Watchmen: la storia vera che ha ispirato la scioccante scena iniziale

Watchmen - la serie è finalmente giunta sui nostri piccoli schermi e ha già scioccato il suo pubblico attraverso un terribile incipit ispirato da una storia vera

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In questi giorni è finalmente approdato sui nostri piccoli schermi il primo episodio di Watchmen. L’attesissima serie creata da Damon Lindelof (Lost, The Leftovers), ispirata al celebre romanzo grafico di Alan Moore e David Gibbons, è sicuramente uno dei prodotti più attesi del 2019 e una delle serie di punta dell’HBO.

In anteprima abbiamo avuto l’onore e il piacere di visionare alcune puntate e trovate in questo link le nostre prime impressioni. Oggi, invece, vorremmo portare alla vostra attenzione la genesi di una delle scene più scioccanti di queste prime battute di Watchmen. Parliamo della scena che apre la serie e che ci dona un incipit che definire “un pugno allo stomaco” ci appare riduttivo.

ATTENZIONE, SPOILER!

Watchmen: Il Massacro di Black Wall Street

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Siamo a Tulsa, città dell’Oklahoma, nel 1921. La Black Wall Street è a tutti gli effetti un ghetto, in cui i cittadini afroamericani sono costretti a vivere, seppur con livelli di vita anche alti, separati dalla comunità bianca. La segregazione razziale ai tempi era consuetudine negli Stati Uniti e il rischio di uno scontro razziale feroce e violento era sempre dietro l’angolo. Bastava una scintilla per far scoppiare il caos.

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Le cause che portarono al cosiddetto Massacro di Black Wall Street sono molteplici ma la scintilla prese vita dopo un oscuro caso di cronaca nera: un giovane afroamericano fu accusato di aver violentato una ragazza adolescente durante il Memorial Day. L’accusa accese gli animi della comunità bianca e in città circolarono le voci di un imminente linciaggio. La comunità nera reagì immediatamente dirigendosi armata dinanzi alla stazione di polizia ove il giovane era in custodia. Le due comunità, quindi, si ritrovarono faccia a faccia e lo scontro fu inevitabile e si propagò a macchia d’olio per tutta Tulsa.

Una guerra in città

In quelle prime, tremende, ore si intravide che la “guerra” era appena all’inizio. Per tutta la notte una cospicua folla di suprematisti bianchi attaccò la comunità afroamericana con brutale violenza e folle crudeltà. Furono utilizzate mitragliatrici, aerei privati lanciarono bombe e spararono colpi. Il quartiere fu messo a ferro e fuoco, le case bruciarono, i negozi furono saccheggiati. Secondo numerose testimonianze dell’epoca, la maggior parte della comunità bianca si rivolse contro quella afroamericana, approfittando dell’occasione per dare sfogo a un odio feroce e solo apparentemente sopito. Forze dell’ordine, comuni cittadini, razzisti di mestiere, tutti parteciparono al terribile massacro. Sedici ore di violenza e morte che culminarono in numerose vittime: tra le cento e le trecento persone persero la vita.

“Almeno 10.000 afroamericani rimasero senza tetto, i danni alle proprietà ammontarono a più di 1,75 milioni di dollari per i beni immobili e a 750.000 per le proprietà personali (pari a 30 milioni di dollari del 2017) ” (fonte Wikipedia)

Il Massacro di Black Wall Street è una ferita ancora aperta negli Stati Uniti, ove la comunità afroamericana non ha mai dimenticato. A contribuire al tenace ricordo il sistematico insabbiamento perpetrato per decenni dai cittadini di Tulsa e dall’autorità americana, nonché dagli storici.

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Watchmen, quindi, si apre con una delle pagine più sanguinose della storia americana apportando al contesto uno spessore politico e sociale tipico dell’opera che lo ha ispirato. Vedremo nelle prossime puntate dove ci porterà questo scioccante incipit.

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