15 Curiosità su Beetlejuice – Spiritello Porcello di Tim Burton

Abbiamo deciso di raccontarvi 15 delle migliori curiosità riguardanti Beetlejuice - Spiritello Porcello, film cult di Tim Burton del 1988

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12) Un quinto di di film

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Nonostante sia il personaggio che dà il titolo al film, oltre ad essere protagonista assoluto, Betelgeuse appare decisamente poco in scena. Difatti non lo vediamo comparire che dopo 20 minuti abbondanti di film e in totale è in scena per circa il 20% dell’intera pellicola, pari a soli 14 minuti e mezzo effettivi. Talmente tanto poco tempo che per girare tutte le scene relative all’iconico personaggio, Michael Keaton ha lavorato per sole due settimane.

Beetlejuice è uno di quegli esempi, non così rari in realtà, di performance attoriale entrate nell’immaginario collettivo mondiale nonostante la risicata presenza effettiva in scena. Un esempio lampante, di cui vi abbiamo parlato nello specifico, riguarda Anthony Hopkins che nel 1992 vinse il premio Oscar per la sua superba prestazione nei panni di Hannibal Lecter ne Il Silenzio Degli Innocenti, apparendo nel film per soli 16 minuti.

13) L’omaggio a La Mosca

Beetlejuice mosca

In una delle prime scene nella quale appare Betelgeuse, il nostro Spiritello Porcello cattura una mosca e la porta nel sottosuolo. Questa è una citazione al film horror del 1958 L’esperimento del dottor K., capolavoro di Kurt Neumann dal quale venne anche creato un remake, La Mosca, diretto da David Cronemberg nel 1986 che vedeva tra i protagonisti proprio Geena Davis.

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Il fatto che Burton abbia voluto omaggiare quel film è palese soprattutto nella parte finale della sequenza nella quale la mosca viene catturata da Betelgeuse e si può sentire la frase Help Me!, esattamente come nell’opera originale.

14) Beetlejuice: la sceneggiatura iniziale era molto più horror

beetlejuice horror

Nella sua forma embrionale, Beetlejuice era stato pensato da Burton come un film dai toni smaccatamente horror e con una componente gore decisamente più marcata.

Il protagonista avrebbe avuto una forma originale simile ad un demone alato, mentre la sua forma umana era stata pensata in maniera decisamente diversa dallo Spiritello Porcello così tanto amato oggi.

Il suo scopo non sarebbe stato quello di spaventare a morte la famiglia Deetz, ma avrebbe dovuto ucciderli. Difatti il film avrebbe dovuto contenere scene molte forti come Betelgeuse che sbrana la signora Delia, oltre ad altre scene decisamente disturbanti come il tentativo di stupro da parte dello spirito, trasmutato in uno scoiattolo, ai danni di Lydia.

Burton poi abbondò questa idea in favore di quella estremamente goliardica e divertente che abbiamo poi imparato ad amare. Col senno del poi probabilmente il regista californiano non poteva fare scelta migliore, non trovate?

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15) Beetlejuice: la difficoltosa creazione del titolo

beetlejuice finale

La Warner Bros ha avuto seri dubbi fin dall’inizio del progetto su quale titolo dare al suo film, in quanto l’idea di chiamarlo Beetlejuice (Spremuta di Scarafaggio) creava non poche perplessità alla casa di produzione.

Vagliando le varie alternative, una delle prime idee che vennero seriamente presa in considerazione fu Ghosts House (“Casa di fantasmi”). Tim Burton riteneva talmente banale questo titolo da proporre, scherzosamente, di chiamare il film Scared Sheetless, letteralmente Spaventato senza lenzuolo ma che andava da intendersi come un gioco di parole che potremmo tradurre come farsela addosso per la paura.

Il regista di Edward Mani di Forbice rimase totalmente sconcertato quando si rese conto che la Warner Bros stava pensando seriamente di chiamare il film in quella maniera.

Fortunatamente infine il film arrivò nelle sale col titolo che tutti noi abbiamo imparato ad apprezzare e che l’ha aiutato a divenire, il cult assoluto che è oggi.

Conoscevate tutte queste curiosità su Beetlejuice – Spiritello porcello? Se vi andaste di rivederlo l’appuntamento è per questa sera alle ore 21.00 su IRIS.

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