Woody Allen si scaglia contro il politically correct

Intervistato da Diego Bianchi di Propaganda Live, Woody Allen ha detto la sua sulla questione relativa al cosiddetto poltiically correct

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Woody Allen è stato ospite dell’ultima puntata di Propaganda Live dove è stato intervistato da Diego Bianchi. Per l’occasione il grande cineasta newyorkese ha parlato di moltissimi argomenti tra i quali il cosiddetto politically correct e la censura in generale.

Io sono contrario a qualsiasi tipo di interferenza sui libri o sui film. Gli artisti fanno quello che vogliono, devono essere liberi. Il politically correct è una sciocchezza, gli artisti devono fare quello che vogliono e poi sta a noi accettare o rigettare quello che propongono. Ci sono sempre stati gruppi, fazioni cui non piacciono artisti, battute, canzoni

Ci sono più limiti oggi? Non credo ce ne siano di più, anni fa c’erano gli stessi problemi con la censura, a volte erano anche peggiori. È la democrazia, bisogna accettare che ci siano persone che non hanno lo stesso punto di vista

Parlando nello specifico della comicità, ha detto:

Non credo che tutti i comici debbano pontificare o diventare filosofi, a me non interessa il loro pensiero, non ascolto un comico per il suoi punti di vista politici, sociali o personali. Mi interessa solo chi fa ridere e chi no. Mi piace chi sa divertire. Finché non è un’esortazione alla violenza o all’odio razziale, le battute sono battute. Ci sarà sempre chi si offende. Negli Stati Uniti chiedono la censura per libri che leggiamo da 100 anni, è assurdo. Un tempo censuravano Shakespeare, ora ridiamo di quelle persone e le chiamiamo stupide

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Andando avanti il discorso non poteva che vertere sullo sciopero che ha recentemente coinvolto Hollywood. Woody Allen si è detto totalmente a favore dei suoi colleghi nella lotta all’Intelligenza Artificiale.

In nessuna circostanza possono prendere un attore e duplicare il suo volto, il suo corpo e la sua immagine per poi utilizzarlo con l’intelligenza artificiale, a meno che non sia d’accordo. Se non lo è, la legge deve impedirlo. È una terribile minaccia sotto molti punti di vista, professionale soprattutto. Sono al 100% a favore dello sciopero per quanto riguarda l’AI.

Che ne pensate?

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