I Simpson: Apu stereotipo razzista? Gli autori potrebbero cambiarlo

Il doppiatore di Apu nei Simpson, Hank Azaria, parla delle accuse di razzismo al personaggio, amareggiandosi ed aprendo ad un cambiamento.

Apu
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E se uno dei personaggi secondari più amati cambiasse per sempre?

Gli autori de I Simpson stanno seriamente valutando di modificare il personaggio di Apu Nahasapeemapetilon in seguito alle pressanti accuse di razzismo.

Sbarcato nella serie per la prima volta nel 1990, Apu è stato per anni l’unico personaggio indiano ad apparire con una certa frequenza in tv. Sebbene sia diventato una delle figure secondarie più amate ed importanti della saga, egli è stato per anni accusato di non essere altro che uno stereotipo razzista.

Ad aggravare la situazione si aggiungerebbe il fatto che a doppiarlo sia un attore bianco, Hank Azaria.

Il problema è così sentito che il comico di origini indiane Hari Kondabolu gli ha dedicato un intero documentario intitolato The problem with Apu. Ecco il trailer:

Nel film, Hari Kondabolu si scaglia pesantemente contro il doppiaggio di Hank Azaria, definendolo:

“Un uomo bianco che imita un uomo bianco che imita mio padre.”

Il marcatissimo accento donato al personaggio è diventato, negli anni, un’arma che i razzisti hanno usano per prendersi gioco dei membri della comunità indiana. Come unica rappresentazione televisiva del proprio popolo, Apu ha fatto in modo che un’intera generazione venisse giornalmente derisa. Così si è espresso lo stesso Hari Kondabolu a riguardo:

“Dopo un po’, guardavi i Simpson la domenica e intuivi come saresti stato preso in giro il lunedì sulla base di cosa faceva Apu nell’ultimo episodio.”

Durante un tour invernale della Television Critics Assosiation, anche il doppiatore Azaria ha espresso i suoi pensieri sulla questione Apu:

“L’idea che qualcuno, giovane o vecchio, nel passato o nel presente, sia stato intimidito o sia diventato oggetto di risate – o peggio –  a causa di Apu dei Simpson, a causa della sua voce o di qualsiasi altro elemento tipico del personaggio, mi angoscia, soprattutto in America, oggi, dopo l’11 settembre. L’idea che qualcuno sia stato marginalizzato a causa di Apu mi da molto fastidio, personalmente e professionalmente.”

L’attore ha tenuto a precisare che la serie ha, negli anni, parodizzato tutte le categorie umane, non guardando in faccia a nessuno. Ecco come si espresso sul lavoro degli autori:

“Penso che, nel corso degli anni, abbiano fatto un buon lavoro. Sono stati uniformemente offensivi senza essere direttamente offensivi, senza causare dolore e sofferenza.”

A quanto dice Azaria, il team sta lavorando sul personaggio di Apu, cercando di modificarlo in modo che non sia più offensivo:

“La cosa più importante è ascoltare, cercare di capire, provare a simpatizzare, che è quello che sto facendo. So che i ragazzi dei Simpson ci stanno pensando molto. Valuteranno, creativamente parlando, come vogliono modificare il personagio nel contesto della serie.”

Sembra davvero che The problem with Apu stia contribuendo a cambiare le cose. Secondo il suo creatore, però, non c’è molto da recuperare da questo punto di vista nei Simpson. Nel documentario, lo stesso Hari Kondabolu consiglia di considerlarli come:

“..,il vostro nonno razzista. Se non può cambiare, forse è ora che muoia. Così potrete ricordarvi solo belle cose di lui.”

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