per la creazione del suo Spiritello Porcello si ispirò ad un film che ha davvero poco in comune col cult di Tim Burton.

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L’attore di Birdman prese infatti spunto da Chop Top Sawyer, pazzo maniaco assassino, apparso nel film horror Non Aprite quella Porta 2 e fratello del celeberrimo Leatherface e interpretato da Bill Moseley.

Nel film del 1986 di Tobe Hooper, Chop Top è un personaggio totalmente folle che, specialmente nel primo momento nel quale appare, indossa una parrucca che ricorda molto al capigliatura di Betelgeuse.

Inoltre il suo modo estremamente sopra le righe di vivere e muoversi ricorda moltissimo la verve che Michael Keaton ha messo nel film di Burton sebbene i due personaggi divergano completamente sul piano del comportamento, per ovvi motivi di sceneggiatura.

3) First Shipment Ever

beetlejuice 1

Prima di divenire il gigante dello streaming che è oggi, Netflix era un sito di noleggio e compravendita di film. Sapete qual è il primissimo DVD mai venduto da quella che sarebbe divenuta una delle piattaforme più grandi al mondo?

Esatto, proprio Beetlejuice – Spiritello porcello che venne spedito dalla rampante Netflix martedì 10 marzo 1998 ad un cliente che si trovava a Scotts Valley, in California.

Da quel momento in poi Netflix non si sarebbe mai più voltata, crescendo a dismisura e divenendo punto fermo del cinema mondiale. Tuttavia, per quanto potrà diventare in futuro, il film da cui tutto è iniziato con Betelgeuse. Non c’è fantasma con più carisma!

4) La macabra citazione di Beetlejuice

Beetlejuice-aereo
Credits: Wikipedia/ Bill Larkins

Quando Barbara ed Adam sono nell’ufficio di Juno per discutere i dettagli della loro vita da morti, una voce annuncia che “Il volo 409 sta arrivando al gate 3”. Questa non è assolutamente un’associazione di numeri casuale ma è una vera citazione che Tim Burton fa ad uno degli schianti aerei peggiori di sempre.

Infatti il 6 ottobre 1955 il volo 409 della United Airlines precipitò andandosi, per motivi tutt’oggi ancora ignoti, a schiantare contro una montagna del Wyoming, uccidendo tutte le persone a bordo.

Ironia della sorte ha voluto anche che un altra enorme tragedia aerea fece riferimento allo stesso numero. Infatti il 25 gennaio 2010 il volo 409 dell’ Ethiopian Airlines precipitò subito dopo il decollo compiuto da Beirut, uccidendo tutte e 90 le persone che si trovavano a bordo. Un vero e proprio numero maledetto!