10 artisti contemporanei che provano che il rock non è morto

Royal Blood rock
Royal Blood
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Dieci gruppi rock “giovani” che provano che questa musica è viva e vegeta.

Il rock è morto. Davvero? O forse è solo invecchiato. Pensateci. Un artista rock dà il suo meglio da giovane, quando è spinto da rabbia, frustrazione, alienazione. Ma un musicista rock arrivato a cinquant’anni, magari al colmo del successo, con moglie, figli, casa al mare, barca e barbecue in giardino, come può proporre un rock and roll credibile? Questo è il motivo per cui i “vecchi” gruppi rock non riescono a parlare alle nuove generazioni: semplicemente, sono appunto troppo vecchi. Allora qual è l’alternativa? Darci tutti alla trap? Non necessariamente.

Se infatti da una parte è vero che l’hip-hop e l’R&B moderni hanno ormai conquistato tutte le charts mondiali (come potete constatare nel nostro articolo sugli ascolti su Spotify del 2018), è anche vero che il rock and roll si rinnova ad ogni generazione. Pensate a quando, all’inizio degli anni ’90, giravano i Nirvana, i Soundgarden e gli Smashing Pumpkins. Molti della baby boom generation (nati negli anni ’40) non ne volevano sapere di quei gruppi “nuovi”, perché non erano paragonabili ai Led Zeppelin, Rolling Stones, Pink Floyd, ecc. Eppure ora, passati venticinque anni, anche Nirvana e compagnia sono tranquillamente da annoverare tra i grandi nomi classici del rock.

Così sarà, tra altri venticinque anni, per le nuove band che ci circondano ma che non ascoltiamo, perché continuiamo a fare il confronto, appunto, con i Nirvana e i Soundgarden. Queste sono le logiche che decidono le trasmissioni di un’emittente influente come Virgin Radio, incastrata in un eterno culto del passato che non lascia quasi mai spazio a niente che sia stato pubblicato dopo il 2010. Cerchiamo di guardare la questione da un punto di vista differente: siamo nel 2018, abbiamo infiniti mezzi a disposizione per scoprire ed ascoltare nuova musica, e non dipendiamo più da cosa trasmettono le radio o le emittenti videomusicali, come avveniva in passato. E poi naturalmente c’è il nostro sito che è qui apposta.

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Oggi vogliamo provare a consigliarvi dieci band giovani, esordite dopo il 2010 o poco prima, che secondo noi raccolgono più che bene il testimone del rock and roll, e sono tranquillamente in grado di perpetuarne la tradizione. Scommettiamo che vi piaceranno?

1. The Vaccines

Ascoltando i Vaccines si riesce quasi a respirare l’atmosfera da locale, l’odore delle sigarette e l’aroma della birra versata nei boccali. Il gruppo, in attività dal 2011, fa un bellissimo garage rock d’altri tempi, aggressivo e malinconico a un tempo, nostalgico e studiatamente rozzo. La loro canzone più famosa, Post Break-Up Sex, riassume il tema che trattano principalmente: la delusione amorosa. Il loro ultimo album, Combat Sports, è uscito nel 2018.

https://open.spotify.com/track/77GZxme1GMNbbooEH8nHNX

2. Nothing but Thieves

I Nothing but Thieves hanno esordito nel 2015 con un album che è un perfetto esempio di revival alternative anni ’90, un vero gioiello. La canzone che consigliamo di quest’album è Ban All the Music. Nel loro secondo album, Broken Machine, hanno dato segno di voler sperimentare con più generi. Anche la loro ultima uscita, l’EP What Did You Think When You Made Me This Way?, propone un rock aggressivo e potente. Su tutto, risalta la voce incredibile del cantante Conor Mason.

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https://open.spotify.com/track/1wzbGtVEdpxHyieUIkeh3N

3. Band of Skulls

Trio inglese attivo dal 2009 che fonde blues rock, garage rock revival e hard rock con un approccio fortemente basato sui riff di chitarra e su una ritmica spesso complessa. Il loro ultimo album, By Default, del 2016, è un vero capolavoro, uno dei migliori dischi rock del decennio. Di questo disco, vi facciamo sentire una traccia molto forte: Killer.

https://open.spotify.com/track/7tg5OLkyNnRTPq1Kt6GeLN

4. Royal Blood

Probabilmente li avrete sentiti nominare, e molti di voi li ascolteranno. Il duo costituito da Mike Kerr (voce, basso) e Ben Tatcher (batteria) deve molto ai White Stripes, a livello di stile, ma con l’aggiunta di una forte componente stoner. Il loro ultimo album è How Did We Get So Dark?, del 2017, e di questo lavoro ci ha particolarmente convinti la traccia She’s Creeping.

https://open.spotify.com/track/01VXGDL8Ox3SWmvM8ZyvSB

5. Slaves

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Nel 2018 si parla moltissimo del ritorno del punk rock, ma già nel 2015 il duo inglese Slaves è esploso con uno stile che ricorda i Sex Pistols versione post-punk. Con un’indole aggressiva, provocatoria nonché auto-ironica, i due stanno continuando a sfornare un album dopo l’altro. L’ultimo, Acts of Fear and Love, è di quest’anno. Il pezzo che sentirete qui sotto, invece, Cheer Up London, è del loro primo album. Spettacolari.

https://open.spotify.com/track/6YwYfxEFDUZZ1xX5vlBYmF