The Commuter – La recensione del nuovo film con Liam Neeson

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E’ il quarto film per la coppia Jaume Collet-Serra – Liam Neeson, e  il loro rapporto sembra procedere a gonfie vele.

The Commuter, tradotto in italiano nel non felicissimo L’uomo sul treno, ricalca l’onda dei loro precedenti film, con una storia d’azione incentrata su quest’uomo, Michael MacCauley, che ricorda molto, anzi troppo, le orme dei precedenti personaggi interpretati da Neeson con Serra.

The Commuter – La trama

Michael è un ex-poliziotto, ora assicuratore, che compie tutti i giorni, mattino presto e sera tardi, lo stesso tragitto in treno per andare a lavoro. Saluta gli uomini come lui e scambia convenevoli con le persone conosciute solo di vista; sono solo i soliti pendolari che devono andare nella grande città. Un giorno, tuttavia, il tragitto prende una piega inaspettata: Michael viene licenziato e nel tornare a casa con il solito treno delle 18:25, gli accadono fin troppi avvenimenti strani. Perde il telefono, viene fermato da alcuni individui sospetti e infine incontra una donna, interpretata dalla gelida Vera Farmiga.

La donna, Joanna, gli propone un gioco, chiedendogli se si sarebbe messo a cercare una persona se in cambio gli fossero stati dati  100’000 dollari nascosti nel bagno del vagone. Michael pensa a uno scherzo, continuando a parlare con Joanna, che tuttavia prima di scendere dal treno gli fa capire di essere seria. Appena scesa va quindi a cercare nel bagno, e trova effettivamente i soldi. Accettandoli, però, si ritrova immischiato in una situazione pericolosa che lo porterà a conseguenze estreme.

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The Commuter

Neeson non ci regala di certo la stessa interpretazione che ci aveva proposto più recentemente in Silence, in cui era diretto da Scorsese.

Qui, con Serra, con cui evidentemente è nato un certo feeling vista la ricca produzione, non dà però il suo meglio. Il ruolo, simile a quello dei precedenti film, risulta ben costruito ma generato da fin troppi cliché; l’ex poliziotto, mandato via dal comando per chissà quale motivo, con vecchie origini irlandesi capace di essere un buon padre di famiglia che si trova alle strette perché fa un errore fin troppo stupido; soprattutto considerando il passato che dovrebbe avere. Vera Farmiga, invece, è perfetta nel ruolo della “gelida ricattatrice”, che ammalia con il suo sguardo sognante (anche se la sua parte è davvero piccola e il personaggio non è ben approfondito).

Questa pellicola vuole probabilmente tentare di allargare il genere azione-poliziesco, ma non ci riesce, cadendo quasi nel banale. L’ambientazione del treno, forse fin troppo popolare ultimamente, crea la situazione claustrofobica adatta allo svolgimento del racconto, costretto oltretutto a rientrare nell’ora del viaggio di ritorno di Michael dal lavoro (quindi un’ora-un’ora e mezza?). La sceneggiatura è ottima, e di positivo vi è che nonostante l’altissimo numero di personaggi, tutti vengono contestualizzati e descritti adeguatamente, riuscendo a coinvolgerci maggiormente e farci sentire come gli ennesimi passeggeri di questo treno. I dialoghi, tuttavia, sono al limite del ridicolo: tra battute sciocche e colloqui pieni di cliché si arriva a sperare che in alcuni momenti possa pimbare il silenzio. Ed è un peccato, poiché le aspettative erano molte, alimentate anche dalle interviste agli attori e al regista che lo definivano un thriller “alla Hitchcock”; esagerando a dir poco.

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The Commuter

Di positivo vi è che l’ambiente del treno, con i suoi spazi, viene gestito abbastanza bene dal regista; diventa infatti abbastanza claustrofobico da generare tensione ma riuscendo a sfruttare bene gli spazi e la struttura, proponendoci sfondi e situazioni differenti.

Il grande pregio rimane sicuramente l’azione, poiché è innegabile che tutti i 105 minuti sono intensi e pieni di colpi di scena, facendo scorrere velocissimo il tempo e tenendo lo spettatore attaccato alla poltrona. A questo però c’è da aggiungere che il finale, ancora una volta, risulta visto e rivisto e, senza voler far spoiler, simile alla classica storia poliziesca a lieto fine, ormai entrata di forza nel cinema americano. Risulta di certo il miglior film della coppia Neeson-Serra, probabilmente superiore sia ad Unkonwn, che Non stop e Run All Night; ma questo purtroppo non lo rende esente da difetti.

Il film sarà al cinema dal 25 Gennaio; ecco qui il trailer:

RECENSIONE
VOTO FINALE
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