Star Wars VIII: Gli Ultimi Jedi, la recensione senza spoiler

Imperversa la guerra tra il Primo Ordine comandato da Kylo-Ren e i Ribelli capitanati dalla Principessa Leila. Il tanto atteso ottavo capitolo è finalmente nei cinema.

Star Wars VIII recensione
Condividi l'articolo

Star Wars VIII Recensione – Imperversano le guerre stellari, tra una fuga ed un attacco. Il Primo Ordine sembra sovrastare la galassia mentre i Ribelli tentano un’insperata fuga. Avevamo lasciato Rey sull’isola dove si nascondeva Luke. Kylo-Ren in balia dei propri sentimenti e di quel conflitto interiore che lo fa vacillare. Adesso però la guerra è totale. I Ribelli sono stati scoperti e devono difendersi dall’attacco delle truppe imperiali. Una ritirata strategica sembra essere l’unica arma per scampare ad un attacco feroce, colmo di rabbia ed odio. Come quello che nutre Kylo-Ren.

Star Wars VIII recensione

Star Wars VIII recensione – Liquidata così la trama, onde evitare odiosi spoiler, parliamo del film. Finalmente l’ottavo capitolo della saga cinematografica per eccellenza prende una propria strada, evitando eccessivi richiami al passato. Pur essendo presenti, non sono invadenti, tanto da far sembrare il film un autoplagio (cosa che effettivamente era il settimo capitolo). La narrazione ha un ritmo frenetico, adrenalinico ed incessante. Le due ore e mezza di durata del film passano molto velocemente. Si diramano molte sottotrame gestite perfettamente da un montaggio parallelo utilizzato con molta sapienza. E soprattutto, il cerchio riesce a chiudersi non lasciando nulla al caso. Ogni cosa viene spiegata e l’intreccio si scioglie senza troppi problemi. Il tutto, ovviamente, condito da colpi di scena per nulla anticipati dal trailer. Ogni tipo di speculazione verrà ribaltata. Soprattutto nella seconda parte del film, carica di colpi di scena.

LEGGI ANCHE:  Star Wars: Gli ultimi Jedi, il nuovo trailer

Star Wars VIII recensione

Star Wars VIII recensione – Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica. Il film presenta alcuni problemi, non insormontabili ma comunque fastidiosi. La mano Disney si vede, forse anche troppo. Le innumerevoli gag abbassano moltissimo la qualità della sceneggiatura. Il loro utilizzo smodato e incomprensibilmente incontrollato si insinua anche in sequenze che avrebbero dovuto essere gestite in altro modo. Soprattutto se consideriamo i momenti introspettivi di Kylo-Ren e Rey, insieme ai dialoghi a distanza tra i due. Il conflitto interiore che affligge Kylo finalmente si palesa nella sua totalità ed il personaggio, interpretato da Adam Driver, acquisisce un discreto fascino. Dall’altra parte, quella dei Ribelli, prosegue la ricerca della vittoria sorretta dalla Speranza, stavolta in una salsa politically correct tanto cara alla sopracitata Disney. Ed in aggiunta, ancora le gag che permangono per tutta la durata del film.

Star Wars VIII recensione

Star Wars VIII recensione – Questo ottavo capitolo, diretto da Ryan Johnson dà una linfa vitale fondamentale alla saga. Star Wars inizia a prendere la sua strada senza troppi ammiccamenti al passato, utilizzandoli solo quando strettamente necessari e ben contestualizzati. Sebbene vi siano molte (forse troppe) cose che potrebbero far storcere il naso, “Gli Ultimi Jedi” si pone come episodio di mezzo in maniera molto buona. Ma tutti quei siparietti abbassano notevolmente la qualità della sceneggiatura e di riflesso anche del film in generale. Ora ci sono momenti imbarazzanti, ora ci sono momenti davvero inaspettati e di spessore. Quasi come un ibrido o più semplicemente come se fosse un episodio di raccordo. Cosa che effettivamente è. C’è coraggio dietro questo film, tantissime buone intenzioni. Ma l’effettiva riuscita non è propriamente soddisfacente, rispetto alle aspettative create.

LEGGI ANCHE:  Star Wars, Gli Ultimi Jedi: il regista Rian Johnson ha chiesto ad Abrams delle modifiche ne Il Risveglio della Forza