Le 20 migliori cover di canzoni italiane – Parte 1

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13 – Ha tutte le carte in regola, Lucio Dalla

Il merito di Lucio Dalla in questo caso è quello di rendere più affascinante e godibile una già bella ed intensa canzone dello spigoloso e ruvido Piero Ciampi. Ruvido, ma immenso Piero Ciampi, il cui estro e la cui originalità sono stati riconosciuti troppo tardi. La speranza è che tramite questi omaggi si possano riscoprire i suoi brani.

12 – Il Conformista, Adriano Celentano

Della canzone originale di Giorgio Gaber vi avevamo già parlato in questo articolo.

La versione di Celentano, praticamente invariata nell’arrangiamento, è rivisitata soprattutto dal punto di vista vocale. Se Gaber pronunciava le parole in modo masticato, con leggerezza, come se il conformista parlando non desse peso alle parole che usa, il conformista di Celentano è più graffiante, diffidente ed aggressivo. Una scelta precisa dunque, differente, oltre che una consueta interpretazione notevole del cantante milanese.

11 – Luci a San Siro, Francesco Guccini

Ne avevamo parlato prima. Siamo sempre nella cornice di quella nota esibizione. Guccini introduce il brano dicendo che ci sono molte canzoni che lui avrebbe voluto scrivere, ma nessuna quanto questa. Anche in questo caso si notano le differenze tra due modi di interpretare. Guccini canta in modo sporco, anche rabbioso nei punti giusti, e dà un volume maggiore alla canzone. Dal nobile lamento che la canzone è nel suo testo, Guccini la trasforma in un grido di battaglia.

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Un bello e sincero omaggio alla canzone dell’amico e collega. Bello e sincero quasi quanto l’abbraccio finale tra i due: Guccini così gigante e Vecchioni così piccolo (si parla di statura) quasi aggrappato al corpo dell’amico. Un’immagine bellissima. (Per gli interessati, a questo momento segue il duetto in “Gli amici”, la cui visione è caldamente consigliata).