Di nuovo Roberto Vecchioni in un omaggio ad un collega-amico. Questa volta tocca a Francesco Guccini. Ci troviamo all’interno di quella che divenne una storica esibizione al Club Tenco della coppia Guccini-Vecchioni. I due si esibirono rispettivamente l’uno con un brano dell’altro ed infine duettarono in Gli Amici (canzone di Guccini). Mentre Guccini esegue Luci A San Siro (anticipazione: ci torneremo), Vecchioni sceglie Incontro dal repertorio del collega. La canzone è di per sè meravigliosa.
In verità l’esibizione di Vecchioni è, se osservata con distacco, tutt’altro che perfetta. Ha più volte delle indecisioni, per un momento sembra anche dimenticarsi il testo. Forse l’emozione di suonare un brano del genere con a pochi metri di distanza l’amico da un lato lo tradisce, dall’altro offre un’interpretazione vocale nuova del brano. La voce tremante e soffice di Vecchioni va in contrasto con quella più spontanea, diretta quasi cinica unicamente narrativa dell’originale di Guccini.
Con l’interpretazione di Vecchioni sembra di vivere maggiormente l’imbarazzo, i rimpianti ed i ricordi che l’incontro narrato dalla canzone evocano. Non è un’interpretazione migliore, ma sicuramente differente e degna di attenzione.
14 – Sfiorivano le viole, Daniele Silvestri
In un album tributo in cui Ma Il Cielo E’ Sempre Più Blu è affidata a Giusy Ferreri, per uno come Silvestri non è difficile fare bella figura. Non è difficile, ma comunque non ovvio, perchè Rino Gaetano, oltre che unico nella sua voce, nei suoi modi è negli affetti di molti, pertanto è difficile accettare le sue canzoni cantate da altri. Silvestri prende questo brano, e, senza stravolgerlo, mantenendo anche la differenza tra le due parti, lo fa suo: lo canta come sa, con tono più sornione rispetto a quello graffiante di Rino Gaetano e padroneggia il brano senza problemi.